V Video

R Recensione

8/10

Liars

The True Sound Of The Liars

La coraggiosa etichetta Area Pirata ristampa finalmente i Liars, uno dei gruppi più importanti della scena neo-psichedelica italiana degli ’80. I Liars erano di Pisa, città fondamentale di quel particolare periodo in cui la nostra penisola fu invasa da sonorità che recuperavano la lezione del garage rock e della psichedelia di matrice ’60 di gruppi come Kingsmen, Sonics, Chocolate Watch Band, Seeds, 13Th Floor Elevators e Quicksilver Messenger Service. A Pisa si formarono i seminali Useless Boys, un gruppo che ha donato al Cosmo Dream’s Dust Factory, un geniale e mitico demo di ruvido garage rock che meriterebbe di essere ristampato. Negli Useless Boys militavano tre figure dalla grande personalità ovvero Daniele Caputo (che poi sarà il leader dei grandissimi Birdmen Of Alkatraz oltre che la mente di altri progetti come Standarte e London Underground), Maurizio Curadi (mente degli altrettanto validi e psichedelici Steeplejack) e Alessandro Ansani, che formerà successivamente appunto i Liars.

The True Sound Of The Liars, questo il titolo di questo ricco, doppio e imperdibile cd, ripercorre tutta la carriera dei Liars e rende finalmente giustizia a un piccolo pezzo di storia della psichedelia in Italia. Il primo dischetto si apre con il mini Lp Optical Sound - un lavoro ancora acerbo  anche se non privo di buoni spunti ma troppo penalizzato, in definitiva, da una cattiva produzione. Il talento dei Liars emergeva prepontemente, in ogni caso, in brani come il deragliante garage rock di “She’s Alright” e l’acida The Lady Knew . Mindscrewer è invece un autentico capolavoro ispirato e visionario e un disco che non dovrebbe mancare in nessuna discografia che si rispetti di psichedelia. In quest’album è presente il già citato e mitico Daniele Caputo, indubbiamente un artista oltre che un grande conoscitore e collezionista di oscuri gruppi dei ‘60. Tracce come la trascinante You Shock My Heart, la mistica e allucinata Her And Her Mountain – cover dei Frantic -, l’intima e metafisica It Gets Wasted – molto vicina allo spirito lisergico dei Birdmen Of Alkatraz – proiettano l’ascoltatore in una dimensione al di là del tempo e dello spazio. L’interplay fra i tre musicisti – che si alternano alla voce - è perfetto: Alessandro Ansani è talentuoso e impeccabile al basso, Pierpaolo Morini si rivela un grande chitarrista, acido al punto giusto mentre Daniele Caputo si conferma geniale e carismatico alla batteria e al canto. Notevoli anche Tulips Of Haarlem, ancora vicina ai Birdmen Of Alkatraz e la conclusiva e viscerale Fire Illusion, sorta di visionaria mini-suite psichedelica.

Il secondo cd riporta alla luce il demo 86 Tears – il titolo cita i celebri Question Mark & The Mysterians – e mostra indubbiamente l’ispirazione del gruppo pisano. Il sound, rispetto a quello degli Useless Boys – è più misurato e denota qualche influenza new wave. 86 Tears si rivela in ogni caso un documento prezioso che mette in evidenza tutto il talento e le potenzialità dei Liars come si può ascoltare nell’incalzante e classica Cold Girl – ripresa successivamente come singolo – nella deragliante Just Like A Shadow e nella bella cover di For Your Love. Completano il dischetto tre tracce inedite e il singolo Cold Girl del 1990. Questa è grande musica che fa viaggiare la mente nel Cosmo e il consiglio è quello di procurarsi assolutamente The True Sound Of The Liars e riscoprire così una delle stagioni musicali più spontanee e creative fiorite in Italia come ha ben documentato Roberto Calabrò nel suo libro Eighties Colours (Coniglio Editore - 2010).

 

V Voti

Voto degli utenti: 6,5/10 in media su 1 voto.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.