Sex Pistols
Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols
I 5 motivi per cui i Sex Pistols sono il più grande gruppo di sempre:
1- Hanno portato la rivoluzione Punk in tutte le singole case del pianeta.
2- Sono brutti, sporchi e cattivi
3- Non sanno suonare
4- Avevano la bella abitudine di ingaggiare battaglie di sputi col pubblico
5- Sono la grande truffa del Rock N’ Roll
Ed ora i 5 motivi per cui i Sex Pistols sono il peggior gruppo di sempre:
1- Sono la grande truffa del Rock N’ Roll.
2- Avevano la brutta abitudine di ingaggiare battaglie di sputi col pubblico.
3- Non sanno suonare.
4- Sono brutti, sporchi e cattivi.
5- Hanno portato la rivoluzione Punk in tutte le singole case del pianeta.
In una frase, I Sex Pistols sono tutto e il contrario di tutto. Sono tutto perché rappresentano l’emblema del gruppo Punk per eccellenza: Canzoni brevi, veloci e semplici basate su due accordi di chitarra distorta, sezione ritmica compatta e serrata che non pondera l’esistenza di cambi ritmici,un bassista che è l’emblema del rocker maledetto (Sid Vicious) ancor prima della sua morte prematura , un cantante (John Lydon aka Johhny “Il Marcio” Rotten, per via dello stato disastroso della sua dentatura) che declama testi provocatori sbiascicati e scabrosi a quel tempo, che minano la cultura e le tradizioni albioniche (La regina madre che mangia Fish&Chips sotto la London Tower mentre il Big Ben va a fuoco) gettando una bomba fra i benpensanti Whigs&Tories inglesi, che vedevano questi quattro loschi figuri armati di chitarre , spille da balia e giubotti di pelle contornati di svastiche e A cerchiate, come una minaccia incombente sul buoncostume e come diavolo tentatore per i giovani più labili.
Per creare una macchina Rock così perfettamente oliata non bastano quattro semplici ragazzotti incazzati al loro esordio discografico: è un certo Malcolm McLaren a dirigere i fili da burattinaio che pendono sulle teste di Rotten e soci.
Manager rodato dei New York Dolls, McLaren è il classico accattone che riuscirebbe a vendere sigarette ad un malato terminale; ed è proprio qui che risiede l’arma segreta dei Pistols, nell’essersi saputi vendere grazie al truffatore Rock per eccellenza. Perché diciamolo chiaramente, i Sex Pistols non hanno inventato nulla, se non un po’ di pose rubate un po qua (Iggy Pop, di cui spesso e volentieri riproponevano la cover No Fun) e un po’ là (una qualsiasi garage rock band anni ’60), filtrando i riff semplici delle suddette garage band attraverso distorsori di ogni genere per tirarne fuori un sound ancora più zozzo e violento.
E se vogliamo essere pedanti, il primo singolo Punk in ordine di tempo è stato pubblicato dai Damned (“New Rose”, Stiff Records 1976), quindi di fronte a mostri sacri come Clash e Ramones (ben più validi sotto il punto di vista musicale e umano), qual’ è stato il pregio dei Pistols?
Il loro pregio è stato quello, appunto, di aver dato lustro mediatico al Punk, e aver lanciato al mondo intero l’estetica del genere, fatta di crestoni altissimi e dai colori più svariati, giacche di pelle, spille da balia e ostentazione di ideologie politiche estreme utilizzate per sconvolgere la morale comune; oltre ad una ideologia di rifiuto totale di regole mista ad una visione apatica e senza via d’uscita per il futuro (“No future” come ripeteva ossessivamente Johnny).
Ma in fin dei conti è la musica a parlare, ed un filotto di canzoni come God Save The Queen, Pretty Vacant, Bodies e Anarchy In The UK sono semplicemente irresistibili e comunemente condivise come uno dei capisaldi del Rock, che vi piaccia o no.
Una truffa pienamente riuscita.
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