the cranberries
To The Faithful Departed
Chi ha trent'anni oggi può amare sinceramente qualsiasi band di qualsiasi era ma i "propri" gruppi saranno necessariamente quelli dell'adolescenza. Nel mio infinito viaggio nella storia della musica sono passato da Ligabue a Neil Young (banale lo so), da Bob Dylan a Woody Guthrie fino a Leadbelly eppure quando ascolto i Cranberries riesco a sentire esattamente quello che provavo in quel preciso istante in cui comprai questo CD, il primo acquistato coscientemente.
Non starò di qui a dirvi che To The Faithful Departed è un capolavoro: probabilmente i Cranberries non ne hanno scritto nessuno (No Need To Argue è quello che ci si avvicina di più) ma è sicuramente un album coraggioso ed onesto di una buona band che la propria piccola orma nella storia della musica l'ha lasciata.
Non siamo sui livelli qualitativi del precedente, ma se No Need to Argue poteva contare su una Dolores in stato di grazia, in questo To The Faithful Departed la piccola grande irlandese è sicuramente più riflessiva e per alcuni versi più ispirata. Il disco è completamente dedicato alle persone scomparse (letteralmente 'ai fedeli defunti') che si tratti dell'amico fraterno Denny Cordell, del compianto Kurt Cobain o delle vittime di tutte le guerre.
L'opera si apre con la chitarristica Hollywood per proseguire con la quasi punk Salvation, per quanto i Cranberries lo possano mai essere. Appena sorto il dubbio che si abbia tra le mani un album di potenziali copie di Zombie, il disco cambia e vira verso un pop dalle forti influenze folk, ovvia peculiarità della band. Arrivano in sequenza due singoli come When you're gone e Free to Decide, dove la voce di Dolores trasforma due pezzi normali in brani emozionanti. War child è la prima bella sorpresa del disco, una struggente ballata dove esce fuori tutta la sincera devozione della band. E' come se ci dicessero: "ok non saremo mai dei fenomeni però possiamo essere veri ed esserlo per cause reali!"
Con Forever Yellow Skies torniamo per un attimo sui ritmi selvaggi dei primi brani per abbandonarli immediatamente con la maliconica e sommessa Rebels, dove una Dolores particolarmente ispirata ripercorre la propria gioventù.
Dopo l'inutile strumentale Intermission si arriva all'ultimo pezzo sfacciatamente rock del disco: nella nervosa I Just Shot John Lennon la fragile irlandesina si mette per pochi minuti nei folli panni di Mark David Chapman per l'ennesimo omaggio ad un grandissimo della musica.
Da questo momento in poi l'album prende una piega decisamente più malinconica e riflessiva con pezzi come Electric Blue, I'm still Remembering e Will You Remember fino ad arrivare al trittico finale Joe-Cordell-Bosnia. La band si lascia per il finale il picco emotivo dell'intera opera: Joe è una dolcissima ballata dedicata al nonno di Dolores appena scomparso, come la stessa Cordell dedicata all'amico anch'egli andatosene in quello stesso anno, mentre la chiusa di Bosnia è una struggente preghiera dove Dolores si oppone alla guerra con la sua unica arma, la voce.
Da quel momento in poi i Cranberries si perderanno del tutto ed anche la bella e brava irlandese stenterà nelle due escurioni soliste.
Anche se breve, è stato comunque bello: io e molti miei coetanei non vi dimenticheremo mai
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