V Video

R Recensione

7/10

Kings Of Leon

Come Around Sundown

E senza dar troppo nell'occhio, i Kings Of Leon sono arrivati al loro quinto album in sette anni. Mentre gli altri vedono entusiasmi passeggeri sgonfiarsi per questa o quell'altra indie band, i Followill continuano a vendere milioni di dischi (6 solo con il precedente Only By The Night) e a soddisfare i loro ascoltatori.

Non che stiano sempre fermi nella stessa posizione. Anzi, quella mutazione subita dopo i primi due album fu appariscente: via il rock ruvido e sporco, via i capelli lunghi e l'aspetto poco curato e largo a un'immagine più attenta alle volontà del grande pubblico. Così nascono Because Of The Times e soprattutto Only By The Night, caratterizzati da un sound più pulito e immediato e dalla presenza di alcune hit in grado di attecchire anche su Mtv: furono tanti a storcere il naso di fronte alle recenti Sex On Fire o Use Somebody.

Con Come Around Sundown, i re raggiungono una sorta di sintesi. Non c'è una vera e propria hit in grado di emergere sulle altre, ma una generale attenzione verso la facile orecchiabilità dei pezzi. E' il loro album più melodico, capace di includere un brano come Mary, vero e proprio pezzo da stadio colmo di pubblico urlante, e una diffusa atmosfera spensierata, "da spiaggia", come la copertina suggerisce e lo stesso Nathan Followill conferma. Da questo punto di vista, è facilmente comprensibile che chi li ha amati per ciò che erano agli esordi, appare oggi piuttosto deluso. E' la testa a protestare verso la loro nuova veste, capace di rivolgersi al mainstream senza false ipocrisie.

La testa, dicevamo. Solo la testa. L'orecchio invece risulta soddisfatto. Il tempo degli espliciti apprezzamenti dei vari Bob Dylan e Bruce Springsteen saranno anche passati, ma la ricetta è ancora efficace. Come Around Sundown forse non sconvolge, ma appare molto più gradevole di quanto ci si aspetti. Man mano che procedono gli ascolti, non si è mai in grado di identificare quali canzoni spiccano sulle altre. Ma alla fine, quasi involontariamente, ci ritroviamo puntualmente a canticchiare l'incedere intrigante di Pyro, o i ritornelli lenti di The End, o le chitarre in tenuta shoegaze di The Face. Una piacevolezza meno esplicita, che scorre sotto la superficie, ma che convince per compattezza e maturità dei mezzi.

Preparatevi dunque a un contrasto interno, tra la razionalità ostile alle sfumature commerciali del disco e la soddisfazione percettiva legata all'ascolto. Lasciate che le due forze si scontrino senza forzature, e stabilite in totale libertà l'esito della battaglia. Nel mio caso, ha vinto la musica.

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Voto degli utenti: 4,7/10 in media su 13 voti.
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Fender 9/10
max997 6,5/10
NDP 0,5/10

C Commenti

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NathanAdler77 alle 20:32 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

Kings Of Leon? Preferisco vivere...In pratica gli U2 più pacchiani in trasferta nel Tennessee, musicalmente da arresto preventivo.

synth_charmer, autore, alle 21:37 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

suvvia, bisogna essere indulgenti. E' pur sempre rock! D

Lezabeth Scott (ha votato 4 questo disco) alle 21:46 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

Concordo assolutamente non potabili.

Fender (ha votato 9 questo disco) alle 21:43 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

La musica trionfa sempre

nelle persone di buon senso e in quelle che hanno orecchio, delle altre "non ti curar di loro ma guarda e passa"

Trovo che sia un bel lavoro ed è giusto premiarlo! Si lascia ascoltare fluidamente e c'è qualche grossa chicca come Mary e No money che da sola fa disco. Più in generale mi ricorda il rock dei gloriosi tempi in cui suonava anche mio padre. Ed è stato proprio questo ponte di collegamento con il sound passato con cui sono cresciuta, a farmi affezionare al gruppo e allo stampo che imprimono nelle loro canzoni. Ovviamente è un parere squisitamente personale che fa leva maggiormente su ciò che produce la musica a livello interno. Non mi soffermo sulle molte critiche e sui molti pareri contrari che potrebbero essere più distaccati e obiettivi, ma restano comunque punti di vista condivisibili o meno. Buona rece Carlo anche se non sono d'accordo interamente

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 21:47 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

La versione Cesaroni dei Creedence Clearwater Revival, innocui.

synth_charmer, autore, alle 21:58 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

ho la netta sensazione che due su tre hanno votato senza nemmeno ascoltare il disco, ma chissenefrega d'altronde gulli non ha bisogno di ascoltare, è del 2010 quindi.. Fender! O è un'incredibile serie di coincidenze, o tu sei un essere diabolico che conosco bene!!

Lezabeth Scott (ha votato 4 questo disco) alle 22:06 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

Si e tu sei uno dei due, un voto del genere non si spiega altrimenti. è il rasoio di Ockham.

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 22:04 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

neanche tu hai bisogno di affatigarti ad ascoltare, oltretutto "il rock ruvido e sporco" dei KOL, perbacco! - è fatica sprecata.

synth_charmer, autore, alle 22:21 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE: fatica sprecata

Sì, è la stessa mia impressione

Fender (ha votato 9 questo disco) alle 22:49 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

amo la musica ma detesto la polvere che offusca le note. tutto fumo incosistente ed è per questo che è meglio tornare ad eclissarsi nella propria musica e tacere! bye bye

Ti stai sagliando Carlo, però se vuoi possiamo approfondire privatamente in contesti più sereni

synth_charmer, autore, alle 22:58 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE:

ok mi starò "sagliando" gli errori ortografici sono un'altra coincidenza. Ma tanto se ho ragione io, insistere non servirà a nulla soprattutto in mezzo a tanta simpatia. Ragazzi, forse un giorno vi presenterò la mia lady ciao Fender

Fender (ha votato 9 questo disco) alle 23:14 del 20 dicembre 2010 ha scritto:

RE: RE:

ma stai fuori di brutto anche tu O.O

non so che competenze linguistiche abbia la tua lady, per quanto mi riguarda è solo questione di dimestichezza nel battere! io non passo le mie giornate a banchettare sulla tastiera di un pc sai XD preferisco suonare e vivere la musica piuttosto che scriverci sopra Ciao Carlo

bill_carson (ha votato 2 questo disco) alle 9:49 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

discaccio

tenta di mescolare suoni southern con gli U2 e il risultato è un suono demmerda. manca fastasia e classe. finaccia.

fabfabfab alle 10:47 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

il disco non lo ascolterei neanche con un fucile puntato dietro la schiena, però Carlo massimo rispetto. Io sono un romantico e questo tuo gesto d'amore è di una purezza commovente. Abbiate rispetto anche voialtri, brutti bifolchi...

Emiliano alle 11:15 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

Questi NO!

Filippo Maradei (ha votato 7 questo disco) alle 11:45 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

Bah, tutto quest'odio proprio non lo capisco. E' un disco monotono, vero, adolescenziale e frivolo, verissimo, ma si fa ascoltare in assoluta tranquillità: è orecchiabile e leggero, ideale per tragitti brevi (casa-lavoro; casa-Uni) e piacevolmente arioso nel suo complesso. Loro non mi sono mai piaciuti in maniera particolare, ma i quattro e gli uno (dai, che voto è?! ) preferisco riservarli per altri gruppi mooolto meno innocui. Un sei e mezzo che diventa volentieri un sette.

salvatore alle 12:20 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

Per il solo fatto di vedere Carlo alle prese con una recensione "rock", mi verrebbe da mettere 10 , ma il disco non l'ho ascoltato ed io preferisco non votare i dischi che non ascolto

PS. In realtà sto ascoltando pochi dischi ultimamente. Spero di rifarmi durante le feste..

synth_charmer, autore, alle 13:07 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

thank you guys ce l'ho messa tutta per raggiungere un risultato accettabile. Magari il southern rock non è esattamente il mio campo d'azione, ma dalla mia avevo una completa conoscenza di tutti i loro dischi, per motivi che qualcuno ha già afferrato confermo ciò che dice Filippo, che poi è la stessa cosa che dicono gli stessi kings: è un disco "da spiaggia", nè più nè meno. E non è fatto male, aggiungo.

gull alle 15:50 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

Ascoltato il pezzo del video qua sopra. Onestamente anche a me sembrano una copia dei peggiori U2 (gruppo che personalmente non ho mai amato, volendo dirla pulita!). Quindi non procederò oltre.

Detto questo però, massimo rispetto per il buon (e bravo) Carlo che esprime il suo legittimo punto di vista su questo lavoro (tra l'altro non credo che sia nemmeno l'unico a cui non è dispiaciuto, visto che su questo gruppo ho letto le opinioni più estreme, sia nel bene che nel male).

E' anche questa una ricchezza per il sito

Charisteas (ha votato 4 questo disco) alle 18:25 del 21 dicembre 2010 ha scritto:

Sono innocui e musicalmente disprezzabili, ecco il motivo per cui vendono milioni di dischi. Su questo se ne salvano un paio (anche se ammetto di non essere riuscito ad ascoltarlo fino in fondo...), per il resto fuffa.

benoitbrisefer (ha votato 5 questo disco) alle 11:31 del 27 dicembre 2010 ha scritto:

Nè amabili nè disprezzabili, un'aurea mediocritas per la quale se intercetti un loro brano alla radio non cambi canale ma neppure cominci a pensare a come fare a procurarsi l'intera discografia....