R Recensione

7/10

Bill Champlin

No Place Left To Fall

Pop rock westcoastiano è un’etichetta che, colpevolmente, ammetto di aver scoperto solo in occasione di questo disco (ma è bello sapere che quello che hai amato ha un nome). Così come è stata una sorpresa sapere che Bill Champlin è una leggenda d’underground, noto solo a  pochi eletti per essere stato cantante dei Chicago negli anni ’80 (e riacquistato tra le fila della band in questo nuovo millennio).

É stato un colpo al cuore. Una sorta di reminiscenza a quella infanzia/adolescenza in cui la musica melodica era il mio pranzo e il blues la cena. Chi lo sapeva che Champlin era sparito dalla scena da 13 anni?

Insomma No Place Left To Fall si presta ad essere una piacevole scoperta per molti e una straordinaria riscoperta per alcuni. Sicuramente lo stile del lavoro è d’altri tempi, votato all’eleganza e alla sobrietà. Cede il fianco a qualche passaggio discutibile (evitabile) ma sostiene, fin dal primo ascolto, ogni critica solitamente mossa al genere di cui si fa bandiera contemporanea.

Sinceramente resta difficile spendere parole su qualcosa che ha un senso fine a sé stesso, una parentesi da regalarsi in santa pace, lontani da tutto il resto, da qualsiasi pretesa intellettuale e ormone covato.

C’è l’AOR nella sua declinazione più dolce, qualche nota blues, l’R&B nella sua  accezione più classica e tanta esperienza, in quantità imbarazzante,. Ricordo bene i bifolchi metallari (a cui mi unisco in diverse circostanze) insultare la dolcezza e l’eleganza di questo genere. Sono suoni che non si vogliono imporre, niente di trascendentale, né a livello tecnico né sul piano passionale. Si limitano ad accompagnare chi ascolta in una dimensione anacronistica, quasi non ci fosse un mondo in scarse condizioni di salute al di fuori della finestra.

Una di quelle rare occasioni in cui ci si può non deprimere, non urlare, non concentrarsi e cullarsi con una musica di alta qualità (anche grazie a nobili e numerosi contributi, come quelli di Steve Lukather, Peter Cetera e Bruce Gaitsch).

La speranza è che le chitarre di The Truth e gli “occhioni da Bambi” di Never Been Afraid (pieno stile Chicago ‘80’s) riescano ad avere un minimo di riscontro anche nel 2009 (il disco è uscito a fine 2008). La prima prova da solista di Champlin lo obbliga a mostrarne altre. Perché questo disco si impone come bagaglio di esperienze  raccolte in lungo e largo sulle vie della West Coast. Un’uscita quasi in sordina ignorata colpevolmente da tanti, troppi. Piacevole sorpresa scoprire che l’attenzione maggiore, in Italia, sia arrivata dall’ambiente metal, segno che i bifolchi amici miei sono minoranza!

Non sbagliamoci, non ci sono sperimentazioni e il lavoro non spazia su troppi versanti.

Ci sono varie combinazioni di alcolici, che possono piacere e ispirare grande ammirazione. Ci sono distillerie multinazionali che macinano dollari ed euro ogni sera. Ci sono strani intrugli sintetici che molto successo rivendicano ad ogni angolo del mondo “sviluppato” (la Sambuca e il Bacardi a Mogadiscio est non devono essere troppo diffuse). Poi però esiste il distillato artigianale, quello che trovi una sola volta per sbaglio in qualche osteria/taverna. Quella cosa d’altri tempi che però l’hanno preparata qualche mese fa.

Insomma il prodotto artigianale che vuole essere quello che è, niente di più.

Accendete le candele, abbassate le luci, non ragionateci troppo. Premete il tastino del “play” e lasciatevi andare.

Non ha senso mettersi a sezionare i gospel e le influenze del rock made in USA degli anni ’70. Cantautori di questo calibro, che non si vergognano della loro semplicità e puntano a fare buona musica, ce ne sono pochi in giro. Vi basti questo, per avvicinarvici con il giusto spirito.

V Voti

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REBBY 3/10

C Commenti

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PierPaolo alle 21:18 del 12 aprile 2009 ha scritto:

Personaggio manieroso

Competente, esperto, cantante discreto ma niente di speciale, tasterista adeguato ma niente di più. Secondo me ai Chicago ha portato più danni che vantaggi. Non ho voglia di controllare, ma credo proprio che questo non sia il suo primo disco solista. Ho tonnellate di musica AOR in casa, molti dischi anche dei Chicago, che mi piacciono da matti quando il gioco lo conduce il bassita/tenore che hanno sempre avuto (quello vecchio o quello nuovo, due portenti entrambi), oppure il vecchio Robert Lamm, oramai quasi in disarmo ma che una volta sfavillava di idee compositive e di feeling colla sua voce particolare. Insomma, Champlin è uno di quei personaggi che mi hanno sempre deluso. Darò un ascolto a questo disco, quando mi capiterà, e ti faro sapere meglio.

tommyman (ha votato 8 questo disco) alle 1:24 del 16 aprile 2009 ha scritto:

RE: Personaggio manieroso

Ecco un tipico esempio di una persona che non capisce nulla di musica perche' dare del mediocre a Bill Champlin dovrebbe vergognarsi. In piu' uno che dice di avere "tonnellate" di CD AOR e e scrive che questo e' il primo CD di Champlin quando ne ha all'attivo almeno 8 tra i quali uno prodotto da grande David Foster, si e' dichiarato ingnrante immateria.

Pier Paolo studia....ti ricordo che il grande Bill e' anche autore della Hit "After the love has gone".

Vocalist numero uno e ti ricordo anche che "Look Away" e "I don't wanna live without your love" dei Chicaco con lui lead vox sono stati singoli numeri uno (firmati dalla grande Diane Warren). Se Foster leggesse la tua dichiarazione inutile ti prenderebbe in giro giorno e notte!

Occhio ai fans Weast Coastiani che ti aspettano sotto casa...

Champlin e' molto apprezzato da tutti noi AOR intenditori!

Poi scrivere anche che Jason Scheff sia meglio di Champlin vocalmente siamo alla proprio frutta! Ha qualita' vocali ma non ai livelli di Champlin in piu' Scheff e' la brutta copia di Cetera!

SanteCaserio, autore, alle 1:32 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Sulla prima prova

da solista di Champlin sono un pò confuso. L'errore è stato sicuramente mio ma a giro, per lo meno in lingua italiana, ci sono state più fonti che mi hanno indotto a cotale "blasfemia". Non cambia il senso della recensione, solo che appena avrò tempo cercherò di capire come mai giri questa leggenda del "disco d'esordio".

@ Tommy

Non credo che Pier abbia bisogno di difensori e come potrai dedurre dalla recensione apprezzo quanto te quest'ultimo lavoro. Però attento a dire "non capisce niente di musica". Nel corso di questi mesi, basta leggere i suoi vari interventi e i suoi lavori, ha sempre dimostrato grande competenza. Che sui "gusti" ci si divida è normale ma non importa scrivere cose come "studia".

Anche perchè la discussione, su toni civili, diventerebbe, oltre che interessante, fonte di "istruzione" per il sottoscritto

westcoastworld (ha votato 10 questo disco) alle 2:50 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Scusate?

Ciao,

sono passato per caso su questo sito che non conoscevo e da google cercando news sul grande Champlin mi ha portato a questa recensione: secondo me su questo sito dovreste lasciar fare le recensioni a chi di musica se ne intende, ma quella vera!

Palagi, che dalla recensione vedo che non s'intende di musica AOR e west coast, ancora meno il tizio di nome PIerpaolo che ha peggiorato la situazione, come fa' a scrivere una "recnesione" senza informasri sulla carriera storica di Bill Champlin amato e adorato in Asia, USA, Europa....stiamo parlando di Bibbia della musica!

Palagi spara che Champlin "Era" il cantante dei Chicago non sapendo che lo e' ancora e che non ha mai lasciato la band dove e' entrato nel 1984.

Champlin oltre alla sua carriera solista fondo a fine anni 70 la band Son of Champlin molto apprezzata anche in ASIA.

alla sua carriera da Chicago ha continuato anche quella solista con 8 albums:

1978: Single (Full Moon / Epic Records)

1981: Runaway (Elektra)

1990: No Wasted Moments (Elektra)

1992: Burn Down The Night (Emotion)

1994: Through It All (Turnip The Music Group)

1995: He Started To Sing (Turnip The Music Group)

2008: No Place Left To Fall (DreamMakers Music)

Live Albums

1996: Mayday (Champlin Records) (Live)

Albums suonati da gente come Lukater, Foster, Porcaro, Graydon...

Bill Champlin duetto anche nella colonna sonora di Miami Vice una ballad pauro samente bella in duetti con Patti Labelle prodotta e da Graydon.

Quindi, Tommy man doveva si scrivere meno arrabbiato ma mantenere la calma davanti a bestemmie tali in recensioni assurde con info erratissime sulla carriera si una leggenda fa' rabbrividire.

Un consiglio alla redazione, fate scrivere a gente che ne capisce di vera musica altrimenti fate fare brutta figura al vostro sito!

Alcuni CD solisti di Champlin sono pezzi da collezione e venduti anche 300 euro l'uno soprattutto nelle edizioni Giapponesi.

Champlin ha scritto un sacco di Hits come tra le quali "After the love has gone" degli Earth Wind and Fire....

I Chiacago fanno una media di 200 concerti all'anno tra USA e Canada e la scorsa estate erano al Lucca Festival ed era dagli anni 70 che non sbarcavano in Italia!

Studiate invece di scrivere castronate simli e mantenete questo sito inerente al titolo Storia della musica visto che gente come Champlin l'hanno fatta e la fanno tutt'ora!

Altrimenti fate recensioni su Amici della De Filippi!

REBBY (ha votato 3 questo disco) alle 9:14 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Benvenuti tommyman e weastcoastworld

Wow. Due fan AOR & weastcoast tutti insieme. Ma

allora è vero che siete tanti nel mondo? (eheh)

Ma che fate ora vi fermate? Qui sai non tutti

abbiamo gli stessi gusti. Ci diamo allegramente

dei 3 su dischi a cui altri hanno dato 10. Ci

infervoriamo, magari a volte sbarelliamo. A volte

non è che proviamo poi sta gran simpatia. Un

pochino di rispetto ci vuole però. Si può dire la

propria, anche in antitesi, senza menzionare in

continuazione che l'altro di musica (quella "vera" poi?) non capisce nulla et similia.

War & love, amici.

fabfabfab alle 10:08 del 16 aprile 2009 ha scritto:

RE: Benvenuti tommyman e weastcoastworld

A questo punto esigo recensioni-fiume in tema AOR da parte di tommyman e weastcoastworld. Voglio nutrirmi della vostra profonda competenza ed esperienza, voglio che apriate i miei occhi verso un mondo che ignoravo e che PierPaolo e Dmitrij hanno iniziato a farmi conoscere, voglio sapere tutto di queste costosissime edizioni giapponesi, voglio capire, dopo anni di ricerche vane e infruttuose, cosa sia la "vera" musica....

SanteCaserio, autore, alle 12:03 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Vabbè

poco da dire.

Profonda vergogna per gli errori. Son contento che siano venute fuori queste castronerie. L'errore principale è stato lasciarmi travisare da un nome che avevo visto da bimbo e non cercare informazioni su fonti in lingua inglese (stesso errore che feci con i Levellers).

Chiederò alla redazione di togliere i contributi che segnano di ingnominia storiadellamusica. Magari quando avrò un ventina d'anni in più e avrò studiato le Bibbie della musica proverò anche a riscrivere di "vera musica".

Ai due westcostiani la preghiera di scrivere sul sito di AOR, di non limitarsi al ruolo di "giustizieri". Per fortuna l'errore è stato solo dire che era un disco d'esordio, che se sbagliavo qualcos'altro mi scrivevate pure la biografia centellinata di tutti i membri dei Chicago

A tutti le mie scuse!

PierPaolo alle 12:31 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Sante:

Champlin è molto famoso, ma solo negli Stati Uniti e soprattutto grazie ai Chicago, un gruppo che ha venduto più di cento milioni di dischi. Negli USA vi sono sempre stati questi grandi autori ed esecutori di pop rock "adulto" (mi vengono in mente Neil Diamond, Alfie Zappacosta in Canada, Randy Newman un vero fuoriclasse)che, in Italia, non riuscirebbero a riempire un pub. Sono troppo "americani": l'italiano medio appassionato di musica è in genere più portato a sbavare per qualsiasi proposta british, tormentata e deprimente. Alle sue orecchie questo tipo di musica ruffiana e rilassata suona assai antiquata e noiosa. Recensire questa gente significa incontrare il completo disinteresse del 95 per cento dei lettori, ed eccitare quel 5 per cento di nicchia.

simone coacci alle 12:53 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Defender of the Faith dell'AOR. Siamo alla frutta, ragazzi. Datevi un regolo e rispettate anche l'opinione e l'espressione (per altro molto gradevole) di chi inquadra il genere da una prospettiva diversa dalla vostra. Perchè lui, al contrario di voi, sa che l'unica via per la conoscenza è la curiosità di chi è consapevole di non saperne mai abbastanza, non la spocchia di chi crede di sapere tutto.

ozzy(d) alle 14:35 del 16 aprile 2009 ha scritto:

ma xche tutti i gruppi AOR hanno nomi geografici? Boston, Kansas, America, Chi-cago.....

george alle 22:27 del 16 aprile 2009 ha scritto:

aor

...è un genere che proprio non conosco! La prima "a" dell'acronimo qualcuno la legge come "adult". Adulto: qual'è la fascia di età? Ma adulto chi canta o chi ascolta? Comunque ammetto la mia ignoranza riguardo a questo genere...

Volevo solo dire che chiunque pensi che ci sia della vera musica e della falsa musica è un povero coglione!! Chiunque accusi un altro di non capire niente di musica solo perchè ha criticato il proprio gruppo preferito, idem...

Basta dar retta a certa gente...

Scriviamo solo: "coglione" nel titolo e via...

Io, in vita mia, ho ascoltato un numero di dischi che è sicuramente a tre zeri ma non conosco Champlin, nonostante sia molto apprezato in asia, e poco me ne frega che David Foster mi prenda in giro!!!

fabfabfab alle 22:33 del 16 aprile 2009 ha scritto:

Ci dev'essere anche un forum aperto su sta storia del "rock per adulti". Il porno-rock. Ma Foster è quello della birra? Se è lui ha tutto il mio rispetto.

george alle 22:38 del 16 aprile 2009 ha scritto:

...

Ah no... se è quello della birra chiedo scusa!!!!!!!!!

lev alle 11:59 del 18 aprile 2009 ha scritto:

perfettamente d'accordo con george!

Marco_Biasio alle 23:09 del 20 aprile 2009 ha scritto:

Tommyman e Westcoastworkd, vi prego, tornate fra noi. C'è un disperato bisogno di ridere, in questi tempi.