R Classifica 2012 di Fabio Codias

World Music

10. Goat
World Music (Rocket 2012)

Fanno un gran casino, guardano all'Africa, al kraut-rock, al funk e alla psichedelia senza preconcetti e senza un filo logico. A volte sbandano, ma arrivano esattamente dove vogliono.
Born To Die

9. Lana Del Rey
Born To Die (Interscope 2012)

La Barbie del 2012 è fatta di una plastica in grado di rivoluzionare il concetto di pop, con un occhio alle radio e uno alle esigenze del circuito indipendente. Vuole vincere il premio del pubblico e pure quello della critica. E per poco non ci riesce.
Kelan Philip Cohran and the Hypnotic Brass Ensemble

8. Kelan Philip Cohran and the Hypnotic Brass Ensemble
Kelan Philip Cohran and the Hypnotic Brass Ensemble (Honest Jon's 2012)

Reunion familiare attesissima per un disco che fonde il jazz spirituale di Sun Ra con le pulsioni ritmiche di una delle migliori brass band del mondo. Loro lucidano gli ottoni, voi lucidatevi le scarpe, c'è (anche) da ballare.
The Gypsy Diaries

7. Imani Uzuri
The Gypsy Diaries (Her Holy Water Music 2012)

Una voce e una ispirazione purissime, una sorpresa totale, una donna divina capace di ricordare le più grandi del passato. La storia di Imani Uzuri è un viaggio senza fine, come la sua musica. Se la incontrate alla stazione del treno, non chiedetele da dove arriva, ma dove sta andando.
Locked Down

6. Dr. John
Locked Down (Nonesuch 2012)

Il vecchio leone si unisce alle giovani anime blues dei Black Keys e si rimette a caccia. Ennesimo grande disco di una leggenda inossidabile
Life Is People

5. Bill Fay
Life Is People (Dead Oceans 2012)

Black Radio

4. Robert Glasper Experiment
Black Radio (Blue Note 2012)

Il jazz è vivo ed è esattamente come quello del passato: fascino e divertimento.
Big Inner

3. Matthew E. White
Big Inner (Spacebomb / Hometapes 2012)

E' enorme ma suona leggero come una foglia, è bianco ma vorrebbe essere nero, fa il modesto ma è un genio. E il suo debutto passerà inosservato ma è quasi un capolavoro.
Home Again

2. Michael Kiwanuka
Home Again (Polydor Records 2012)

Non lasciatevi ingannare dal cognome o dal colore della pelle. Insieme a quelle di Bill Withers, Otis Redding e Terry Callier, questo ragazzo dimostra di aver imparato anche la lezione di Nick Drake e John Martyn, per dare vita ad un disco d'esordio sospeso tra due anime lontane e meravigliose.
Landing on a Hundred

1. Cody ChesnuTT
Landing on a Hundred (One Little Indian 2012)

Se è vero che nulla in questo disco è originale, è altrettanto vero che mai nessuno è stato capace di guardare al periodo d'oro della black music con tanto sfacciato talento. Se volete avvicinarvi alla musica nera, o iniziate da qui o vi mettete a rovistare tra i dischi di quarant'anni fa. Fate comunque attenzione: who tries black....