R Classifica 2013 dei recensori (pagina 1 di 5)

Kilometri

50. Amari
Kilometri (Riotmaker 2013)

Non sono più gli scapestrati ubriaconi di una volta. E infatti "Kilometri" rappresenta la strada percorsa, il sentiero che pian piano, nolens volens, porta alla maturità. Gli Amari ci sono arrivati a modo loro, con tanto romanticismo e altrettanta follia.
Nomad

49. Bombino
Nomad (Nonesuch 2013)

La sensazione è quella di un venticello, caldo ma piacevole, che accompagna il tramonto di una terra arsa dal caldo e stemperata dal sudore della fatica...Questa musica esalta e fa bollire il sangue...Auerbach da icona, immagine e artefice del sound perfetto dei Black Keys a Re Mida del tempo che viviamo.
Beija Flors Velho e Sujo

48. São Paulo Underground
Beija Flors Velho e Sujo (Cuneiform Records 2013)

Dove il jazz incontra l'elettronica per un viaggio psichedelico fra l'America e il Brasile. Conduce Rob Mazurek, qui in uno dei suoi innumerevoli lavori in corso, in compagnia tropicalista. Segnatevi "Taking back the sea is no easy task", perchè una volta ascoltata, non ne potrete più fare a meno.
The Butcher s Voice

47. Stuart Warwick
The Butcher s Voice (Faux Discx 2013)

"The Buther's Voice" è un disco fatto di normalità immodesta, di serenità emozionante, di calma e perfezione eterne. Come un Natale in famiglia o un risveglio domenicale, uno di quei rari momenti in cui preghi Dio che il mondo smetta di girare, e resti per sempre così com'è.
Slippery Rock

46. Mostly Other People Do The Killing
Slippery Rock (Hot Cup 2013)

Jazz post-zappiano gravido di riferimenti e di humour. Non stanca mai.
Hubardo

45. Kayo Dot
Hubardo (Autoproduzione 2013)

Se avete voglia di provare una vera esperienza, il doppio disco che celebra il primo decennale di attività dei Kayo Dot fa per voi. Tutto e il contrario di tutto, forme metal aliene ed evolutissime che si riallacciano all'empireo intoccabile ed irraggiungibile dei maudlin of the Well, una scrittura irregolare e sinestetica ancora senza pari, né rivali. Una verbosa testimonianza dello strepitoso stato di forma mentale di Toby Driver.
L'Album Biango

44. Elio E Le Storie Tese
L'Album Biango (Hukapan 2013)

Uno degli album più divertenti dell'anno. Ottime canzoni e testi all'altezza del miglior rock demenziale."Luigi il pugilista" la più tenera e non sense, ma ovunque (anche e soprattutto negli intermezzi parlati) si ride e si ammira la forza musicale della band. Forza panino!
Nobody Knows

43. Willis Earl Beal
Nobody Knows (XL Recordings 2013)

Non credete a chi vi dice che nella vita bisogna sempre guardare avanti a testa alta. Perchè a volte i tesori, le cose per cui vale la pena alzarsi dal letto la mattina, si trovano per strada, buttate per terra. O direttamente sotto terra.
Some Say I So I Say Light

42. Ghostpoet
Some Say I So I Say Light (Play It Again Sam 2013)

Aldilà delle suggestioni più o meno personali, il musicista londinese, migliorando la cura dei suoni e il livello della produzione, ribadisce l’originalità delle sue contaminazioni e il talento nell’interpretazione di uno stile musicale narcotico, obliquo ed affascinante.
Reflektor

41. Arcade Fire
Reflektor (Merge 2013)

75 minuti volutamente diluiti in modo da avere bisogno, per contenerli, di due dischi. Il tema del doppio, d’altronde, giustifica lo sforamento, tanto più che l’album si chiama “Reflektor” e che la divisione è ribadita nella struttura, nell’ordine delle tracce e persino nel ri-montaggio del film attuato per lo streaming integrale del disco, nettamente bipartito. Dunque, meglio seguirli, questi Orfei, come fece Euridice nell’oltretomba. Passo passo.