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R Recensione

7/10

Murcof

La Sangre Iluminada

Fernando Corona, in arte Murcof, torna a far parlare di sé con la ristampa su etichetta InFiné di La Sangre Iluminada, colonna sonora dell'omonimo film (diretto da Ivan Duenas). L'album risale al 2009, data di pubblicazione su Intolerancia. Corona è un produttore di Tijuana che per lungo tempo ha militato nelle file del Nortec Collective rilasciando materiale sotto il monicker Terrestre e risentendo fortemente dell'influenza della musica tradizionale messicana. Nel 2001 nasce Murcof, nuovo prolifico progetto che avrà decisamente piu fortuna di Terrestre. Liberatosi dell'impronta piu tipicamente etnica, Corona inizia un nuovo percorso musicale proponendo un riuscitissimo mix tra musica classica moderna e micro-beat dal sapore glitch. Le principali fonti di ispirazione sono i compositori moderni Morton Feldman e Arvo Part che vengono rielaborati e molto spesso campionati: si trovano così a convivere suoni tipicamente orchestrali con percussioni e microsuoni elettronici, creando uno stile decisamente unico. Il concetto di silenzio ha una importanza davvero notevole: Corona impara l'alta lezione musicale di John Cage e lo utilizza come soggetto attivo nelle sue composizioni, quasi fosse un vero e proprio strumento.

La valenza "filmica" ed evocativa della musica di Murcof è fuor d'ogni dubbio. Non a caso nel 2003 cura la colonna sonora di Nicotina, commedia thriller surreale del regista spagnolo Hugo Rodriguez. Nel 2009 gli viene affidata la colonna sonora di La Sangre Iluminada. In questo album ritroviamo tutti gli elementi tipici della sua musica: l'orchestralita', la tensione e la suspence, i pattern percussivi composti da microsuoni e rumori. Il lavoro è diviso in 7 capitoli i cui nomi coincidono con quelli dei protagonisti del film. L'apertura è affidata Sangre y Mateo: suoni orchestrali e glitch music si compenetrano in perfetto stile Murcoffiano. Hugo (I e II) è tutta basata su pianoforti a la Richard D. James che creano dei "rimbalzi" sui quali si incastra la sezione degli archi. Il finale è sporco ed elettronico, con un synth tremolante che ipnotizza l'ascoltatore.

In Eugenio compaiono fields sounds sui quali si incastonano note sparse di pianoforte. Gli archi creano armonie ma soprattutto vanno a costruire l'andamento pulsante che caratterizza il capitolo. Paloma è molto simile per umore e atmosfere a Eugenio, anche se il risultato è meno abrasivo e piu orchestrale. L'eccezione è Paloma IV dove compaiono per la prima volta suoni percussivi che donano al pezzo un andamento misterioso e scuro. Soriano vive tra giochi di reverse e bassi profondi, incastrati in battiti glitch (Soriano II) o lasciati liberi di fluttuare in un mare di rumori ambientali (Soriano III). Isaias è forse il capitolo piu riuscito del disco: in rilievo su un fondale rumoroso note di pianoforte e archi creano un suggestivo tema sinfonico. E' tutto un gioco di tensione e rilasci. Isaias IV è il punto nevralgico del capitolo e uno dei momenti piu toccanti: dal rumore bianco filtrato che fa da sfondo al pezzo nasce un beat vagamente bossa che evolve assieme allo sviluppo del tema citato nelle parti precedenti. E' una vera e propria cavalcata epico-sinfonica che sfuma in una coda fumosa e sommessa.

Una menzione particolare va al davvero eccellente remix dello standard Como Quisire Decirte: una sorta di trip hop latino che la voce spagnola riesce a rendere ancora piu particolare, sensuale ma anche vagamente inquietante. In definitiva questo La Sangre Iluminada risulta essere un buon lavoro anche se non introduce nulla di nuovo nel già ricchissimo universo sonoro di Murcof.

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