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7/10

Crystal Method

Divided By Night

A 12 anni dallo spumeggiante esordio di Vegas, il quarto album in studio dei Crystal Method non delude. La loro musica presenta forti elementi di innovazione e un'energia ancora viva e fresca, dando continuità ad una carriera che non ha mai avuto cadute vistose.

 

I Crystal Method nascono nel cuore della California nei primi anni '90. Il duo, composto da Ken Jordan e Scott Kirkland, si impone fin dall'inizio sulla scena mondiale. Oggi sono uno dei più efficaci e inventivi rappresentanti di quel Big Beat che ha scosso il panorama techno a partire proprio dagli anni '90, grazie a gruppi come Prodigy e Chemical Brothers.

 

Il nuovo album mostra una vivacità che continua a resistere nel tempo. Il gruppo californiano non ha perso lo smalto, non mostra segni di debolezza. Divided By Night presenta importanti novità stilistiche, le numerose collaborazioni apportano influenze di vari generi e il risultato è un sorprendente suono innovativo.

 

Molto riuscito è ad esempio l'esperimento di Drown In The Now, primo singolo estratto dall'album: il ritmo elettronico qui si mischia al carisma unico del poliedrico Matisyahu, che aggiunge una certa impronta rap e quella tipica atmosfera reggae dai toni medio-orientali che lo contraddistingue. Un altro featuring notevole è quello realizzato in Sine Language coi concittadini LMFAO, gruppo emergente che sposa la formula electro-hop (elettronica + hip-hop). In entrambi i casi si ottiene un vento nuovo, molto piacevole, che dona al disco un'intelligente varietà sonora.

 

Altra caratteristica peculiare di Divided By Night è quella di essere animato da una straordinaria componente vocale: le voci sono una presenza massiccia, come mai era successo nella discografia dei Crystal Method. Grazie al contributo di cantanti esterni al duo, l'album acquisisce un suono meno aspro e più melodico. Una novità che da un lato potrebbe far arricciare il naso ai fan più puristi, ma che dall'altro apre ad un pubblico più vasto. Ecco quindi che la voce di Justin Warfield in Kling To The Wreckage, o quella della moglie Stephanie in Black Rainbows generano una musica dalle sfumature pop, di ascolto più facile per i meno ambientati nel mondo elettronico. Significativa infatti la scelta dei singoli estratti: dopo Drown In The Now e Black Rainbows, il terzo singolo estratto è la traccia più techno-pop dell'album, Come Back Clean, che tanto deve ai vocalizzi della cantante dei Metric, Emily Haines.

 

Nello stesso tempo, i Crystal Method dimostrano di non voler assolutamente rinnegare il sound che li ha caratterizzati da sempre. E infatti il disco ci offre brani degni della brillantezza di Vegas, come la title track Divided By Night posta in apertura, o Double Down Under  (quarto singolo), tracce che segnano un esplicito ritorno alle radici del loro stile più puro. Ottima in questo intento anche la policromica Dirty Thirty, che peraltro vanta anche una collaborazione eccellente: quella di Peter Hook, il bassista dei leggendari Joy Division.

 

Divided By Night è un album da lodare per varietà sonora e impegno artistico. I Crystal Method si confermano gruppo giovane e frizzante, in continuo movimento. In un ambiente in cui troppo spesso ci si perde nella sterile imitazione di sè stessi, realtà come questa non smettono di ottenere favori di critica e successo di pubblico. Entrambi ampiamente meritati.

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