Disclosure
Caracal (Deluxe Edition)
Come quando fuori piove, accendi Spotify, fai partire i Disclosure, e casa tua diventa subito il club più cool in città. Già, perché i fratelli Lawrence hanno il tocco, quella sensibilità inglese che tante discoteche hanno fatto urlare e tante case rivestirsi di oro. Non ce ne voglia il resto del mondo, ma la dance moderna passa per la terra dAlbione (Jamie XX, Disclosure, Alunageorge, Jessie Ware, Bondax, Duke Dumont, SBTRKT, lo stesso Flume che il sangue inglese ce lha nelle origini), con buona pace dei tedeschi ancora presi dalla techno del Berghain e dei francesi con la loro house. Perché fatte le dovute premesse superficiali, ci troviamo qui a raccontare uno dei dischi elettronici più fighi che ci sia. Uno di quelli che vi faranno fare il figurone.
Poi qui cambia anche la sostanza (ma non la qualità finale) rispetto a Settle: meno voglia di strafare dietro campionamenti e controller, e semplicemente molte più voci. O meglio: se nel primo album quasi tutti gli accompagnamenti e i featuring erano in funzione e per lesaltazione del talento dei Lawrence, qui tutto ruota intorno alle voci, come fosse un album da cantare a squarciagola più che ballare sfrenatamente. Poi gli inglesi si sa quando non vestono magliette da calcio e non si ubriacano dallora del thé, trasudano stile da ogni poro, una classe innata che, specialmente in musica per i Disclosure, si traduce nel buongusto di portare soul e dance a congiungersi perfettamente in una danza sensuale, bacini che si sfregano, profumi di eccitazione, tocchi proibiti. Ecco spiegato il cuore pulsante dellalbum.
Perché come raccontare diversamente Holding On (7) singolo di lancio del nuovo album se non partendo proprio da questa dualità, continua e costante per tutto lalbum, tra ricerca futuristica dei beat e afflato soul, con quellurlo iniziale di Gregory Porter a squarciare il mondo e sotto i battiti secchi, caratteristici dei Disclosure, a sorreggerlo. Un pezzo che annuncia già la natura amorevole del messaggio, positive vibes sparse dalla prima allultima traccia nellesaltazione sfrenata dellamore, dei sentimenti, del ballo e della felicità: Weight of love on my shoulders/I thought that it would be easier than this/I found my heart had grown colder/But the warmth of your kiss, I cant dismiss apre perfettamente questidea di rinascita attraverso lamore fino al It keeps holding on/And its holding strong/Even though I tried to break it/Heaven knows that I cant shake it/Shake it, sh-shake it che accoglie lestasi del ballo e del movimento. O anche nei versi di Willing & Able (7) che recitano If were falling in love/Were falling in love/Therell be nothing above.../If Im gonna fall in/Im gonna fall my all in e ci fanno muovere su synth che puntano allo spazio.
Ma non è solo la luce a filtrare in questa dichiarazione damore alla dance. Nocturnal (7,5) spalanca lalbum con una ritmica ossuta e decisa, umori 80s e un The Weeknd che si prende la scena e la notte come faceva una volta agli esordi di House of Balloons tra riverberi cosmici ed echi sensuali. Nella mente, i versi risuonano scuri e ferini, mentre la gabbia dello splendido caracal di copertina viene aperta e inizia elegante la caccia My demons are blocking out the light/And my mind is, about to lose the fight/Why cant I find peace, when a Caracal could sleep tonight . Ed è proprio il caracal africano, felide-simbolo dalle lunghe orecchie a punta pennellate di nero, a incarnare perfettamente i suoni sfrenati incisi qua dentro, sinuoso comè nei movimenti, pieno di una grazia spietata, selvaggio, incontrollabile, di una bellezza micidiale e travolgente; e infatti ad affascinare i Lawrence ha spiegato Howard, il più grande dei due è stata proprio la natura ferina del caracal, an incredible wild cat that I became fascinated with while on tour last year; I just loved the way they look, their physical capabilities and their anonymity. It felt like a perfect fit for our Wild Life shows too, so the Caracal made perfect sense as the lead visual for the new album and also like a natural title for the new record too.
E in questa savana di terra bruciata e cielo nudo, non poteva mancare lo sciamano Sam Smith, ormai compagno fedele dei Disclosure, a piazzare il pezzo spacca-classifica cercando di seguire la scia della splendida Latch (!) che fu. Qui, con Omen (7), si abbassano i ritmi, le frequenze dei battiti si stiracchiano, si strecciano per bene, non cè una vera esplosione di suoni come nella hit di Settle, ma un risveglio di coscienza in cui in cui i beat prendono forma e si allungano, mentre la voce di Smith recita come in preghiera My mind would rule my heart/I didnt pay attention to the light in the dark/It left me torn apart/But now I see your tears are an omen. La riconferma di una collaborazione preziosa simile per certi versi a quella tra SBTRKT e Sampha che non arriva alle vette assolute della prima solo per lirraggiungibilità di questa.
Parlando invece delle nuove amicizie, che si aggiungono alla già lunga sfilza di nomi e featuring, impossibile non tirare in ballo la meravigliosa performance di Jillian Hervey dei LION BABE che con Hourglass (8,5) sforna uno dei due capolavori di Caracal: qui in forma smagliante, la cantante afroamericana ci regala un pezzo squisito, dove il suo timbro pulitissimo nei toni alti-bassi e le vibrazioni calde dellugola si fondono perfettamente con i beat incessanti e bassi invadenti plasmati dai Lawrence. E poi la giovanissima Lorde con Magnets (8), che con voce più sporca e gutturale ci dona un cantato altrettanto pieno e vibrante, con una base qui meno prepotente e più immersiva. Ogni bpm unerezione.
E già qui, a metà album o poco meno, troviamo espresso magnificamente un altro concetto cardine dietro le canzoni di Caracal e nella musica dei Disclosure tout court. Dopo limmagine di dance dellamore, suggerita prima per il mood positivo ed emotivo stimolato dallalbum e dai suoi testi, viene ora naturale proporne unaltra, lidea di una dance delle voci che fa riscoprire il piacere di ballare musica elettronica seguendo insieme il ritmo dei beat, dei sampler e soprattutto del canto. Un punto dincontro tra dance e soul (o più semplicemente UK garage) che dicevamo rende davvero unico luniverso musicale dei Disclosure.
E cè spazio ancora per tante altre cose in questo viaggio alla (ri)scoperta del ballo e del bello: cè Miguel (che artista Miguel!), la sua voce distesa e i suoi urletti tipici nella lenta e rilassata Good Intentions (7); cè Masterpiece (7) un po Jamie Woon, un po Miguel raccolto (again), con quelle chitarre elettriche appena pizzicate da far impazzire; cè Superego (7,5) a raccogliere un po di eredità sparsa degli Alunageorge, che qui mancano come laria :( . E poi cè Jaded (7,5), forse quella più Disclosure in assoluto come sound, fedele alle origini e vicina a Settle, con unesplosione di suoni elettronici, una base squadrata e beat futuristici a far volare la console. E poi cè la Deluxe Edition: con una perversissima Bang That (7,5) a stordire i sensi, togliere i vestiti e lasciarsi scopare a ogni ascolto, con Molecules (6,5) tutta costruita su contro-tempi e campionature asimmetriche, con Moving Mountains (7) a rilassare con voci basse e sussurri le membra ormai stanche dalla dancefloor e una Afterthought (7,5) alla conquista dellafter, con una voce ipnotica che ripete allinfinito chissà da dove poi Or was it just an afterthought ?/Get this, get this sound/Set this, set this down e lasciarci definitivamente alle cazzate dei post-serata e i pentimenti della mattina. Ma per fortuna esiste Spotify, e tutto nasce e muore nella nostra mente.
Insomma, una roba grandiosa questo Caracal, meglio di qualsiasi video lesbian di Brazzers: una roba per palati golosi, instancabili ballerini e cantanti delle mura domestiche e perché no! anche inguaribili romantici. E la resurrezione etimologica e sinestetica dello sballo. E se non si fosse ancora capito, il meglio dellelettronica passa da Londra e dintorni. So for fucks sake, God Save The Queen! :)
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