Four Tet
There Is Love in You
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce
Blaise Pascal
Difficile capire la logica semplice e meccanica del cuore. Pulsione di sentimenti, istinto primordiale, simbolo per eccellenza damore e passione.
Mettete da parte la mente, spegnete per 50 minuti il tasto della razionalità, e affidatevi alle mani sapienti di Kieran Hebden aka Four Tet, che con i suoi tasti fa vibrare le corde del cuore come pochi altri.
Sbatte in faccia alla ragione le ragioni del cuore, scarnificando il proprio sound cervellotico, e riducendolo allessenziale battito cardiaco, a volte lento, a volte accelerato, e a volte regolare; rende logica lirrazionalità del cuore.
Difficile trovare un senso alle tracce prese singolarmente, ma che acquisiscono una logica ben precisa se unite in un flusso ininterrotto di beat pulsanti e liquidi che scorrono come sangue denso nelle vene. Suoni semplici ed essenziali, così comè semplice ed essenziale lo scorrere del sangue, il battito regolare del cuore.
Il tessuto striato delle partiture ritmiche detta il tempo di beat densi e stratificati, che sfiorano la techno di Detroit (i 9 minuti ipnotici di Love Cry) in cui convivono la muscolarità della techno e la raffinatezza del dubstep, rievocano le atmosfere oscure ed ovattate di Burial (Angel Echoes), pur mantenendo la propria cifra stilistica ben formata e fondata su solide basi che hanno creato un sound ormai caratteristico.
Gli intrecci darpa e beat crepuscolari di Circling hanno il calore tiepido del primo sole al mattino, quando gli occhi socchiusi faticano a reggere il peso lieve dei timidi raggi che scacciano il buio. Il sangue scorre veloce in Pablos Heart, pronto a ricevere in pasto i beat gommosi di Sing su cui sinnestano voci eteree e percussioni in loop infinito. This Unfolds è lenta e pigra come un risveglio post trip, e affonda nelle poltroncine con le gambe atrofizzate dallacido lattico. Lo stato confusionale di Reversing lascia spazio alla magnifica Plastic People, vera gemma di musica elettronica posseduta da uno stato di pura trance in cui le funzioni vitali sono ridotte al semplice battito cardiaco. Il delicato finale She Just Like To Fight si snoda su semplici percussioni dai tratti infantili, fra penne che battono sconnesse su tavoli e bottiglie, e una melodia di chitarra sussurrata nelle orecchie che culla le membra stanche e nauseate dal dancefloor.
In concomitanza con luscita di Untrue, Burial definì la sua musica come leco che rimbomba in testa quando esci stordito da una discoteca. Nel caso di Four Tet invece, si può definire come leco che ti rimbomba in testa quando sei in discoteca. In entrambe in casi, e nellambito di tutto il dubstep, la definizione derivata è questa: Leco che ti rimbomba in testa quando il disco smette di girare, quando la testina si separa dal vinile, quando si staccano i jack e quel rumore sordo si dissolve in un istante. Musica che passa per la mente ed arriva dritta al cuore, appunto.
Capolavoro.
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