V Video

R Recensione

9/10

Miss Kittin & The Hacker

First Album

"Every night with my star friends

We eat caviar and drink champagne

Sniffing in the VIP area

We talk about Frank Sinatra

You know Frank Sinatra?

He's dead. Dead! Ahahahahah.."

Ormai non posso fare a meno di pensare all'electroclash come ad un movimento d'avanguardia. La sua esaltazione sfrenata dei caratteri più estremi della modernità mi ricorda molto da vicino la corrente futurista italiana dei primi del '900, e sarà questo il motivo per cui ne sono tanto affascinato. Come Luigi Russolo ritraeva i nuovi treni e i limiti di velocità da essi abbattuti, così gli ADULT. si proiettavano verso forme techno particolarmente acide. Come Carlo Carrà elevava a importanti simbolismi gli ultimi traguardi architettonici raggiunti a Milano, così Peaches esponeva i volti del sesso in modi sempre più espliciti. In entrambi i casi abbiamo una spavalda, completa approvazione del futuro e dei suoi nuovi miti, trascurandone più o meno consapevolmente gli eccessi e le conseguenze in termini di alienazione dell'individuo e perdita dei valori umani.

Miss Kittin è facilmente identificabile come l'icona più rappresentativa dell'electroclash, per diverse ragioni. In primis, è una donna sexy e provocante, e basta questo a distaccare di diverse lunghezze colleghi illustri come i Fischerspooner o Felix Da Housecat (che non a caso la scelse come ospite per il suo Kittenz & Thee Glitz). Ma è soprattutto l'immagine che ha costruito intorno a sé, perfettamente aderente alla filosofia del movimento, a renderla un personaggio tanto emblematico: Kittin ama alla follia il successo, ne adotta ogni espressione, moda o atteggiamento (le droghe, i party, l'alcol) e ne venera i luoghi di culto (la Mtv della traccia d'apertura al First Album, ma anche Hollywood nella sua collaborazione con Felix). Ne conquista senza scrupoli gli spazi e usa il potere ottenuto per affermare la propria superiorità e godere dei piaceri legati alla sua posizione: il sesso, nuovo metro di misura dell'aristocrazia nella cultura dello show-biz moderno. Infine, disprezza il misero plebeo indegno di far parte di questa elite autodichiaratasi imperitura, e calpesta chi non si è ancora inserito in questi ambienti. Arrogante, sfacciata e irriverente: un modello prototipale del vip mediatico del nuovo millennio.

"Take a piece of love

With a bitch called Simone

She's so sexy

Like life on Mtv"

Il First Album uscì proprio nell'anno d'oro dell'electroclash, il 2001, e acquisì rapidamente il ruolo di protagonista della scena. In copertina Kittin è un'infermiera in bianche calze a rete, riversa al suolo ai piedi di una scalinata, mentre il fidato compagno d'avventura The Hacker le punta una pistola alla testa, vestito di un nero che si confonde con la notte. Morte al sogno erotico dozzinale, alla pornografia da quattro soldi, senza possibilità di appello. Una piccola rivoluzione, messa in atto sotto molteplici aspetti: con la stessa arroganza con cui il nuovo suono ribaltava le visioni electro e dance classiche, allo stesso modo i testi taglienti proponevano una nuova visione delle cose: Life On Mtv risalta per i suoi toni drammatici, mentre affronta in maniera critica e pungente il mondo tutto lustrini e gioielli della televisione musicale, la porta maestra per la fama globale, fonte da cui ogni star musicale vorrebbe attingere.

Su un ritmo fedele al classico schema "four-on-the-floor", i synth si aggrediscono vicendevolmente, con una violenza figlia del tempo da cui provengono. Fieri della propria natura, senza vergogna, gli effetti aggressivi vengono accentuati, portati al limite, sospinti a velocità sfrenate. E' così che nascono brani-simbolo come 1982 e soprattutto Frank Sinatra, un trionfo di saccenza, volgarità e presunzione, pronunciato su note thrilling attraverso un vocoder appena uscito dall'estetica electro/disco degli anni passati. Sonorità defunte da decenni risorgono orgogliose in Stock Exchange e L'Homme Dans L'Ombre. I pattern circolari della techno sfidano la velocità in You And Us, mentre il pubblico si fa di acido sotto il beat di Stripper. La corsa rallenta solo per gustare bene la merce esposta, affondando negli effetti collaterali. Come farsi una sigaretta col fiatone ancora addosso: anche il cancro da nicotina è modernità.

First Album è la quintessenza dell'electroclash. E' musica di contestazione ma anche consenso, distruzione ma anche proposta, danza in club notturni ma anche ascolto. E' il fulcro portante dell'intero palcoscenico, la primadonna dello spettacolo, intorno a cui ruotano gli altri attori. E' la sintesi riuscita dell'immaginario collettivo del futuro, profetizzata con largo anticipo. Sono gli anni '70 disco e gli '80 electro-pop, messi in un frullatore alla massima velocità e ridotti a una luccicante crema mielata, da spalmare sulla schiena inarcata di una spogliarellista seminuda.

"To be famous is so nice

Suck my dick

Lick my ass"

V Voti

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Lepo 7,5/10

C Commenti

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Fender alle 3:13 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

la solita solfa ripetitiva

noiosa e avvilente come tutto il filone dell' elettronica da disco che scende giù a forza come olio di ricino.(quindi niente voto...la robaccia non si vota).

I temi sono una patetica esasperazione di un contenuto commercialmente molto conveniente in una società in cui la musica sempre più si "vede". Ed è inutile mascherarsi sotto intenti maldestri di filantropia. La stessa storia dei bellocci rockettari che incantano le ragazzine e che vengono tanto maltrattatti dai colti di questo portale. Non vedo modernità, ma anacronismo. Per questo il paragone con uno dei più grandi movimenti contemporanei mi pare abbastanza azzardato e sconsiderato!

Questa volta hai toppato professore, parla più di musica la prossima, che per il resto c'è wikipedia o il night

synth_charmer, autore, alle 9:35 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

RE: la solita solfa ripetitiva

Beh, dire che nel 2001 l'electroclash era "noioso" e "ripetitivo" è una presa di posizione forte, allora dimmi quale altra musica ci somigliava! quell'anno ha introdotto un nuovo modo di affrontare la dance, è stato come far cadere provocatoriamente la maschera, esponendo in piazza gli aspetti più sfacciati e meno accettati della musica e del successo musicale, facendogli un monumento invece che tacendo. E' proprio lo stesso atteggiamento avuto dal futurismo, che esaltava la velocità e ogni aspetto estremo del progresso, mentre tutti parlavano di alienazione e meccanizzazione della sfera umana. Se ne possono non condividere le forme, si possono fare le dovute interpretazioni e critiche, ma di questo si tratta. Libera di non vedere il parallelo, ma ti suggerisco di approfondire i testi di quest'album, è difficile trovare "convenienti" i toni adottati non è parlare di musica, questo?

Fender alle 13:03 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

No questo è farsi trip XD

E' comico notare con quante acrobazie cerchi di sostenere questa robaccia. Quanto all'impegno culturale non si fa un monumento a una tendenza sbagliata, nè si tace, ma semplicemente si cambia. Se non lo fai è perchè ti conviene cavalcare quell'onda. Il che non è necessariamente reprensibile, ma non me lo fare passare per dottrina filosofica

Per vedere come in decenni non è cambiato nulla basta tornare negli anni 90. 20 Fingers con Short dick man proponeva stessa solfa, stessa risata e stesse provocazioni raffinate di classe XD

In realtà la musica dovrebbe essere fondata solo sulle sette care note non campionate. Tutto il resto è un corollario superfluo che spesso si traduce in strategie di marketing per sedurre il popolino. Che è anche ben più fastidioso ma contento tu...

synth_charmer, autore, alle 13:54 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

"non si fa un monumento a una tendenza sbagliata, nè si tace, ma semplicemente si cambia. Se non lo fai è perchè ti conviene cavalcare quell'onda." --> Continuo a non vedere la convenienza di un Boccioni o un Marinetti nelle loro esaltazioni, comunque ti ripeto, sei libera di non condividere l'approccio futurista, ma quello è: una sproporzione intenzionale degli entusiasmi verso aspetti negativi del progresso. Prova a leggerti il manifesto del futurismo di Marinetti: "Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo.. Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo... un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia." Dimmi te dove sta la convenienza! ovviamente sei liberissima di rifiutare quest'approccio, per te il futurismo è robaccia, per me è arte Short Zick Man è semplicemente trash, come può esserlo Immanuel Casto oggi, c'è provocazione esplicita ma non li definirei futuristi, non avverto una dimensione intellettuale. Qui ce la sento in molti aspetti, tu invece non ci senti nulla e vedi Kittin come un'antesignana di Lady Gaga. Tu dici a me che mi faccio i trip, io potrei dirti che la tua analisi è superficiale perchè viziata da pregiudizio ("le conviene") e scarso interesse ad approfondire ("la robaccia") è anche questo il bello dell'arte, ognuno può darci una diversa interpretazione, e la visione corretta non è per forza una sola

Fender alle 15:09 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

Se sei sotenuto da profondi intenti "intellettuali" e vuoi combattere contro la dilagante volgarità non spalanchi le cosce in un video giudicato persino sensuale. Se fai questo sei banale e credibile quanto ledy gaga. Mi fa irritare l'ostinazione di voler diversificare forzatamente una cosa che fa parte di uno stesso brodo. L'approccio futurista te lo sei costruito ad arte per non sentirti un banale uomo medio che si fa abbindolare dai richiami primordiali. Dovresti essere più obiettivo quando scrivi una rece e sguinzagliare meno gli ormoni. Non posso credere che tu sia davvero serio quando paragoni questo materiale defecabile a Marinetti e a Boccioni!!!... grazieee sto piangendo dalle risate da dieci minuti XD e qui la chiudo perchè con i visionari convinti non si può parlare in maniera lucida hahahah

synth_charmer, autore, alle 15:16 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

"L'approccio futurista te lo sei costruito ad arte per non sentirti un banale uomo medio che si fa abbindolare dai richiami primordiali. Dovresti essere più obiettivo quando scrivi una rece e sguinzagliare meno gli ormoni." AHAHAHAH! caspita, ho degli ormoni molto complicati e colti se sono in grado di dar vita a una recensione così! Sì, chiuderei anch'io, il terreno non è sufficientemente fertile per coltivare certi temi

Roberto_Perissinotto alle 21:31 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

A prescindere dai gusti e e dalle opinioni, nessun genere musicale può essere definito a cuor leggero "robaccia". Anche il power pop ha sfornato capolavori, pur essendo una musica da svago; lo stesso dicasi per la cosiddetta "elettronica da disco", pur essendo genere tipicamente danzereccio. Tutto sta nei punti di vista; ma nella musica, come in ogni ambito, certi stereotipi sono da rifuggire come la peste.

ozzy(d) alle 21:36 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

Fender, guarda che i futuristi a cui synth paragonava questi qua sono Bocchino e Tulliani, mica Boccioni e Marinetti.

synth_charmer, autore, alle 22:26 del 26 gennaio 2011 ha scritto:

"Dovresti essere più obiettivo quando scrivi una rece e sguinzagliare meno gli ormoni"

piccolo approfondimento: nelle leggerissime letture serali che mi concedo ultimamente, ho scoperto che secondo Freud ogni prodotto culturale/artistico dell'uomo è il frutto delle pulsioni inconscie di natura sessuale, che vengono trasformate in forme di natura differente da quella sessuale, ma che rimangono ad essa legate nella dimensione psichica. Il meccanismo è definito "sublimazione". Quindi l'accusa che Fender ha mosso nei miei confronti è per Freud una constatazione generalizzata ad OGNI espressione umana vuoi vedere che ha ragione?

REBBY alle 9:52 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

"Vuoi vedere che ha ragione?"

Ma sicuro che ha ragione Fender, sei un synth-satiro, ecco quello che sei eheh. E poi cos'è sta robaccia (lo dico a cuor pesante eh): "guerra sola igiene del mondo, disprezzo della donna, distruggiamo le biblioteche, i musei ..."? Che è siamo al Cairo o peggio in una cellula di al qaeda? E poi ancora, ai musicisti futuristi (cito Balilla Pratella) la dance stava sui coglioni, essi volevano, tra l'altro, "infrangere il dominio del ritmo di danza", che è "monotono, limitato, decrepito e barbaro" eheh. Io ho ascoltato oggi per la prima volta (solo sul computer eh) sta "proposta innovativa del 2001" e ti assicuro che non suona tanto diversa da cose che si potevano ascoltare quando io avevo all'incirca la tua età (negli anni 80), in radio o nei dance foor, tutta roba che miscelava i Rockets o i Kratwerk con la disco (che son dei 70), sotto una patina sinth-wave. L'unica novità che non costumava tanto allora erano tutti quei tattuaggi eheh. Vabbè, dai, vedi di non darmi na sola anche con James Blake (bella la song postata però), che l'ho già messo in ordine

synth_charmer, autore, alle 13:56 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

RE: "Vuoi vedere che ha ragione?"

la "robaccia" è Marinetti io non sto dicendo che condivido quella posizione, solo osservo le caratteristiche dell'approccio e evidenzio le analogie con l'electroclash, i cui contenuti hanno lo stesso eccesso di entusiasmo verso temi come il sesso o la fama. E' questo atteggiamento che indico come il tratto distintivo del movimento, condiviso da tutti gli esponenti. Stilisticamente sì, l'eredità è chiaramente la disco e il synth-pop, quindi anni '70 e '80. Rielaborati in un certo modo, definito e riconoscibile al punto da dar vita ad un movimento a sé stante. Tornando al futurismo, qui partono le interpretazioni: quest'accettazione cieca e compulsiva degli aspetti negativi del progresso è convinta di essere nel giusto, o è la modalità intellettuale per evidenziare gli eccessi della realtà? Ad approfondire questi temi si andrebbe oltre, ovviamente, ma è questo spessore intellettuale che colloca l'electroclash in un piano diverso e nuovo rispetto a tutte le altre realtà underground e non esistenti in quel momento. O viene tutto dai miei ormoni?

REBBY alle 16:16 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

Sul fatto che quella "robaccia" l'avesse scritta il poeta (nativo d'Alessandria d'Egitto peraltro) avevo capito eh, ma hai fatto bene a precisare Sulla domanda finale io direi più la seconda ipotesi eheh D'altra parte l'eccesso ormonale è tipico della gioventù futurista...