Miss Kittin & The Hacker
First Album
"Every night with my star friends
We eat caviar and drink champagne
Sniffing in the VIP area
We talk about Frank Sinatra
You know Frank Sinatra?
He's dead. Dead! Ahahahahah.."
Ormai non posso fare a meno di pensare all'electroclash come ad un movimento d'avanguardia. La sua esaltazione sfrenata dei caratteri più estremi della modernità mi ricorda molto da vicino la corrente futurista italiana dei primi del '900, e sarà questo il motivo per cui ne sono tanto affascinato. Come Luigi Russolo ritraeva i nuovi treni e i limiti di velocità da essi abbattuti, così gli ADULT. si proiettavano verso forme techno particolarmente acide. Come Carlo Carrà elevava a importanti simbolismi gli ultimi traguardi architettonici raggiunti a Milano, così Peaches esponeva i volti del sesso in modi sempre più espliciti. In entrambi i casi abbiamo una spavalda, completa approvazione del futuro e dei suoi nuovi miti, trascurandone più o meno consapevolmente gli eccessi e le conseguenze in termini di alienazione dell'individuo e perdita dei valori umani.
Miss Kittin è facilmente identificabile come l'icona più rappresentativa dell'electroclash, per diverse ragioni. In primis, è una donna sexy e provocante, e basta questo a distaccare di diverse lunghezze colleghi illustri come i Fischerspooner o Felix Da Housecat (che non a caso la scelse come ospite per il suo Kittenz & Thee Glitz). Ma è soprattutto l'immagine che ha costruito intorno a sé, perfettamente aderente alla filosofia del movimento, a renderla un personaggio tanto emblematico: Kittin ama alla follia il successo, ne adotta ogni espressione, moda o atteggiamento (le droghe, i party, l'alcol) e ne venera i luoghi di culto (la Mtv della traccia d'apertura al First Album, ma anche Hollywood nella sua collaborazione con Felix). Ne conquista senza scrupoli gli spazi e usa il potere ottenuto per affermare la propria superiorità e godere dei piaceri legati alla sua posizione: il sesso, nuovo metro di misura dell'aristocrazia nella cultura dello show-biz moderno. Infine, disprezza il misero plebeo indegno di far parte di questa elite autodichiaratasi imperitura, e calpesta chi non si è ancora inserito in questi ambienti. Arrogante, sfacciata e irriverente: un modello prototipale del vip mediatico del nuovo millennio.
"Take a piece of love
With a bitch called Simone
She's so sexy
Like life on Mtv"
Il First Album uscì proprio nell'anno d'oro dell'electroclash, il 2001, e acquisì rapidamente il ruolo di protagonista della scena. In copertina Kittin è un'infermiera in bianche calze a rete, riversa al suolo ai piedi di una scalinata, mentre il fidato compagno d'avventura The Hacker le punta una pistola alla testa, vestito di un nero che si confonde con la notte. Morte al sogno erotico dozzinale, alla pornografia da quattro soldi, senza possibilità di appello. Una piccola rivoluzione, messa in atto sotto molteplici aspetti: con la stessa arroganza con cui il nuovo suono ribaltava le visioni electro e dance classiche, allo stesso modo i testi taglienti proponevano una nuova visione delle cose: Life On Mtv risalta per i suoi toni drammatici, mentre affronta in maniera critica e pungente il mondo tutto lustrini e gioielli della televisione musicale, la porta maestra per la fama globale, fonte da cui ogni star musicale vorrebbe attingere.
Su un ritmo fedele al classico schema "four-on-the-floor", i synth si aggrediscono vicendevolmente, con una violenza figlia del tempo da cui provengono. Fieri della propria natura, senza vergogna, gli effetti aggressivi vengono accentuati, portati al limite, sospinti a velocità sfrenate. E' così che nascono brani-simbolo come 1982 e soprattutto Frank Sinatra, un trionfo di saccenza, volgarità e presunzione, pronunciato su note thrilling attraverso un vocoder appena uscito dall'estetica electro/disco degli anni passati. Sonorità defunte da decenni risorgono orgogliose in Stock Exchange e L'Homme Dans L'Ombre. I pattern circolari della techno sfidano la velocità in You And Us, mentre il pubblico si fa di acido sotto il beat di Stripper. La corsa rallenta solo per gustare bene la merce esposta, affondando negli effetti collaterali. Come farsi una sigaretta col fiatone ancora addosso: anche il cancro da nicotina è modernità.
First Album è la quintessenza dell'electroclash. E' musica di contestazione ma anche consenso, distruzione ma anche proposta, danza in club notturni ma anche ascolto. E' il fulcro portante dell'intero palcoscenico, la primadonna dello spettacolo, intorno a cui ruotano gli altri attori. E' la sintesi riuscita dell'immaginario collettivo del futuro, profetizzata con largo anticipo. Sono gli anni '70 disco e gli '80 electro-pop, messi in un frullatore alla massima velocità e ridotti a una luccicante crema mielata, da spalmare sulla schiena inarcata di una spogliarellista seminuda.
"To be famous is so nice
Suck my dick
Lick my ass"
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