PoP_X

Pop_X

Questa è difficile. Indeciso fino all'ultimo, frenato dall'impossibilità di afferrare. come voler prendere l'acqua a morsi o un pesce per la coda. Tanto so già che le parole che userò creeranno comunque un'immagine sbagliata e sballata di quello che è. Ha prevalso poi la volontà di non far passare inosservato un fenomeno così.

Un fenomeno chiamato PoP_X. Fenomeno nella sua accessione migliore del termine. Qualcosa di fuori dall’ordinario, di inusuale. Perché sì, si potrebbe, al primo ascolto, cestinare tutto, pensare solamente a un pazzo rinchiuso nella sua cameretta da nerd ma basterebbe assistere ad un suo concerto, mischiato tra i mille fans, per cambiare idea.

Fenomeno nuovo ma che parte da molto lontano proprio come la prima cosa che ti viene in mente ascoltando la sua musica: musica da videogiochi costruita da neofiti, smanettoni del computer negli anni 90. No ma questo è un fenomeno dicevamo, non una cosa qualsiasi, è un collettivo.  Di fondo fa capo a Davide Panizza, un performer, istrionico, cantante, attore, musicista, regista: cercare su internet i video per credere.

Sfruttando molto bene risorse nuove: internet, social, bandcamp. Che trasuda voglia di divertirsi e di andare a cercare sempre un po' oltre con tutti i suoi video assurdi girati. Consiglio: lasciatevi prendere per mano senza preconcetti per vedere dove vi porta.  Tutto risuona semplice diritto coi suoi 8 bit sparati a tutta, parrebbe quasi un gioco da ragazzi, ed è proprio la semplicità  e l'immediatezza una caratteristica che fa di un lui il fenomeno di cui sopra. Suona da molto e senza nessun album si presenta, finalmente, con un antologia pubblicata di diverse etichette discografiche, probabilmente perfino qualcuna inventata.

L'incredibile è come riesca con pochi tratti a pennellare dei capolavori. Ricorda il Don Chisciotte di Picasso. Dai pezzi strumentali in levare come “Pierino” un reggae elettronico a pezzi di amore sui generis come “Motoretta” c'è di tutto. Se le musiche sciorinano così dritte melodie estive e compulsive i testi non lasciano scampo, intrisi di una malinconia brillante che stende, che ti abbraccia come “un arcobaleno che alla terra si attacca” come canta lo stesso PoP_X in “Cattolica” uno dei pezzi migliori. “Sono stato Ghey” invece degli anni ottanta ci riporta certe sonorità colte con la solita complessa irrefrenabile ironia.

E' tutto un mondo colorato che ti travolge, sogni lisergici dipinti da un Musante dei giorni nostri. Da Trento arriva questo carrozzone, un mondo colorato di teatro e audovideo follia shakerato con maestria e attitudine punk. Un lo-fi tech di pezzi come “Paiazo” o “Una vita stupenda”: Vi consiglio di non farvelo scappare, se passa dalle vostre parti.

Live assurdi fatti di sudore e balli sconclusionati come i suoi testi. Ma se afferrate quel sottile filo rosso io lo so che vi porterà oltre e in posti che neanche sospettate. Le rime semplici e i riff aggressivi di “Una vita stupenda” o la cassa dritta di “Cattolica” nascondono un tocco magico difficile da ignorare. E che dire delle melodie da tastierina CASIO vagamente Bossa Nova di “Buena Fine Estate”? Nulla. lasciatevi solo cullare, affidate la vostra manina a questo mostro sacro. Non potete non farvi travolgere dalla follia di “Io centro con i missili”, un misto tra Die Antwood e Crystal Castles o il pop velocissimo, sfrontato e robotico di “drogata schifosa”. A questa musica tutto bit da 0 e 1 come rudimenti informatici non ci sono alternative: o piace o no. O è un genio oppure il contrario.

Ma come si usa dire nelle trasmissioni in voga adesso, quelle che stanno rovinando definitivamente la musica in Italia e non solo: o si è dentro o si è fuori e per me PoP_X è SI! anzi forse uno dei pochi antidoti e portatori sani di un siero capace di svegliare il torpore profondo in cui si è infilata più o meno parecchia musica italiana.

Best Track: Cattolica