V Video

R Recensione

8/10

Various Artists

Duplex Ride

Che a Genova sia attiva una scena votata alla diffusione della musica elettronica, nelle sue molteplici varianti, è di per sé una bella notizia. Che poi i suoi esponenti abbiano trovato lo spazio per frequenti esibizioni dal vivo, ospitate in luoghi in genere inconsueti per eventi di questo tipo, come musei o edifici storici, raddoppia lo stupore e l’apprezzamento di chi oramai era rassegnato a considerare la propria città tagliata fuori da movimenti o eventi di rilievo legati al mondo della musica. Il tutto va sotto il nome di Duplex Ride e l’icona di un cavallino a dondolo bifronte, a rappresentare un duplice  sguardo fra il confine del passato e del futuro, oppure, a seconda delle interpretazioni, fra il mondo musicale e quello delle arti visive, live drawings, video e foto, che nella filosofia e negli eventi fin qui organizzati convivono in perfetta simbiosi, completandosi a vicenda.

L’antologia su Cd autoprodotta (reperibile presso http://duplexridegenova.wordpress.com/) , mette in mostra otto diverse modalità di interpretare il manifesto artistico dell’associazione, evidenziando la qualità delle proposte che tralasciano, per ora, il filone più vicino ai territori noise e industrial, peraltro ben rappresentato da nomi come My right of frost, K/N o  Soundrift.Org,  che di questi tempi stanno animando nel capoluogo ligure turbolente e destabilizzanti  esibizioni live.

 

In sella al cavallino, il tour fra i caruggi elettronici prevede le seguenti tappe:

NOS  www.myspace.com/itnos

I veterani del lotto, autori di due cd autoprodotti, si definiscono un gruppo d’improvvisazione elettrotecnica, basando le proprie esibizioni live su una forma di interplay fra i tre membri (Marco Cacciamani, Claudio Ferrari e Riccardo Canessa) e le loro macchine,  con le videoproiezioni di Gianriccardo Scheri. La loro Rotor, ripresa live alla Casa della Musica nel 2012, innesta su un ritmo motorik, invenzioni ed interazioni fra melodia e rumore.

GIACOMO GRASSO  www.myspace.com/giacomograsso

Operativo in campo artistico e multimediale dai primi anni ’90, bassista ed esperto di theremin, autore di diverse composizioni basate su strumenti acustici ed elettronici , (sua la recente “Creatures in e minor,” progetto di commistione fra suoni e proiezioni di organismi unicelllari), Grasso in Sand and camels propone un esempio di electro world dal riff a presa istantanea.  

ASPERA www.myspace.com/asperadynamo

Dietro la sigla si cela Stefano Roffo,  scrittore, fotografo e  musicista, che in  Kook dipinge con il sax su sfondi ambient.

ZSP (Zena Soundscape Project)https://www.facebook.com/zenasoundscapehttp://zenasoundscape.wordpress.com

Un live set modulare che produce lunghe suite  elettroniche arricchite da strumenti tradizionali e canto. Sono un piccolo collettivo formato da Davide Bruzzi, Matteo Marchese, Marina Larcher, Diego Banchero, Luca Marafioti e  Giancarlo Canazza. Durante i 17 minuti di Bouzuki sax, chitarra e voci si innestano sulla circolare base di synth: il paragone con Ozric Tentacles non dice tutto su uno dei gruppi più interesanti del lotto. In preparazione un full-length album.

DEBASER (Gianluca Faziola)

Samples vocali e complesse strutture ritmiche che in Darlin you richiamano alcuni episodi dei gloriosi  Kraftwerk

ARMENIA www.armeniamusic.it

Attivo da anni prima con la sigla Distesa e quindi in proprio, Antonio Armenia sperimenta fra ritmi e folktronica da una prospettiva che collega spirito e corpo. Saving energy rieccheggia episodi dei Boards of Canada .

GEDRON  gerardo.fornaro@yahoo.it

Ipnotica e multiforme, l’elettronica di Gerardo Fornaro – Gedron, oscilla fra musica e noise, con una propensione ad una dimensione sinfonica che, in modo particolare in “Rose of gericho” recentemente su cd, ricorda i primi periodi cosmici dei Tangerine Dream. Qui, con Necronomicon, risolve in dub la propria vena dark.

MODUS

Massimo Pegoraro potrebbe essere l’Aphex twin del gruppo per creatività e voglia di innovare architetture e forme  musicali . Contrapunctum stravolge timbricamente una melodia su base dub con piglio che piacerebbe a Richard D. James. 

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