Radiohead
The King Of Limbs
Parlando un paio d'anni fa (forse un po' troppo esageratamente bene) di In Rainbows lo si definiva un disco che suonava ormai squisitamente classico, portando avanti il discorso intrapreso con Hail to the thief, ossia un voler raccogliere i frutti cresciuti dai semi sparsi in un lustro straripante dal punto di vista creativo senza la volontà di sedersi ma mostrando di voler esplorare fino in fondo le potenzialità offerte dalle passate scoperte.
Mi scuso fin da subito per l'autocitazione, sperando non venga presa come segno di smisurata immodestia. Il fatto però è che The king of limbs sembra ulteriormente confermare quelle precise parole. L'album infatti, pur essendo estremamente breve per i soliti canoni cui siamo abituati (37 minuti per otto brani) sembra strutturarsi su due grandi direttive: la prima parte più votata all'elettronica, nel tentativo di riallacciarsi al filone Amnesiac-Kid A, la seconda rievocante ampiamente certe atmosfere struggenti e liriche tipiche di Ok Computer. Il tutto però realizzato senza separazioni rigide ma con innesti e intrecci reciproci, quasi come se le due anime del gruppo vivessero una vita propria coscienti l'una dell'esistenza dell'altra.
Ne viene fuori un dualismo che rende la prima parte decisamente più intrigante e dinamica, fin dall'iniziale Bloom: tribalismo dinamico steso su un tappeto liquido di synth in loop. Basi alla Four Tet che si scontrano con le ritmiche selvagge di gente come i Liars, il tutto (estremamente affascinante nella sua raffinatezza) addolcito dal cantato malinconico di Thom Yorke.
Viene poi Morning Mr Magpie: a farla da padroni le basi dinamiche che lo rendono un brano alla Autechre grattugiato con un po' di Liars. Continua a sussistere un arioso e ben esposto cantato di Yorke a conferire umori sad-pop all'insieme.
Più ibrida invece Little By Little, che smorza i toni e trova il suo perno portante su un modello prossimo alle atmosfere cupe e fiabesche di Hail to the thief.
E' un attimo però, perchè Feral è puro suono Warp che sembra inserirsi in quel cosiddetto post-dubstep di cui si è iniziato a parlare recentemente per dischi come quelli di James Blake e Magnetic Man. In realtà forse era tutto già stato fatto dieci anni prima in Amnesiac, ma non potevamo mica pensare che avessero inventato il post-dubstep prima ancora che esistesse...
Lotus Flower, primo singolo del disco, introduce alla seconda parte, probabilmente più suggestiva e immediata, anche se non così brillante per qualità compositiva. Sulla graticola finiscono proprio Lotus Flower (tiene desti giusto la drumming robusta ma il resto appare privo di mordente e di particolari spunti melodici) e il finale incredibilmente piatto e anonimo di Separator.
E' pur vero però che Codex e Give Up The Ghost sono due gioiellini degni di entrare nel miglior campionario del gruppo: la ritmica del pianoforte, l'utilizzo degli archi e il modo in cui si apre un varco la voce di Yorke portano ad accostare Codex al modello storico di Pyramid Song, anche se priva del suo genio artistico. La seconda è una ballatona struggente e bucolica in cui la dimensione soul prende il sopravvento, giocando sapientemente su loop vocali e pochi scarni accordi. Pur essendo delle revisioni poco originali delle atmosfere malinconiche del periodo Ok Computer (pensare a pezzi come Lucky) i due brani diventano però i momenti di maggiore intensità emotiva del disco, forse per la messa al bando dell'elettronica semi-sperimentale (e di conseguenza per l'immediato impatto delle liriche), forse per quell'alone di magnifica poeticità classica così squisitamente tipica di un gruppo come i Radiohead. Come se suonassero musica classica insomma...
Tirando le somme The king of limbs è un buon disco (assestabile sui livelli qualitativi di Hail to the Thief) ma privo di quel particolare spunto creativo e di quella solidità e compattezza che aveva anche solo il suo predecessore In Rainbows. Forse tutto sommato ci si poteva aspettare qualcosa di più... Però diamine, si parla dei Radiohead!
(dal sito ufficiale del gruppo è possibile scaricare il disco a 7 per il download a 320kbps o 11 per i relativi file in formato wav)
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