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R Recensione

8/10

Various Artists

Live & Remastered, Ministry Of Sound 20th Anniversary Boxset

Il 21 settembre del 1991 viene aperto a Londra un nuovo club. Si tratta di un locale alcohol free nella zona di Elephant & Castle con il quale l’ex imprenditore vinicolo James Palumbo ha deciso di trasformare la passione per la musica nella sua nuova professione. È così che nasce uno dei simboli della club culture mondiale: il Ministry Of Sound.

Le sue feste entrano di diritto nella leggenda a cominciare da quelle tre con protagonista il Dj americano Lerry Levan, che, arrivato nella capitale inglese con ben 8 giorni di ritardo, non perse altro tempo prezioso e si vendette tutti i dischi per acquistare tonnellate di droga!!!

Si racconta che si fermò ben tre mesi e che pur raccimolando dischi di fortuna riuscì comunque a fare un bel set. Larry morì il novembre dell’anno successivo per un arresto cardiaco.

Pochi giorni ancora ed il MoS compirà 20 anni e a guardarsi indietro c’è da farsi mancare il fiato calcolando la distanza percorsa: gli esordi tra le ceneri della disco e la rivoluzione acid house che nel 1992 sarebbe sbocciata nella Second Summer of Love, il successo esplosivo, la consacrazione a tempio del ballo, il divenire un marchio di caratura internazionale con filiali in mezzo mondo, e ancora Ibiza dall’innocenza alla deriva commerciale, il periodo d’oro della progressive house e quindi della trance, le mille serie di compilation e l’ombra del baratro imprenditoriale ma anche e, soprattutto, artistico; infine la rinascita per arrivare ad oggi con il rischio di finire vittima della speculazione immobiliare.

Per il momento però non preoccupiamoci e festeggiamo al ritmo dei primi eroi della sua console, coloro che han dato la spinta propulsiva a tutto il nostro mondo.

È giunto il tempo di aprire capsula del tempo dove sono state custodite gelosamente registrazioni (ancora su DAT!!!) live di Larry Levan, David Morales, Todd Terry, Kenny Carpenter e Justin Berkmann, veri scienziati del giradischi ed appassionati poeti più attenti a sincronizzare le emozioni della pista che a pettinarsi il ciuffo per la prossima foto da postare in rete, e far rivivere il mito di quelle notti insonni, trasmettendo alle nuove generazioni l’amore per la musica.

Questo ricco cofanetto contiene 5 dj set d’epoca (1991) completamente rimasterizzati per godere appieno dell’esperienza Ministry, grazie a grandi classici come I’ll be your friend di Robert Owens o l’immortale Rise From Your Grave degli acid kings Phuture e a gemme come il commovente gospel di The Pressure dei Sounds Of Blackness.

Vista la provenienza di ben 4 Dj su 5 è facile comprendere come a tenere banco sia prevalentemente l’house americana, con la cartina tornasole che vira dall’acid scarna e meccanica alla disco più soulfull a seconda della vicinanza a Chicago o a New York.

Ciò che però fa di questa raccolta un must have è il poter ammirare la sensibilità con cui ogni Dj si approccia alla materia, la loro capacità di usare le canzoni per comunicare con il pubblico. Quante volte avete sentito dire da un Dj che il suo intento è quello di raccontare una storia? Ecco attraverso questi cd potrete comprendere davvero la differenza che c’è tra il mettere quattro dischi in fila ed il creare una performace artistico/sciamanica, scoprendo che attraverso la passione nessun obiettivo è troppo distante.

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