Aphex Twin
Richard D. James Album
Che Aphex Twin sia da sempre un artista molto "strano" ed imprevedibile nei suoi lavori, è una cosa ormai risaputa; nonostante ciò, egli riesce comunque a stupire quasi sempre il suo pubblico componendo album scrupolosamente diversi l'uno dall'altro: basti pensare a Selected Ambient Works 85-92 e ...I Care Because You Do, due lavori praticamente paragonabili a pianeti molto diversi tra di loro, ma appartenenti alla stessa galassia. In questo caso il discorso non cambia più di tanto con il quarto album studio: Richard D. James Album; praticamente il suo "self-titled".
Dal precedente ...I Care Because You Do a quest'album, l'inclinazione musicale cambia solo in parte, dirigendosi verso uno stile molto più jungle e un electro-industrial decisamente più orecchiabile, senza creare i sussulti che potevano sorgere dall'ascolto del precedente disco e dalla acid house alla quale l'artista ci aveva abituati con piccoli capolavori quali Xtal o Pulsewidth (entrambi dell'album SAW 85-92). Richard D. James Album non è un disco banale, tutt'altro.
La traccia d'apertura, 4, mette subito in evidenza il suo cambio di stile collocando insieme il suono di una orchestra di violini con suoni electro-Industrial su base jungle, insieme a timidi sintetizzatori che nel ritornello cambiano di ritmo, imponendo il pezzo come uno dei massimi picchi dell'intero LP.
Cornish Acid ci fa subito ricordare che il nostro ha nel suo dna i sementi dell'acid-house, il brano si dispiega con un ritmo, rispetto al precedente SAW 85-92, molto più veloce ed "insolito".
Peek 82454201, proprio come 4, è un altro momento cruciale del disco, composto quasi completamente solo dall'electro-industrial, con un suono che pare voler essere trasgressivo dal momento che è unico e molto differente dal resto.
Fingerbib riprende nuovamente l'acid-house dandone un aspetto quasi psichedelico anche grazie ai vari sintetizzatori che ne caratterizzano il finale, come anche Carn Marth che si avvale di sintetizzatori acidi con effetto eco per la sua breve durata e portando ben oltre i propri limiti la sua sperimentazione.
To Cure a Weakling Child usa un sample di un bambino o di una bambina che canticchia parole irriconoscibili a causa di un effetto aggiunto alla traccia vocale creando un aspetto molto "creepy"; per poi svilupparsi in una delle tracce più schizofreniche e crude, in chiave industrial, mai prodotta fino ad ora.
Goon Gumpas sembra esser molto più uno scherzo che una traccia coerente: formata da un'orchestra "sintetizzata" ed un'arpa (almeno così sembra essere) che ripete i medesimi suoni per l'intera durata del pezzo.
Yellow Calx riprende le sonorità dell'album facendosi strada a colpi di industrial su una base jungle, senza degenerare in atmosfere schizofreniche quali Peek 82454102 o Carn Marth.
Se pensate che il tutto sia fin troppo sopra le righe, aspettate la traccia posta in chiusura: Logan Rock Witch, con note di didgeridoo, con un organo ipnotico e una strumentazione oscura e tribale che sembra provenire dall'Africa più inesplorata.
Aphex Twin dimostra di nuovo di sapersi superare componendo uno dei migliori, se non il migliore, album della sua carriera. In una intervista egli affermò di aver, in realtà, prodotto molta più musica durante le session, ma di aver infine deciso di scartare parte del materiale per paura che il fruitore potesse distrarsi durante un ascolto dall'eccessiva durata. Se tale fatto sia una cosa positiva o meno, non è dato sapere, ai posteri l'ardua sentenza, per noi, le dieci tracce del disco in questione bastano e avanzano per farlo entrare nel mito.
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