R Recensione

7/10

Calvin Harris

I Created Disco

Preparatevi ad alzare gli occhi al cielo e ad arricciare i vostri nasini indie: perchè Calvin Harris ha tutti i requisiti per consentirvi di mettere in mostra le vostre più feroci espressioni di diniego.

Harris non ha fatto la gavetta nei club, ma è passato dritto dritto da MySpace alle scuderie di una major (la Emi).

Harris ama sfoggiare apertamente boria e autoindulgenza, tanto da battezzare il suo esordio I Created Disco.

Harris, come se non bastasse, udite udite, ama farcire i suoi pezzi con ogni genere di chincaglieria anni '80: synth, funk (senza il punk), rigurgiti neo electro e financo italo disco.

Harris è un nome cùl, e fanno la coda per chiedergli i remix gente come Jamiroquai, Groove Armada e CSS.

Tutto verissimo: resta il fatto che questo I Created Disco, nella sua pigra ottusità, è un disco che, non si può negarlo, ha i suoi momenti. Punto.

Merry Making At My Place è facilona e furbetta, ma ti si imprime nella testa come un marchio e smuove il piedino contro il tuo volere, col suo groove giocattolo ed il suo funk ruffiano, tra Lcd Soundsystem, Scissor Sisters e Gnars Barkley, zio Prince dietro le quinte a dirigere.

This Is Industry riprende i nonsense verbali di Felix Da Housecat, i synth furbetti di Fischerspooner, riportandoci ai fasti electro di inizio decennio.

Acceptable in the '80s, primo singolo di successo, autoironizza fin dal titolo sui suoi contagiosi tic italo disco.

E c'è ancora spazio per una titletrack che si rituffa nell'electro , tra Fischerspooner e Kraftwerk, e sfodera il lato più acido e meno radio friendly del disco e per la leftfield house sui generis di Disco Heat, col suo inconfondibile tocco francese.

È vero: non mancano i proverbiali pezzi tappabuchi e il disco aggiunge poco o nulla al corso evolutivo della scena elettronica, cavalcando senza troppo imbarazzi trend ormai noti e triti (e ritriti).

Ma i groove funzionano e il piedino batte felice. Si tratta solo di accettarlo per quello che è: un disco di mero intrattenimento. E se è vero che si tratta di un disco danzereccio e che non si vive di solo spirito, per una volta, tanto ci basta.

V Voti

Voto degli utenti: 9/10 in media su 1 voto.
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C Commenti

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synth_charmer (ha votato 9 questo disco) alle 21:57 del 27 aprile 2010 ha scritto:

scoperto in una recente notte insonne, mi ha folgorato. Ovvio che non è un disco con contenuti di spessore, oppure una tappa evolutiva importante della disco. Ma lo trovo perfettamente riuscito e tremendamente ballabile. Nel genere in cui si inserisce è un piccolo capolavoro, molto più efficace di Felix e Fischerspooner. Ehm, i tipi arroganti a me piacciono!