Calvin Harris
I Created Disco
Preparatevi ad alzare gli occhi al cielo e ad arricciare i vostri nasini indie: perchè Calvin Harris ha tutti i requisiti per consentirvi di mettere in mostra le vostre più feroci espressioni di diniego.
Harris non ha fatto la gavetta nei club, ma è passato dritto dritto da MySpace alle scuderie di una major (la Emi).
Harris ama sfoggiare apertamente boria e autoindulgenza, tanto da battezzare il suo esordio I Created Disco.
Harris, come se non bastasse, udite udite, ama farcire i suoi pezzi con ogni genere di chincaglieria anni '80: synth, funk (senza il punk), rigurgiti neo electro e financo italo disco.
Harris è un nome cùl, e fanno la coda per chiedergli i remix gente come Jamiroquai, Groove Armada e CSS.
Tutto verissimo: resta il fatto che questo I Created Disco, nella sua pigra ottusità, è un disco che, non si può negarlo, ha i suoi momenti. Punto.
Merry Making At My Place è facilona e furbetta, ma ti si imprime nella testa come un marchio e smuove il piedino contro il tuo volere, col suo groove giocattolo ed il suo funk ruffiano, tra Lcd Soundsystem, Scissor Sisters e Gnars Barkley, zio Prince dietro le quinte a dirigere.
This Is Industry riprende i nonsense verbali di Felix Da Housecat, i synth furbetti di Fischerspooner, riportandoci ai fasti electro di inizio decennio.
Acceptable in the '80s, primo singolo di successo, autoironizza fin dal titolo sui suoi contagiosi tic italo disco.
E c'è ancora spazio per una titletrack che si rituffa nell'electro , tra Fischerspooner e Kraftwerk, e sfodera il lato più acido e meno radio friendly del disco e per la leftfield house sui generis di Disco Heat, col suo inconfondibile tocco francese.
È vero: non mancano i proverbiali pezzi tappabuchi e il disco aggiunge poco o nulla al corso evolutivo della scena elettronica, cavalcando senza troppo imbarazzi trend ormai noti e triti (e ritriti).
Ma i groove funzionano e il piedino batte felice. Si tratta solo di accettarlo per quello che è: un disco di mero intrattenimento. E se è vero che si tratta di un disco danzereccio e che non si vive di solo spirito, per una volta, tanto ci basta.
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