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R Recensione

8/10

Justice

Cross

La coincidenza fa pensare: perchè anche se di coincidenza trattasi, la quasi contemporanea uscita di due coppie di produttori intenti a rileggere e riaggiornare l'estetica musicale daftpunkiana a quasi dieci anni di distanza dall'esplosione del french touch risulta fenomeno quasi singolare. Gli altri, se non l'avete ancora capito, sono i tedeschi Digitalism: come i Justice, anch'essi intenti a fare “i Daft Punk” dieci anni dopo: vale a dire tenendo conto di tutto quel che c'è stato in mezzo.

La somiglianza, comunque, lascia spazio a parecchie differenze: se nei Digitalism la riproposizione della formula Daft Punk si rivela più pedissequa e consiste nel replicarne i trucchi di produzione, nel clonarne i vocoder e i giochini kitsch con la musica classica, e spesso sconfina in un piacevole ma innegabile plagio, il modo in cui Justice si rapportano a quello che è ormai a tutti gli effetti il gruppo simbolo della leftfield francese, è più profondo, i canovacci sono stati assimilati e rielaborati completamente.

I Justice, duo parigino formato da Gaspard Augé e Xavier de Rosnay, non mancano di prendere a piene mani i vezzi di Bangalter e compare, per certi versi seguendone anche la predisposizione naturale per le ritmiche house (laddove invece i Digitalism preferiscono correre più sulle autostrade tech house), ma riescono a metterci del loro: non si è alle prese con una semplice rilettura , perchè i Justice affastellano nuove invenzioni e azzardano nuovi percorso inediti. Come i Digitalism, comunque, il duo parigino non può tenere conto dell'acqua passata sotto i ponti in questi dieci anni.

Genesis, posta in apertura riprende il funk che ha reso celebri i DP e Let There Be Light lo tortura con una furia degna del Poney ep di Vitalic, ad asfaltare il terreno per il singolo che ha contribuito, insieme al remix di Never Be Alone dei Simian, ovviamente, a renderli celebri: D.A.N.C.E., che riprende le bizzarrie dei compagni d'etichetta,quella Ed Banger Records che ospita tra le sue fila anche gente come  Uffie e Dj Mehdi: sorta di rilettura ultra funk e ultra kitsch dei Jackson Five, un bel bignamino di cosa significhi la parola leftfield house.

Lo spazio di una canzone, e ci si ritrova proiettati in una New Jack che pare partorita dai Basement Jaxx di Remedy, “francesizzati” e filtrati a dovere: il quadro si complica, o meglio, si arricchisce di nuovi dettagli. E a imbrogliare la matassa subentrano lo scenario retrofuturista di Valentine, le suggestioni disco di DVNO, le staffilate acide di Stress, che di nuovo, paiono uscite dai peggiori incubi dei Basement Jaxx ma che non possono non ricordare pure i chemical beats dei fratelli chimici. Che ritroviamo anche nella tamarrissima Waters Of Nazareth, dove il pensiero non può che andare alla techno idiosincrasiaca di Mr. Oizo.

Si chiude nella relativa calma in odore di anni '80 di One Minute To Midnight, un disco che ha l'enorme merito di far rivivere,a distanza di dieci anni, i fasti del french touch: lo fa però con spirito post moderno, mettendo insieme passato e presente, e suoni che allora sembravano distanti anni luce, e che ora, sorpresa, non lo sono più.

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Voto degli utenti: 7,2/10 in media su 17 voti.

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Mr. Wave (ha votato 7 questo disco) alle 12:03 del 6 gennaio 2009 ha scritto:

Una buonissima reinterpretazione di quell'affascinante estetica musicale che fu il ''french-touch''; a più di un decennio fa, dall'esplosione. [voto: 7.5/10]

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 21:23 del 23 giugno 2010 ha scritto:

Bello davvero, luccicante come pochi. Otto per me!

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 13:24 del 10 agosto 2010 ha scritto:

Rimescolano abilmente elementi perfettamente identificabili (Daft Punk, big beat, rave) senza nascondersi, tanto l'obiettivo non è piacere di testa ma di pancia. In questo mi ricordano molto gli Scissor Sisters, e l'effetto è simile: se si stacca il cervello e ci si lascia trascinare dagli istinti "bassi", si gode, se si ragiona con la testa, l'entusiasmo si ricompone. Ma non si può sempre leggere Kafka, a volte un semplicissimo Stephen King va benissimo, anche se la propria filosofia lo considera inaccettabile Phantom è il riconoscibilissimo campionamento della colonna sonora di Tenebre, per me la migliore composizione in assoluto dei Goblin. E anche qui è una figata!

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 21:25 del 7 settembre 2010 ha scritto:

ihih guardate cosa vi tira fuori di questi tempi uno dei due Justice, insieme a Mr. Oizo: . Roba forte, molti la troveranno inascoltabile.

TexasGin_82 (ha votato 7 questo disco) alle 16:02 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

P.V. (post votum):

Bellissima Tenebre dei Goblin.

Illuminato_Savio (ha votato 8 questo disco) alle 1:29 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Veramente un album molto bello, malgrado non sia un discotecaro e non conosco molto bene il french-touch e non avendo ancora fatto miei i Daft Punk se non per qualche brano. Album che mi sono goduto e ho potuto anche divertirmi ballando, riascoltandolo anche due volte.

Musicale, solido , con alcune che non riescono a sovrastare le altre si rinfrozano, tutto così ben orchestrato, ed è pure gradevole esteticamente molto bello . C'è anche Uffie che conosco abbastanza bene.

Sorpresa per me il campionamento di Tenebra dei Goblin che non conoscevo, avendo affrontato solo "Suspiria" come album dei mitici.

E la recensione con tanto citazionismo e m'è proprio piaciuta.

Do un 8/10 a †

stefabeca666 (ha votato 7 questo disco) alle 12:25 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Buono, ma ogni tanto si perde nei meandri della scontatezza. A mio avviso è molto meglio l'Ep, che è tutta un'altra cosa rispetto al disco: una commistione interessante tra il french-touch originario dei Motorbass e il rock da G3. Peccato sia solo un Ep.

Illuminato_Savio (ha votato 8 questo disco) alle 1:09 del 24 settembre 2011 ha scritto:

RE:

Cavolo ma non si possono modificare i commenti ? Ho lasciato dentro due erroracci.

Incuriosito hai quest'io stefabeca666

synth_charmer (ha votato 7 questo disco) alle 12:34 del 23 settembre 2011 ha scritto:

il vero danno mi sa che lo faranno il mese prossimo, col secondo album. Dopo le buone prove di Siriusmo, SebastiAn e persino nuove leve come Rival Consoles la pressione è alta, e già le anticipazioni estratte dal singolo non esaltano granché..