Miss Julicka

Show Money Please

Il progetto Miss Julicka nasce da un'intuizione del fondatore dei Delta V, Flavio Ferri, e dalla tenacia della ex ballerina russa Aigoulya Divaeva, in arte appunto Julicka. “Show money please” è un album che cerca di tracciare linee musicali nuove, andando a pescare nel trip-hop, nel dub, nel post-rock e in un’elettronica low-fi. Già dal primo brano “A volte pensi” è chiaro il grandissimo lavoro di Ferri, che costruisce una vera e propria teca di cristallo sonoro attorno alla voce di Julicka, esaltandone la provocatoria fragilità fatta di respiri e sussurri. Le capacità del fondatore dei Delta V toccano l’apice in “Come buio”: la musica riesce ad intrecciare meravigliosamente la base dub che sostiene il ritmo della voce, con sferzate post-rock di potenza perfetta a comporre il prospetto trip-hop del brano. Tuttavia quello che emerge da brani come “Cosa non so” o “Essere è respirare”, è una debolezza nei testi e nella personalità della voce di Julicka, che non si spinge mai a rischiare un cambio tonale per dare all’album quell’esplosione latitante. Questa piattezza vocale dona a molti brani un’aridità che non rende giustizia alla musica, dando a volte l’idea che quest’ultima sarebbe in grado di reggersi da sola, come se fosse la traccia vocale a cercare di inserirsi nell’intarsio sinfonico, in un processo costruttivo opposto a quello realmente avvenuto. La singer dell'Est non è aiutata nemmeno dai testi, poveri di narrativa e non in grado di dare uno stimolo immaginativo all’ascoltatore, che spesso si perdono in inutili ripetitività sottolineandone la scarnezza poetica. Resta l’impressione di un tentativo di seduzione imperfetto da parte di Julicka che, seppure a tratti riesca, non ha la capacità di mantenere l’intensità per la durata dell’intero album, neanche grazie alla forza musicale che l’accompagna.