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R Recensione

7/10

oOoOO

oOoOO

Un Ep, giusto per fare qualche riflessione sul movimento witch house. Che di strano, a ben vedere, ha almeno due cose. La prima: gli artisti fanno di tutto per esserne assimilati. Altro che i vecchi calderoni da cui era d’obbligo cercare di tirarsi fuori. Qui ci sono elementi riconosciuti, standardizzati e condivisi, che permettono a chi se ne impossessa di entrare nella truppa. E tutti se ne impossessano subito, come in un rito di iniziazione. E sono in molti. Ci vuole poco, d'altronde: un synth, una pagina myspace. Non è neppure necessario pubblicare, che è la seconda bizzarria (lo è?). Molti di questi si accontentano di dare i propri brani a qualche compilation di sotto-sottobosco, magari in merdosissimi cd-r. Per lo più, in realtà, la witch house si sviluppa tutta sulla rete, senza bisogno di quei supporti, magari superati, che altre nuove tendenze recentemente hanno comunque sentito la necessità di rispolverare (la musicassetta per glo-fi e hypnagogic pop).

Gli elementi riconosciuti, si diceva: un nome impronunciabile e spesso indigitabile, pieno di simboli, il triangolo su tutti (▲), ma anche croci (la copertina di “King Night” è una sorta di manifesto) e ammennicoli vari (†♦‡■›). Sennò, riferimenti neri, cabalistici, liturgici e selvaggi mescolati tra loro, magari con qualche esoterismo geometrico di mezzo. Dunque: nessun desiderio di distinguersi e promuoversi. Come si farà a dire «Uè, ti è piaciuto il disco dei †‡†?»? Non lo si dirà, punto. D’altronde si dicono poche cose, per questi nerd travestiti da stregoni: si scrive quasi tutto sulla tastiera. O si sta zitti. Tanto va da sé che si sta malissimo.

Ancora, li distingue un costante rinvio alla dimensione visiva. I brani sono spesso accompagnati da foto gotico-violente, tra cieli nuvolosi e sesso morboso, ceri e simboli oscuri, maschere e apparizioni spettrali, o da video disturbanti, quasi sempre ‘criptati’ e sgranati, con riprese notturne stile Blair Witch Project o collage di horror d’antan sovrapposti a scene inevitabilmente misteriose e fai-da-te da vhs privati (il myspace di Mater Suspiria Vision offre un ‘bel’ campionario). Aria di truffa? Sicuro. Ma nominatemi, nell’arte, una cosa più interessante delle truffe: nessuna, appunto.

Musicalmente convivono la paranoia nordica (The Knife) e l’isteria synth-punk (Crystal Castles), aria doom come se spirasse un vento smosso dai quattro cavalieri dell’Apocalisse e inserti gotici, vocals atterriti, hauntologie effettistiche varie, synth sbregati, echi detritici del dubstep più sinistro, e molta sentimentalità estrema (emo?) fatta elettronica. Certi passaggi dei maestri Salem sono epici, magniloquenti, pacchiani, religiosi. A tutto volume sono un inno dark alla madonna dei pervertiti. Che da lassù ascolta, si svelle le sette spade che ha confitte nel petto, le rilancia indietro verso quaggiù, e benedice, di nero incappucciata.

Non tutti i nomi coinvolti nel movimento valgono la pena di un approfondimento. Anzi, pochissimi, soprattutto in proporzione alla loro quantità (Salem, Party Trash, White Ring, Balam Acab, per dirne alcuni). oOoOO (= Christopher Dexter Greenspan) è tra questi. Ed è tra coloro che pubblicano: questo Ep, che esce per la Tri Angle, è il suo secondo nel 2010, e si fa ascoltare più che volentieri. Al di là della ‘ghost dubstep’ di “Mumbai”, il tratto peculiare di oOoOO è l’aggiunta sui canovacci noir-elettronici di una voce femminile molto sognante ed evocativa: “Burnout Eyess” vive delle sue dolci melodie imprigionate nelle case delle streghe ricreate via synth e beat molto hip-hop-oriented (vd. Salem, di nuovo), e così l’eccellente “Plains Is Hot”. “Hearts” (apice) sembra Alice Glass sperduta in desolazioni cold-wave con il cameo di un'inattesa chitarra funky, mentre “Sedsumting” riprende il discorso dove la splendida "Seaww" l’aveva lasciato (electro-goth psichedelica?).

Sul myspace dei Gr†ll Gr†ll c’è scritto, in una foto: «Dry your eyes. It’s only teenage wasteland». Solo, sì. Ma tutto sommato è abbastanza. Questo ragazzo che si pronuncia con una 'o' lunga, intanto, nella sua terra desolata sta seminando bene.

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Voto degli utenti: 5,5/10 in media su 2 voti.
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pioloz 4/10

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