R Dischi pubblicati da Polydor (pagina 1 di 4)
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Michael KiwanukaKIWANUKA (Polydor 2019)
Tra
gli anni '90 e i primi duemila Daniele Luttazzi è stato l'umorista
più apprezzato d'Italia. Le sue battute ciniche e il suo anticipare
la stand-up....jpg)
James BlakeThe Colour in Anything (Polydor 2016)
A Blake non
interessa più innovare. Essere di nuovo avanguardia, immettere genetica propria nella musica.
A Blake, oggi,
preme solo essere se stesso....jpg)
RenaudMorgane de Toi (Polydor 1983)
Quello
di Renaud è nome noto a chiunque abbia seguito con un minimo
di interesse la storia della canzone d'oltralpe.
Renaud
è arrivato con un attimo di....jpg)
Arthur BeatriceWorking Out (Polydor 2014)
La nuova musica da cameretta. O meglio, per essere più diretti: il nuovo indie-pop. Lo avevamo già incontrato con realtà come i Vondelpark: una band che gettava....jpg)
The CourteenersAnna (Polydor 2013)
Abbastanza conosciuti nei circuiti musicali delle terre dAlbione ma carneadi allinfuori di
esse, i The Courteeners giungono in
sordina al loro terzo full....jpg)
Blind FaithBlind Faith (Polydor 1969)
La
maliziosa copertina, con la ragazzina svestita intenta a mostrare il modellino
di un
razzo, a suo tempo fece sensazione, tanto che nei particolarmente
....jpg)
James BlakeOvergrown (Polydor 2013)
Essere James Blake vuol dire
almeno tre cose, oggi: saper scrivere canzoni, saper cantare canzoni,
avere una classe infinita. Partiamo da un'idea semplice....jpg)
RhyeWoman (Polydor 2013)
Tra gli esordi più attesi dell'anno, Woman conferma le già notevoli impressioni che i Rhye, con i singoli Open e The Fall,
avevano destato in buona parte....jpg)
FeistMetals (Polydor 2011)
Leslie Feist è una donna che va oltre le apparenze. Una che si prende tranquilla il suo periodo di pausa, più lungo della media dei governi italici, senza....jpg)
Jamie WoonMirrorwriting (Polydor 2011)
Che lo si voglia ammettere o no, da qualche tempo in Inghilterra è in corso un movimento assolutamente nuovo e caratteristico: il dubstep si sta appropriando....jpg)