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<  Musica  ~  PINK FLOYD
Scarface
MessaggioInviato: Sab Dic 16, 2006 10:34 pm  Rispondi citando
Utente Senior


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tutto ciò che c'è da dire su Waters e soci, va detto qui Very Happy

sbizzarritevi
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Scarface
MessaggioInviato: Mer Dic 20, 2006 7:00 pm  Rispondi citando
Utente Senior


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sto ascoltando adesso
l'album Animals del 1977

è incredibilmente bello Shocked


L'ultima modifica di Scarface il Gio Feb 01, 2007 4:07 pm, modificato 1 volta
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ummagumma
MessaggioInviato: Mer Dic 27, 2006 9:18 pm  Rispondi citando
Novizio


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Sto leggendo una notevole enciclopedia del rock il cui autore parla dei Pink Floyd come del miglior gruppo della storia del rock insieme ai King Crimson...però mi sembra che abbia un approccio di parte, ovvero esalta oltremodo certo rock degli anni 70, relegando nel non-indispenzabile gran parte di quel che è venuto poi...
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Alessandro Pascale
MessaggioInviato: Ven Gen 12, 2007 8:37 pm  Rispondi citando
Music Addicted


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Beh obiettivamente dovessero arrivare gli laieni e chiedermi 5 gruppi da far loro ascoltare per capire cos'è la musica i Pink Floyd entrerebbero di diritto nella lista. Nella storia in pochi sono stati in grado di tenere la scena per più di dieci anni con una produzione intensa qualitativamente e quantitativamente come loro. Oltretutto con un'evoluzione continua del sound. Dei maestri. La fase preferita rimane quella della psichedelia iniziale dei primi tre album.

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"Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso" (Ernesto Che Guevara)
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Scarface
MessaggioInviato: Ven Gen 12, 2007 9:46 pm  Rispondi citando
Utente Senior


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atom heart mother è un capolavoro
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Breus
MessaggioInviato: Mer Gen 24, 2007 10:02 am  Rispondi citando
Novizio


Registrato: 24/01/07 09:54
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Intanto i miei album preferiti: Atom Heart, Meddle e Animals.
Piuttosto diversi tra loro, ma secondo me esprimono bene la totatlità delle "anime" della band.
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mirrorman1972
MessaggioInviato: Lun Lug 16, 2007 6:21 pm  Rispondi citando
Novizio


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che dire dei pink floyd io li amo sopratutto piper e dark side e anche barret solo...
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Alessandro Pascale
MessaggioInviato: Sab Lug 21, 2007 12:24 pm  Rispondi citando
Music Addicted


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proviamo ad animare un pò la discussione con un quesito che a suo tempo mi fece discutere parecchio con altri ragazzuoli:
secondo voi c'è un genio preminente, un pilastro, un leader assoluto che ha reso davvero grandi i Pink Floyd e senza il quale non ci sarebbe stato il gruppo? E se c'è chi è l'artefice del successo artistico e commerciale della band?

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Wasted Jack
MessaggioInviato: Sab Lug 21, 2007 5:23 pm  Rispondi citando
Novizio


Registrato: 28/02/07 16:24
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Sarò scontatissimo, ma senza Barrett i Pink Floyd non sarebbero diventati la leggenda che sono attualmente.
A mio parere è lui che ha conferito al gruppo l'ispirazione giusta per proseguire anche quando ha dovuto mollare i compagni.
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Alessandro Pascale
MessaggioInviato: Sab Lug 21, 2007 7:37 pm  Rispondi citando
Music Addicted


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e come spieghi però il fatto che dal 68 in poi i Pink Floyd siano riusciti a evolversi così tante volte sempre ad altissimi livelli? Secondo alcuni i maggiori capolavori del gruppo sono quelli post-Barrett e mi sembra indiscutibile che ci sia un netto divario dal sound dei primi due album.

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loson
MessaggioInviato: Lun Ago 20, 2007 4:03 pm  Rispondi citando
Music God


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Scarface ha scritto:
atom heart mother è un capolavoro


Non lo so, Scarface... Smile A me pare incredibilmente tronfio e poco curato. La suite è senza dubbio il pezzo forte del disco, anche se è un pò raffazzonata e a tratti sembra una parodia dei gruppi neoclassici spuntati nel frattempo in Inghilterra. La seconda facciata, a parte l'ottima If, è inconsistente a mio parere (soprattutto Alan Psychedelic Breakfast che mi sembra quasi risibile...)
Concordo invece che Animals sia un grandissimo disco. Per me è forse il capolavoro dei Floyd dei '70. Cool Cool Cool
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loson
MessaggioInviato: Lun Ago 20, 2007 4:13 pm  Rispondi citando
Music God


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Peasyfloyd ha scritto:
e come spieghi però il fatto che dal 68 in poi i Pink Floyd siano riusciti a evolversi così tante volte sempre ad altissimi livelli? Secondo alcuni i maggiori capolavori del gruppo sono quelli post-Barrett e mi sembra indiscutibile che ci sia un netto divario dal sound dei primi due album.



Forse Wasted Jack intendeva dire che Barrett ha per molti versi coniato il concetto di psichedelia a cui i Floyd si sono più volte ispirati nel loro primo periodo (fino al '69, per intenderci). Poi però è indubbio che Waters abbia dato un'impronta diversa al sound della band, quel sound che per molti (forse troppi Razz ) fans è l'essenza stessa dei Pink Floyd. Sinceramente, non sono così convinto che il periodo con Waters sia così disprezzabile, ma nemmeno che sia talmente valido come sovente si ritiene. Io ho sempre trovato The Dark Side Of The Moon un disco curatissimo (quasi plastificato) dal punto di vista sonoro ma carente sul fronte compositivo. Wish You Were Here è buono, ma la seconda parte di Shine On You Crazy Diamond è noiosissima (forse il brano che preferisco di quel disco è Welcome To The Machine che anticipa il sound di Animals). Diciamo che per me i Floyd vivono dal '67 al '69, poi muoiono e risorgono per il biennio '75-'77. Very Happy Very Happy

Credo cmq che il vero Re Mida dei Floyd sia Waters, c'è poco da dire.
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Krautrick
MessaggioInviato: Lun Ago 20, 2007 4:33 pm  Rispondi citando
Utente Master


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Concordo. Ecco i miei voti ai Pink Floyd:

BARRETT 9
WATERS 7,5
GILMOUR 6,5
WRIGHT 7
MASON 6,5
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Alessandro Pascale
MessaggioInviato: Mar Ago 21, 2007 9:56 am  Rispondi citando
Music Addicted


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loson79 ha scritto:
Peasyfloyd ha scritto:
e come spieghi però il fatto che dal 68 in poi i Pink Floyd siano riusciti a evolversi così tante volte sempre ad altissimi livelli? Secondo alcuni i maggiori capolavori del gruppo sono quelli post-Barrett e mi sembra indiscutibile che ci sia un netto divario dal sound dei primi due album.



Forse Wasted Jack intendeva dire che Barrett ha per molti versi coniato il concetto di psichedelia a cui i Floyd si sono più volte ispirati nel loro primo periodo (fino al '69, per intenderci). Poi però è indubbio che Waters abbia dato un'impronta diversa al sound della band, quel sound che per molti (forse troppi Razz ) fans è l'essenza stessa dei Pink Floyd. Sinceramente, non sono così convinto che il periodo con Waters sia così disprezzabile, ma nemmeno che sia talmente valido come sovente si ritiene. Io ho sempre trovato The Dark Side Of The Moon un disco curatissimo (quasi plastificato) dal punto di vista sonoro ma carente sul fronte compositivo. Wish You Were Here è buono, ma la seconda parte di Shine On You Crazy Diamond è noiosissima (forse il brano che preferisco di quel disco è Welcome To The Machine che anticipa il sound di Animals). Diciamo che per me i Floyd vivono dal '67 al '69, poi muoiono e risorgono per il biennio '75-'77. Very Happy Very Happy

Credo cmq che il vero Re Mida dei Floyd sia Waters, c'è poco da dire.


sostanzialmente potrei anche essere d'accordo, cmq andiamo con ordine: lo dico chiaro e tondo: Barrett secondo me ha avuto un peso importante ma non così eccessivo come sembrerebbe. In fondo se è vero che piper at the gates è praticamente un suo disco solista è anche vero che in a saucerful of secrets era già fuori dalla band e a mio parere sia quello che ummagumma sono due dei dischi migliori della band. Ovviamente il percorso è quello tracciato da Barrett ma neanche poi tanto se uno penso alle suite macabre di ummagumma. Per il periodo successivo (Atom heart mother, Meddle, Obscured by clouds) siamo di fronte a dischi buoni, non entusiasmanti perchè incompleti (su questo concordo con te), troppo frammentati a livello compositivo, anche se con spunti devastanti. Rimane questa una più che buona produzione.
Sul dark side sono d'accordo con te: molto sopravvalutato. Ottima produzione ma tutto sommato un buon disco che arriva ali livello della triade iniziale. Fino ad ora cmq per quanto mi riguarda i Floyd non hanno fatto un disco brutto.
E tantomeno con Wish you were here (semi-capolavoro, non trovo per niente noiosa la seconda parte di shine on) e Animals, quest'ultimo forse uno dei più sottovalutati di sempre.
Dal punto di vista creativo probabilmente il leader dei 70s è Waters, però io credo che almeno fino ad Animals non ci siano gerarchie nette nei Floyd e ogni componente abbia un'importante fetta creativa. Waters è ben bilanciato da Gilmour nelle composizioni e Wright e Mason sono ancora nell'apice della loro creatività.
Io sinceramente sono stufo di sentire meraviglie di Barrett. Ha avuto delle intuizioni eccezionali e le ha messe su disco, ok, ma non lo considero superiore a Gilmour o Waters come carriera, più che altro perchè a mio parere Syd sarebbe stato incapace di uscire da quel sound da lui stesso ideato (cosa tra l'altro dimostrata dai due dischi solisti). Evoluzioni invece ne ha fatte tante il duo Gilmour-Waters. Poi si sa che un artista che esce prematuramente dalle scene entra sempre in un alone di leggenda per quello che avrebbe potuto fare ma qui non possiamo formulare simili giudizi sui "se" e sui "ma".
Insomma i Pink Floyd che preferisco sono quelli 67-69 ma per quanto mi riguarda il primo album davvero brutto che hanno fatto è The final cut e data 1983. Già anche The Wall è figo, nonostante sia un lavoro solista di Waters è un lavoro ECCEZIONALE.

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loson
MessaggioInviato: Mar Ago 21, 2007 4:13 pm  Rispondi citando
Music God


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Peasyfloyd ha scritto:
sostanzialmente potrei anche essere d'accordo, cmq andiamo con ordine: lo dico chiaro e tondo: Barrett secondo me ha avuto un peso importante ma non così eccessivo come sembrerebbe. In fondo se è vero che piper at the gates è praticamente un suo disco solista è anche vero che in a saucerful of secrets era già fuori dalla band e a mio parere sia quello che ummagumma sono due dei dischi migliori della band. Ovviamente il percorso è quello tracciato da Barrett ma neanche poi tanto se uno penso alle suite macabre di ummagumma. Per il periodo successivo (Atom heart mother, Meddle, Obscured by clouds) siamo di fronte a dischi buoni, non entusiasmanti perchè incompleti (su questo concordo con te), troppo frammentati a livello compositivo, anche se con spunti devastanti. Rimane questa una più che buona produzione.
Sul dark side sono d'accordo con te: molto sopravvalutato. Ottima produzione ma tutto sommato un buon disco che arriva ali livello della triade iniziale. Fino ad ora cmq per quanto mi riguarda i Floyd non hanno fatto un disco brutto.
E tantomeno con Wish you were here (semi-capolavoro, non trovo per niente noiosa la seconda parte di shine on) e Animals, quest'ultimo forse uno dei più sottovalutati di sempre.
Dal punto di vista creativo probabilmente il leader dei 70s è Waters, però io credo che almeno fino ad Animals non ci siano gerarchie nette nei Floyd e ogni componente abbia un'importante fetta creativa. Waters è ben bilanciato da Gilmour nelle composizioni e Wright e Mason sono ancora nell'apice della loro creatività.
Io sinceramente sono stufo di sentire meraviglie di Barrett. Ha avuto delle intuizioni eccezionali e le ha messe su disco, ok, ma non lo considero superiore a Gilmour o Waters come carriera, più che altro perchè a mio parere Syd sarebbe stato incapace di uscire da quel sound da lui stesso ideato (cosa tra l'altro dimostrata dai due dischi solisti). Evoluzioni invece ne ha fatte tante il duo Gilmour-Waters. Poi si sa che un artista che esce prematuramente dalle scene entra sempre in un alone di leggenda per quello che avrebbe potuto fare ma qui non possiamo formulare simili giudizi sui "se" e sui "ma".
Insomma i Pink Floyd che preferisco sono quelli 67-69 ma per quanto mi riguarda il primo album davvero brutto che hanno fatto è The final cut e data 1983. Già anche The Wall è figo, nonostante sia un lavoro solista di Waters è un lavoro ECCEZIONALE.




Guarda, anch'io sono tutto sommato d'accordo con te. Quando si parla di Barrett spesso si mescolano realtà e mito, a volte sono più che altro i fans che tendono a vedere in Barrett ciò che vogliono piuttosto che attenersi alla sua produzione musicale e ai suoi limiti come artista (e parlo di limiti non in modo negativo, dato che ogni artista ha dei limiti ed è giusto, persino sacrosanto che li abbia).
C'è però da dire che la musica di Barrett (perchè quella di The Piper è al 70% frutto della sua penna e anche della sua abilità in sede di missaggio) ha rappresentato il punto più alto mai raggiunto dalla psichedelia inglese. Il suo modo di suonare la chitarra era pressochè unico, le innovazioni introdotte nell'uso dello strumento sono seconde solo a quelle di Hendrix all'epoca. Certo, gli sono serviti l'organo di Wright e la batteria tumultuosa di Mason, questo DEVE essere rimarcato, perchè sennò sembra che sia stato un marziano... Very Happy
I suoi dischi solisti poi hanno anticipato di venticinque anni il concetto di lo-fi e di cantautorato bislacco a cui decine di artisti si ispireranno, anche indirettamente (vedi il grande Smog). In questo senso Barrett ha guidato i Floyd nel loro immediato futuro, cioè quello di Saucerful e Ummagumma. E' vero che in questi due dischi i Floyd tendono ad allontanarsi dal concetto di "canzone" (che per Barrett era basilare, questo deve essere chiaro) e darsi un'aria più seriosa ed avanguardistica, ma il fulcro della loro musica resta lo stesso. Ne esplorano i limiti, le sfaccettature, ma non se ne allontanano mai. Il songwriting di Waters inizialmente è palesemente emulo di quello barrettiano (vedi Let There Be More Light, Set The Controls For The Heart Of The Sun).
E' vero che il Barrett solista non si è evoluto ma, d'altronde, come poteva? Very Happy Secondo me la musica di Barrett non ha in sè il concetto di evoluzione: è un miraggio, una musica che è e basta.

Venendo ai Floyd del dopo-Barrett: concordo quando dici che spesso non si considera il peso che Gilmour e Wright hanno avuto su Dark Side e simili. All'inizio Waters sembra più dirigere gli altri nell'organizzare le loro idee che imporre un sound. Considera però che in Atom Heart Mother, Meddle (a parte le grandiose Echoes e One Of These Days) e Obscured By Clouds arrancano in modo mostruoso. Faticano molto a trovare una nuova via una volta esauritasi la spinta della psichedelia barrettiana. Per me questi sono dischi bruttarelli (a parte Meddle che è tutto sommato buono). E' forse con Wish You Were Here e con Animals che raggiungono il perfezionamento di quel suono molto più dark, parente della new wave (Animals) ma al tempo stesso molto pinkfloydiano, dilatato, pieno di quei synth glaciali...Insomma forse sono questi i veri frutti della leadership di Waters.
Come ho già scritto altrove, io considero The Wall forse uno degli album più sopravvalutati della storia... Razz Il concetto è imponente, la sostanza musicale no. Hai ragione quando dici che è più un album solista di Waters (io lo definirei più una collaborazione fra Waters e Bob Erzin, considerato che il produttore ha in pratica riscritto da solo The Wall dopo aver ascoltato uno striminzito demo che Waters gli aveva fatto ascoltare), ma secondo me non ha coerenza interna. Ci sono alcuni ottimi brani, per carità, ma nel complesso è frammentario.
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