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< Cinema ~ L'ultimo film che ho visto |
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Inviato:
Mar Apr 28, 2020 9:51 am
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Music God
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Riepilogo un po' di visioni della quarantena.
Ken Loach - In questo mondo libero
Classico film di denuncia di Loach, da sempre portavoce della classe operaia inglese. Anche qui, il regista aggira con abilità e intelligenza il manicheismo (tanto che risulta difficile distinguere tra buoni e cattivi, sembrano tutti far parte della seconda categoria). Attualissimo e di notevole impatto emotivo benché girato oramai 13 anni or sono.
Xavier Dolan - Laurence Anyways
Non amo tutta la produzione dell'enfant prodige, ma questo lavoro, barocco, policromo, debordante, mi ha conquistato in pieno. Il tema è sempre quello dell'identità, specie sul fronte sessuale. Alcune scene sono meravigliose.
Alberto Lattauda - I dolci inganni
Girato nel 1960 e potrebbe benissimo uscire oggi. Breve e toccante resoconto di una giornata nella vita di una diciassettenne, che varca la soglia dell'età adulta, specie affrontando il rapporto ambiguo con un amico di famiglia che ha 20 anni di più.
Steve McQueen - Hunger
Ottimo lavoro dedicato alla figura di Bobby Sands e a lungo sciopero della fame messo in atto da lui e altri carcerati a inizio anni '80, dopo che la Lady di Ferro aveva privato i membri dell'IRA dello status di prigionieri politici. Angosciante e duro, ma senza fronzoli né abbellimenti; bravo Fassbender.
Carmelo Bene - Hermitage
Per il suo primo cortometraggio, Bene si cuce addosso un'opera che si assomiglia e che anticipa l'estetica del capolavoro Nostra Signora dei Turchi. Folle, barocco ed eccessivo come tutti i suoi lavori migliori. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 9:00 am
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Novizio
Registrato: 05/07/18 11:21
Messaggi: 13
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FrancescoB ha scritto: |
Riepilogo un po' di visioni della quarantena.
Ken Loach - In questo mondo libero
Classico film di denuncia di Loach, da sempre portavoce della classe operaia inglese. Anche qui, il regista aggira con abilità e intelligenza il manicheismo (tanto che risulta difficile distinguere tra buoni e cattivi, sembrano tutti far parte della seconda categoria). Attualissimo e di notevole impatto emotivo benché girato oramai 13 anni or sono.
Xavier Dolan - Laurence Anyways
Non amo tutta la produzione dell'enfant prodige, ma questo lavoro, barocco, policromo, debordante, mi ha conquistato in pieno. Il tema è sempre quello dell'identità, specie sul fronte sessuale. Alcune scene sono meravigliose.
Alberto Lattauda - I dolci inganni
Girato nel 1960 e potrebbe benissimo uscire oggi. Breve e toccante resoconto di una giornata nella vita di una diciassettenne, che varca la soglia dell'età adulta, specie affrontando il rapporto ambiguo con un amico di famiglia che ha 20 anni di più.
Steve McQueen - Hunger
Ottimo lavoro dedicato alla figura di Bobby Sands e a lungo sciopero della fame messo in atto da lui e altri carcerati a inizio anni '80, dopo che la Lady di Ferro aveva privato i membri dell'IRA dello status di prigionieri politici. Angosciante e duro, ma senza fronzoli né abbellimenti; bravo Fassbender.
Carmelo Bene - Hermitage
Per il suo primo cortometraggio, Bene si cuce addosso un'opera che si assomiglia e che anticipa l'estetica del capolavoro Nostra Signora dei Turchi. Folle, barocco ed eccessivo come tutti i suoi lavori migliori.
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Scusa Francesco per caso hai visto anche l'ultimo film di Ken Loach? Io purtroppo me lo sono perso. |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 9:54 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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L'ho visto al cinema poco prima del lockdown, ottimo film, lo spartito non varia ma si aggiorna all'epoca di Amazon e del precariato del settore. Finale duro come un pugno.
Tolto Kes, sinora non ho visto capolavori clamorosi a firma Loach, ma posso affermare che tutti i suoi film lasciano qualcosa e sono la fotografia di un preciso momento, scattata dal fondo della scala sociale. Mi aveva colpito in tal senso anche l'epopea quotidiana di Daniel Blake. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 9:57 am
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Music God
Registrato: 12/10/08 20:08
Messaggi: 2006
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FrancescoB ha scritto: |
L'ho visto al cinema poco prima del lockdown, ottimo film, lo spartito non varia ma si aggiorna all'epoca di Amazon e del precariato del settore. Finale duro come un pugno.
Tolto Kes, sinora non ho visto capolavori clamorosi a firma Loach, ma posso affermare che tutti i suoi film lasciano qualcosa e sono la fotografia di un preciso momento, scattata dal fondo della scala sociale. Mi aveva colpito in tal senso anche l'epopea quotidiana di Daniel Blake.
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Condivido. L'ho trovato estremamente puntuale, anche per capire gli effetti (sociali della working class e nelle dinamiche familiari) del capitalismo e della digitalizzazione dell'economia e dei sentimenti nella contemporaneità. Una lettura "sociologica" che ha sempre, ovviamente, portato avanti negli anni e nei vari mutamenti socio-politici.
Kes suo capolavoro, sì.
Tra l'altro Fra, sto recuperando Lattuada: una piccola perla "Il mulino sul Po" - metto in lista i "Dolci Inganni", thanks |
_________________ Serve me the sky with a big slice of lemon |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 12:56 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Grazie per la segnalazione, Lattauda mi sta conquistando poco a poco.
Quoto tutto su Loach, lucido e puntuale sia quando si occupa di fatto di lavorare sulla cronaca, sia quando si traveste da storico (penso agli ottimi Terra e Libertà e Il vento che accarezza l'erba).
Tra i suoi film migliori annovero Riff Raff, My name is Joe, Raining Stones e anche gli ultimi due. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 1:04 pm
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Novizio
Registrato: 05/07/18 11:21
Messaggi: 13
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FrancescoB ha scritto: |
L'ho visto al cinema poco prima del lockdown, ottimo film, lo spartito non varia ma si aggiorna all'epoca di Amazon e del precariato del settore. Finale duro come un pugno.
Tolto Kes, sinora non ho visto capolavori clamorosi a firma Loach, ma posso affermare che tutti i suoi film lasciano qualcosa e sono la fotografia di un preciso momento, scattata dal fondo della scala sociale. Mi aveva colpito in tal senso anche l'epopea quotidiana di Daniel Blake.
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Si, molto bello Daniel Blake. In alcuni punti è, forse, un po' telefonato, ma in generale mi era piaciuto molto. Soprattutto trovo incredibile che un autore di 84 anni abbia ancora la forza di criticare in questo modo il sistema riuscendo, allo stesso tempo, ad aggiornare la sua critica ai nostri tempi. |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 1:42 pm
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Music God
Registrato: 16/01/07 20:30
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Residenza: Padova
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Di Lattuada vi consiglio, se ancora non lo avete visto, l'incredibile Le farò da padre (1974). |
_________________ 1500-3000: segui il nuovo progetto su https://1500-3000.com |
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Inviato:
Gio Apr 30, 2020 4:38 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Grazie Marco, prendo nota.
Loach viene accusato dai detrattori di essere un po' didascalico, ma per me l'osservazione vale solo per i film più di maniera (Il pane e le rose, forse, che strappa una sufficienza o poco più), in cui tutto sembra troppo necessario e programmatico, laddove a volte le sfumature sono più incisive della pura e semplice tesi.
Ma il suo realismo duro e libero da ogni pietismo lascia quasi sempre il segno, i suoi personaggi sono quasi sempre veri e non macchiette, e personalmente apprezzo un regista che decide, alla sua veneranda età, di prendere posizione e di usare l'arte come uno strumento critico, e non come puro esercizio tecnico o estetico. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Mer Mag 13, 2020 10:22 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Negli ultimi giorni ho (ri)scoperto Werner Herzog.
L'enigma di Kaspar Hauser mi ha stecchito: Herzog racconta la vicenda, per l'appunto enigmatica, del ragazzo apparso dal nulla in Germania a inizio '800. Film travolgente e toccante, con una fotografia incredibile.
Grizzly Man: docu-film molto più recente (2005) che mi ha letteralmente travolto, perché anche qui Herzog racconta una vicenda reale, ma lo fa attraverso le registrazioni del protagonista, i suoi video amatoriali, alternati in modo efficace e rivelatorio a interviste di familiari e amici. Dopo Hauser, un altro personaggio assurdo, se possibile ancora più anticonvenzionale, ma per l'appunto dotato di una concretezza, di una fisicità che il mito del romanticismo tedesco non poteva avere: Timothy Threadwell, una sorta di santone/squilibrato che trascorre tredici estati, tra 1990 e 2003, in mezzo agli orsi dell'Alaska, cercando di vivere come loro, riprendendosi come una sorta di documentarista che lavora su sé stesso e sui propri demoni, oltre che sulla natura (indimenticabili alcune sue riflessioni, specchio della sua filosofia al tempo stesso semplice e toccante). Consigliato a tutti anche se non è esattamente un film per tutti i palati.
Ho poi visto
Janis Jolplin, Little Girl Blue: tra i rockumentari più interessanti dell'ultimo decennio, per quanto mi riguarda; il ritratto di una ragazza problematica, nemica del mondo e al tempo stesso figlia della propria epoca in ogni senso, fino al tragico epilogo. Ammetto di averla forse un po' sottovalutata come musicista, traviato da un mito che sino a questo film non mi aveva mai ispirato particolare simpatia. Quando canta "Summertime" farebbe piangere anche Salvini. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Ven Mag 15, 2020 1:16 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Sempre in teme Herzog
Into the Abyss: inedito in italia, il suo documentario del 2011 per me è una delle vette del cinema dell'ultimo decennio, se non La vetta. Perché parlare di documentario è riduttivo: Herzog scava a fondo nella provincia americana, ne esplora gli angoli bui, indaga una tematica scottante e attuale, ovvero la pena di morte, ma la declina in chiave concreta: Michael Perry era un ragazzo texano nato nel 1982 che nel 2001 ha commesso tre omicidi per futili motivi e che nel 2010 è finito nel death row; agghiaccianti le sue ultime parole pochi istanti prima dell'esecuzione, che mi permetto di spoilerare perché mi hanno paralizzato per vari minuti, "Coming Home Dad, Coming Home".
È difficile associare un ragazzino minuto e gentile ai gesti atroci che ha commesso, ed è difficile simpatizzare per lui, così come è difficile essere favorevoli alle atrocità che stanno per infliggere alla sua persona; le interviste ai fratelli delle vittime sono altrettanto sconvolgenti. Nessuno si salva in quella palude di orrore che si nasconde dietro un ambiente superficialmente normale, sano, routinario. Consigliato a tutti coloro che hanno lo stomaco forte. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Lun Mag 18, 2020 4:23 pm
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Musicofilo
Registrato: 02/09/10 14:33
Messaggi: 552
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Into The Abyss lo devo recuperare.
Herzog è sempre incredibile. Ti consiglio, se non li hai visti, anche i documentari sulla cava con i rupestri scoperta in Francia (Cave of Forgotten Dreams) e Lo and Behold, sulla dipendenza da connessione. Vabbè poi ovviamente tutta la roba con Kinski (documentario incluso)
Questo invece l'ultimo film visto e stragoduto:
Adattamento post-moderno della piece eduardiana, di grande impatto.
La mia regola è: quando solidarizzi con il "cattivo" del film, di solito è un gran film.
Qui c'è un Francesco Di Leva MONUMENTALE che aiuta, va detto.
Visibile su RaiPlay -che è fornito abbastanza bene, adesso hanno caricato anche alcune visioni da FuoriOrario- |
_________________ "Morgan è il Caravaggio del nostro tempo"
(Vittorio Sgarbi) |
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Inviato:
Mar Mag 19, 2020 10:39 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Grande, vedo di recuperarlo.
Io mi sono visto
Donne sull'orlo di una crisi di nervi, commedia di un giovane Almodovar, brillante, dal grande ritmo, a suo modo woodyalleniana.
Ho riso parecchio e non mancano momenti più profondi. |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Mar Mag 19, 2020 1:27 pm
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Music Guru
Registrato: 15/11/12 21:37
Messaggi: 1756
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si', l' unico degno di nota di Almodovar, assieme a todo sobre mi madre.
regista molto sopravvalutato a mio parere, che ha avuto solo la fortuna temporale di "accompagnare" la nascita della Spagna contemporanea dopo il franchismo e rappresentarla. mi vien da ridere quando leggo che alcuni paragonano il suo sodalizio con Banderas a quello Fellini/Mastroianni
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Inviato:
Mer Mag 20, 2020 7:48 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
Messaggi: 4750
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Ho visto solo un paio di film e per ora non mi pronuncio, la commedia dell'altra sera mi è parsa ottima, anche se non un capolavoro epocale come ritengono alcuni.
Lascerei perdere però accoppiate come Fellini/Mastroianni, Bergman/ Max Von Sydom o i sopracitati Herzog/ Kinksi, che appartengono a un altro pianeta.
Ieri sera ho guardato Gimme Danger, il rocumentary che Jarmusch ha dedicato agli Stooges. Ottimo anche se mi aspettavo qualcosina di meglio, Jarmusch rimane uno dei più grandi emblemi del new american cinema, ma i suoi capolavori a mio parere sono altri.
Già che ci siamo, mi menzionate un po' di registi post 2000 che apprezzate in modo particolare? |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Gio Mag 21, 2020 9:59 am
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Music Guru
Registrato: 15/11/12 21:37
Messaggi: 1756
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da ignorante, sui due piedi ti direi Linklater, è quello che amo di piu' probabilmente
poi vabbè un sacco di classici, Anderson, Garrone, Bong Joon-ho mentre grandi vecchi come Polanski, Allen, Scorsese, Eastwood ( mystic River <3), Myiazaki lo stesso Tarantino ne hanno fatti di capolavori pure in questo ventennio
concordo su Gimme Danger, si pensava sarebbe stato l biopic musicale per eccellenza ( all'altezza di no direction home se non di piu') ma non ha quel respiro da classico istantaneo
il mio preferito di jim è ovviamente dead man  |
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