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< Cinema ~ L'ultimo film che ho visto |
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Inviato:
Dom Nov 03, 2019 8:11 pm
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Music Guru
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piaciucchiato assai: aldilà del contesto politico-sociale reso in maniera fedele nel Belgio delle enclaves musulmane che hanno forgiato una generazione di jihadisti, mi è parso intenso, breve e disperato come un ep degli Husker Du |
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Inviato:
Lun Nov 04, 2019 9:13 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Vedo di recuperarlo, di solito Zagor è una garanzia anche in materia
Io ho visto
Mike Nichols - Chi ha paura di Virginia Woolf?
Tra i film che definiscono l'estetica e i temi della New Hollywood, al tempo salutato come un capolavoro, oggi rimane a mio avviso un signor film appesantito qua e là da uno stile un po' troppo "sopra le righe" e da alcune lungaggini. Burton e la Taylor comunque sono da ovazione e il film anticipa senza dubbio quelle che saranno alcune tra le tematiche cardinali del decennio successivo (la crisi endofamiliare, la frantumazione delle apparenze della società perbenista, un po' in stile Il Nuotatore di John Cheever poi tradotto magistralmente sullo schermo da Burt Lancaster). |
_________________ Qui c'è troppa puzza di Dio. |
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Inviato:
Sab Nov 16, 2019 12:21 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Chris Marker - Sans Soleil
Sbalorditivo documentario sui generis, e anzi più che di documentario si dovrebbe parlare di un genere a parte al crocevia con il film narrativo vero e proprio. Qui tutto si gioca sulla fotografia, l'unica pecca è qualche scivolone nell'anedottica della voce narrante.
Parlando di Marker, da anni cerco di recuperare "Le fond de l'air est rouge", lavoro di quasi tre ore dedicato alle rivoluzioni del '900, ma è praticamente introvabile. |
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Inviato:
Dom Nov 24, 2019 11:25 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Danny Boyle - Yesterday
Mi aspettavo qualcosa di meglio. La premessa è originale e chissenefrega se è del tutto inverosimile, il film ci chiede di credere a una cosa assurda e va bene. Però poi rientra tutto sui binari della commedia romantica, ci sono personaggi poco riusciti o troppo stereotipati (tipo la manager, un Ed Sheeran pessimo), insomma gradevole e nulla di più, peraltro con un finale abbastanza telefonato.
L'aspetto più interessante - ovvero la questione del successo, della fragilità delle barriere che lo separano dall'anonimato, della casualità dell'esistenza - viene quasi subito messo in archivio.
Diciamo un 6+ perché si ascoltano vari brani interessanti. |
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Inviato:
Lun Nov 25, 2019 11:02 am
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Music God
Registrato: 05/04/07 12:52
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Inviato:
Lun Nov 25, 2019 3:26 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Per me un grandissimo film, Rosselliniano nel rielaborare una figura in qualche modo ispirata a San Francesco, ancorché in forme diverse.
Non so te Cas, ma io vedendolo ho pensato a "Francesco Giullare di Dio" (Rossellini), anche se i due film parlano linguaggi molto diversi.
Il film italiano più bello che abbia visto in questi anni, forse accanto a "Mia madre" di Nanni Moretti. |
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Inviato:
Lun Nov 25, 2019 4:01 pm
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Music God
Registrato: 05/04/07 12:52
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FrancescoB ha scritto: |
Per me un grandissimo film, Rosselliniano nel rielaborare una figura in qualche modo ispirata a San Francesco, ancorché in forme diverse.
Non so te Cas, ma io vedendolo ho pensato a "Francesco Giullare di Dio" (Rossellini), anche se i due film parlano linguaggi molto diversi.
Il film italiano più bello che abbia visto in questi anni, forse accanto a "Mia madre" di Nanni Moretti.
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Il paragone con San Francesco è calzante, anche considerando la natura allegorica del film. Ci ho visto anche Pasolini, quel realismo crudo che spesso trasfigura per diventare altro, contemplazione, assurdo... |
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Inviato:
Lun Nov 25, 2019 6:06 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Giusto, molto pasoliniano anche. Il finale mi ha quasi traumatizzato, di certo commosso. Quindi ribadisco, che gran film. |
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Inviato:
Lun Nov 25, 2019 10:23 pm
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Music God
Registrato: 05/04/07 12:52
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FrancescoB ha scritto: |
Giusto, molto pasoliniano anche. Il finale mi ha quasi traumatizzato, di certo commosso. Quindi ribadisco, che gran film.
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Commozione a mille. Ci sono molti momenti di grande cinema: pensavo allo spiazzamento che i vari "salti" di episodio provocano nello spettatore... Prima sembra di essere negli anni '50, poi ad un certo punto non ci si trova più e si capisce di essere a inizio 2000. E ancora, quando Lazzaro fa capolino nella villa, lui giovane, gli altri invecchiati... Insomma, una gestione dei tempi magistrale.
Scena altamente emozionante anche quella del "ringiovanimento" surreale del gruppo di accattoni dopo gli ululati cittadini. Brividi. |
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Inviato:
Mar Nov 26, 2019 11:53 am
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Quoto tutto.
Ieri sera invece mi sono gustato
Carmelo Bene - Un Amleto di meno
Barocco, eccessivo, folle e geniale come Carmelo Bene stesso. Anche qui è fondamentale approcciarsi conoscendo bene la poetica e l'estetica dell'autore: Bene riscrive completamente la celeberrima tragedia, mediando un po' tra Sheakspeare e Laforgue, inserisce idee e momenti rubati ad altri classici (i riferimenti a Lancillotto e Ginevra?!), impreziosisce l'estetica con alcune idee surreali (il cimitero in riva al mare?! Il lungo monologo iniziale che ti fa dire boh!?)
Ma soprattutto rovescia i canoni della recitazione: sembra un invasato nei momenti in cui ti attendi una recitazione misurata, poi riscrive in modo assurdista il celebre monologo e lo recita con aria assente, annoiata. Non per tutti i gusti, ma per me notevole. |
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Inviato:
Ven Nov 29, 2019 12:56 pm
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Music Guru
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Un pugno nello stomaco, conclusione oscura e inquietante della trilogia gangster del buon Martin dopo "goodfellas" e "casino". Ma forse rappresenta anche la fine di un modo di fare cinema che si sta lentamente estinguendo ( con buona pace dei pur gradevoli fumettoni alla "Joker", che a questo film puo' giusto portare la borsa), come i vecchi leoni della New Hollywood. De Niro magistrale. |
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Inviato:
Ven Nov 29, 2019 2:19 pm
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Music God
Registrato: 08/02/09 19:40
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Ti piaciuto fino a questo punto, Zagor? Allora me lo devo recuperare.
Tra i giganti della New Hollywood, Scorsese è l'unico a essere invecchiato davvero bene a mio avviso. In assoluto io preferisco Robert Altman, per me il miglior regista di quella fase, capace di pubblicare nell'arco di un decennio abbondante qualcosa come sette o otto lavori indimenticabili, e di tornare in auge negli anni '90 con altre gemme; però ecco Altman qualche passaggio a vuoto in più l'ha sofferto da maturo, mentre Scorsese ha sbagliato poco nulla, benché io trovi film come Gangs of New York o The Wolf of Wall Street buoni ma non trascendentali. |
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Inviato:
Ven Nov 29, 2019 2:26 pm
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Music God
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A proposito di Altman, consiglio vivamente a tutti
Tre Donne
Quasi l'anello di congiunzione tra Persona e Mulholland Drive, intreccia le vicende delle tre protagoniste in modo ora surreale, ora tragico, ora quasi disturbante. L'ambientazione - una casa di cura per anziani nell'entroterra californiano - rende il tutto ancor più sinistro e angosciante, forse perché gioca proprio sui contrasti con la torbidità della vicenda. Per me ad Altman è riuscito anche di meglio, ma questo grande dramma al femminile merita una visione e rimane un gioiello sui generis. |
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Inviato:
Ven Nov 29, 2019 3:19 pm
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Music Guru
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per me è il miglior Scorsese dai tempi proprio di Casino. Gangs of New York troppo pesante e logorroico (cercava di fare un kolossal alla Leone senza riuscirci) e Wolf of Wall STreet un po' troppo piacione ( ben altra cosa era Wall Street di Stone), qui torniamo all'eccellenza assoluta
Altman altro eroe, Nashiville uno dei miei film preferiti di sempre. |
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Inviato:
Ven Nov 29, 2019 3:28 pm
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Music God
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Quoto ogni considerazione, anche "Silence" - che devia un po' rispetto ai suoi schemi classici - è un buon film ma a mio avviso privo del quid.
Se qui mi dici che si torna in orbita capolavoro, volo. Io peraltro negli ultimi vent'anni ho adorato i due documentari dedicati a Dylan, bellissimo anche quello uscito pochi mesi or sono, ma confesso che mi mancano The Departed e pure Shutter Island, che prima o poi dovrò recuperare.
Parlando di Altman, la sequenza MASH I Compari Gang Il Lungo Addio California Poker Nashville Tre Donne Un matrimonio Jimmy Dean, Jimmy Dean è spaventosa, e pure i film di contorno sono più che buoni. Come detto, per me grande anche negli anni '90 con un paio di lavori imperdibili. |
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