R Recensione

7/10

Airbourne

Runnin’ Wild

Delusi da Black Ice degli AC/DC? Abbiamo la cura per voi.

Uscito ben prima del succitato disco, vi troverete comunque di fronte a un evento raro. Un insolente clone, privo di ogni ritegno. Eppure, ricordo di tempi passati, esistono due modi per copiare una versione di greco. Il primo è ricalcare la stessa struttura del compagno di banco, variando giusto di qualche parola. L’altro è imparare l’arte, approfittare dello studio dell’altro/a per applicare le proprie capacità linguistiche e variare sul pezzo. Risultato? Se lo studioso è fuori forma riuscirete tranquillamente a prendere un voto più alto. Poco corretto? In campo musicale avrete comunque 11 tracce da urlare suonando air guitar.

È imbarazzante ascoltare questo disco. Ruffiano, affatto originale e sfrontato. Eppure ha il giusto fascino per fregare chi lo ascolta. I due fratelli Joel e Ryan O’Keeffe cominciarono molto presto a ricalcare le orme di AC/DC e Rose Tatoo, ingraziandosi il vicinato con batteria e chitarra elettrica. La polizia della piccola Warrmabool è stata il primo vero pubblico a rimanere colpito dalla capacità dei giovinastri. Con un solo EP, dopo essersi trasferiti a Melbourne con gli altri due componenti del gruppo, riuscirono a meritarsi il ruolo di spalla per Rolling Stones e Motley Crue (anche grazie a un contratto per cinque album che li lega alla Capital Records).

I ragazzi hanno sudato sangue per arrivare a produrre il loro primo vero album (registrato e prodotto negli USA), dando fuoco alle polveri e regalando alla label un fiume di birra e adrenalina. Provate ad ascolta Too Much, Too Young, Too fast e Cheap Wine & Cheaper Women senza farvi rimanere i ritornelli in testa e canticchiarli sotto la doccia.

La voce è il punto di forza del gruppo, anche se totalmente distante, in questo sì, dagli AC/DC, gruppo di cui ricalcano soprattutto i primi album. Ben più convincenti sono le 8 tracce del loro EP d’esordio (Ready to Rock, 2005), meno curato e più spontaneo, soprattutto musicalmente. Sono infatti le chitarre e il basso a persuadere meno, come se fossero tenute a freno. Insomma ascoltate queste tracce con la consapevolezza che i ragazzi hanno solo iniziato a far intravedere le loro capacità.

In fondo non è difficile immaginarsi da dove viene la loro carica.  “Siamo cresciuti in un paesello come Warrnambool, e tutti non facevano che dirci che le nostre band preferite facevano roba vecchia, e che sarebbe stato meglio se avessimo fatto musica alla Blink 182” (Joel). I due spregiudicati fratellini hanno trovato l’altra chitarra (David Roads) in un albergo dove lavorava Joel, mentre il bassista è frutto di un incontro tra Rian e Justin Street, entrambi ubriachi fradici quando cominciarono a parlare di musica, per scoprire di avere gli stessi interessi.

Per tirare le somme eccovi davanti agli AC/DC dei tempi migliori, con una voce più profonda e meno acuta, e qualche idea nuova. Il tutto ovviamente con un suono pulito degno delle nuove tecnologie di produzione. Se amate l’hard rock e il rock’n’roll questo concentrato sarà un glorioso pezzo della vostra collezione (di certo non un capolavoro, bisogna sempre tenerlo presente). In fondo la stessa copertina è un omaggio ai loro precettori, che mai hanno pensato di nascondere. Alla professoressa lo hanno detto che la versione è stata copiata, ma hanno anche dimostrato di averci messo molto di loro. Per quest’anno i maestri sono stati superati.

È un esordio da incoraggiare, sperando che i fratelli O’Keefe abbiano qualcosa di più da dirci. Nel frattempo entrate pure now we’ve got what you want/and we’ve got what you need/so get your ass down here/and let your ears bleed (Stand Up for Rock’N’Roll).

V Voti

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PierPaolo alle 9:38 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

Mai sentiti

Li terrò in considerazione. Hai uno stile sobrio e pulito che inquadra con efficacia gli artisti, senza perdersi in seghe mentali ed esibizioni lessicali. Grazie quindi della dritta e complimenti, Sante.

swansong alle 11:32 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

RE: Mai sentiti

Sottoscrivo parola per parola l'intervento di Pier Paolo..mitico anche quando solo commenta!

4AS alle 15:22 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

mah....

Sono molto tristi, una copia deprimente degli AC/DC. Nessuno ne sentiva il bisogno!

SanteCaserio, autore, alle 15:47 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

Proprio nessuno

non direi. E' un disco per chi ama il genere. Ne conosco diversi, e anche a girare per la rete ho avuto conferma, che hanno amato i loro pezzi.

Può non piacere (io non adoro neanche gli AC/DC), basta non generalizzare i propri gusti! Resta che comunque sanno suonare benino (nonostante non si inventino molto di nuovo)

4AS alle 17:21 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

RE: Proprio nessuno

Forse a qualcuno piaceranno ma sono privi di originalità e la musica ha bisogno di artisti che inventino qualcosa di nuovo o perlomeno rielaborino qualcosa che appartiene al passato senza però essere troppo derivativi. Tra l'altro l'inizio della canzone "Runnin' Wild" è quasi un plagio dell'inizio di "You've got another thing comin'" dei Judas Priest!

B-B-B alle 10:58 del 20 giugno 2015 ha scritto:

Togli il quasi ghghgh

SanteCaserio, autore, alle 17:47 del 24 ottobre 2008 ha scritto:

bisogni musicali?

Io credo invece che la musica abbia "semplicemente" bisogno di essere suonata e di gente che ama suonarla (perfino chi ascolta è secondario ).

Il reinventare e lo scoprire vengono di conseguenza, ma non sono gli elementi fondativi secondo alcuni.

Nel vasto universo musicale ognuno è libero di ascoltare ciò che vuole. Loro si propongono come cloni giovani degli AC/DC. Nel loro EP erano più originali, mentre nell'esordio discografico ufficiale han scelto una via più facile.

Sanno suonare quello che vogliono fare. Quindi per me la sufficienza se la meritavano.

Poi in generale quando recensisco, non mi passa nemmen lontanamente che la mia sia qualcosa di diverso da una semplice opinione.

Quindi capisco la tua posizione, però tieni conto che esiste anche chi si accontenta di una copia non malvagia, rispetto a una sperimentazione disastrosa. Mai assolutizzare

Personalmente preferisco cose più originali... ma non per questo li ritengo "inutili"

Echo alle 20:18 del 24 gennaio 2009 ha scritto:

bah

a me è piaciuto... più di black ice

delarge alle 14:51 del 20 aprile 2009 ha scritto:

tosto

Nel disco ci sono quelle 4-5 canzoni che mi mettono una carica assurda,certo i riff strizzano l'occhio agli AC/DC,ma fossero tutti così i gruppi al giorno d'oggi...il disco non ha intenzione certo di fare la storia dell'hard rock ma è un buon prodotto di rock genuino e disimpegnato.notevole.