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10/10

Black Sabbath

Paranoid

Paranoid è il secondo album dei Black Sabbath, gruppo di Birmingham formatosi sul finire degli anni ’60 e esordiente pochi mesi prima con un album omonimo a dir poco sconvolgente per qualità e innovazione. Accostati a Led Zeppelin e Deep Purple i Sabbath possono in effetti essere compresi più facilmente nella corrente hard rock di inizio anni ’70 che portava alle estreme conseguenze l’evoluzione sonora intrapresa dai Cream e Jimi Hendrix: il blues che si appesantiva e accelerava sempre più, divenendo hard rock, proiettato verso la trasfigurazione dell’heavy metal e verso le sue successive ramificazioni. Heavy metal che in effetti in Paranoid trova i suoi germogli (Iron Man su tutte), ma che in ogni caso verrà anticipato maggiormente da Iommi negli album successivi.

Come i Led Zeppelin, o i Doors, i Black Sabbath godono dell’attributo di amanti dell’occulto e della magia nera (riferimenti a Lucifero già presenti nel primo album si ripeteranno spesso nella loro carriera), caratteristiche che non mancano in questo Paranoid ma che vengono messe inaspettatamente in secondo piano dalla carica di protesta in quegli anni presente in America e in generale in tutto l’Occidente.

Fondamentale comunque resta l’attitudine al macabro e alle tenebre che si rispecchia in ogni canzone, suono, nota.

Per rigor di cronaca ricordiamo che a precedere i Black Sabbath in questo sound “hard rock oscuro” ci furono un paio d’anni prima i Vangelis e i Black Widow, ma onestamente raggiungendo livelli decisamente più bassi. Che poi alla fine quello che conta è la musica.

E la musica è War Pigs: otto minuti epici composti da riff e assoli superiori alla norma, a dominare la scena il carisma di Ozzy Osbourne e la chitarra di Tony Iommi, senza dimenticare un basso e una drumming per nulla scontati. War Pigs è una canzone politica, di protesta contro la guerra in Vietnam: aldilà di un testo sorprendente che definire ironico sarebbe un eufemismo (“Generals gathered in their masses Just like witches at black masses […] Politicians hide themselves away They only started the war”) riuscitissimo è l’effetto di iniziare il brano con una sirena per creare l’effetto della chiamata alle armi e il pericolo imminente di una crisi.

Paranoid, probabilmente il brano più celebre del gruppo, gode di un riff immortale (al pari della Smoke on the Water dei Deep Purple) e di fatto risulta il pezzo più atipico dell’album, con il suo ritmo accelerato ed il suo testo che parla di pazzia e crisi esistenziale (“People think I'm insane because I am frowning all the time All day long I think of things but nothing seems to satisfy”).

Planet Caravan offre un’avventura in una soffice psichedelia cosmico-spaziale (alla maniera dei primi Pink Floyd e degli Ash Ra Temple) straniando l’ascoltatore con una voce profonda e filtrata che sembra provenire da epoche e luoghi remoti.

Iron Man è un altro capolavoro. Inizio alienante da antologia: voluminosi singoli battiti a creare l’effetto dei pesanti passi di questo “uomo d’acciaio” che si presenta con una voce robotica accompagnata da una chitarra immersa in una distorsione lancinante, a far trionfare un feedback malato e misterioso: ennesima grande prova di Iommi con un altro riff impetuoso ma imponente i il batterista Bill Ward che tenta di rubargli la scena con una prestazione titanica.

Ascoltando Electric Funeral sembra di sentirla parlare questa chitarra sinuosa e ammaliante. Narrando di un’apocalisse guidata dal diavolo (“Hell's angels flap their wings Evil souls fall to Hell, ever trapped in burning cells!”) il brano sembra rientrare in quel filone di brani cosiddetti “satanisti” che ha portato preti e benpensanti a strepitare contro la “musica infernale”. In realtà i contenuti più “pericolosi” del disco non sono di tipo profano-religioso ma continuano a essere spietati atti d’accusa politico-morali: “Turn to something new, now it's killing you First it was the bomb, Vietnam napalm […] Oh you, you know you must be blind To do something like this” questo canta Ozzy in Hand Of Doom: un presente fatto di orrori in cui non si riesce a credere. Un presente da cui si vuole evadere a tutti i costi, anche baciando la Morte infilandosi un ago nel braccio (“Disillusioning, you push the needle in From life you escape, reality's that way Colours in your mind satisfy your time”). I sette minuti del brano diventano allora un tremendo epicedio della generazione eroinomane che è profondamente estranea a quella hippie di San Francisco. I continui cambi di ritmo del brano risaltano i differenti stati d’umore di chi galleggia tra euforia e desolazione e che trova la triste fine in poche note cupe del basso di Butler. Il breve strumentale Rat Salad è l’occasione offerta al batterista di mettersi ulteriormente in mostra con una prestazione degna del miglior John Bonham (Led Zeppelin).

A chiudere, Fairies Wear Boots-JackThe Stripper che sfrutta ancora una volta un testo geniale in cui si ritrovano tematiche sia politiche che sociali: sociali per il riferimento abbastanza netto alle droghe allucinogene (“what I saw Fairy boots were dancin' with a dwarf, all right now! […]the doctor said "Son, son, you've gone too far. 'Cause smokin' and trippin' is all that you do.”), politiche perchè le fate in questione che portano stivali sono un riferimento ai naziskin che più volte aggredirono quei capelloni satanisti dei Black Sabbath.

A parere di chi scrive il miglior disco dei Black Sabbath e una delle massime vette del rock degli anni '70.

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Voto degli utenti: 9,1/10 in media su 64 voti.

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PierPaolo (ha votato 9 questo disco) alle 10:22 del 15 marzo 2007 ha scritto:

Esauriente

Superclassico e fra i capostipiti di un genere dalla immensa (ed ai tempi, nonchè per tutti gli anni '70!!) imprevedibile diffusione. Insignificante precisazione: la sirena all'inizio di "War Pigs" è quella che veniva azionata per annunciare l'arrivo dei bombardieri tedeschi sulla città ed avvertva la gente di correre nei rifugi.

DonJunio (ha votato 8 questo disco) alle 13:25 del 15 marzo 2007 ha scritto:

no more war pigs have the power.....

ottimo lavoro peasy, personalmente preferisco il primo e masters of reality, ma quest'album è ugualmente strepitoso!

Alessandro Pascale, autore, alle 21:40 del 18 marzo 2007 ha scritto:

Ringrazio...

Pierpaolo per la precisazione (in effetti molto più logica) e donjunio per i complimenti. D'altronde per quanto mi riguarda le differenze qualitative tra i primi 4 dischi dei Sabbath sono davvero minime. Mi auguro che presto anche le altre trovino un recensore accanito come il sottoscritto

Claudio_Santoro (ha votato 10 questo disco) alle 11:24 del 15 aprile 2007 ha scritto:

Paranoid

Can you help me? Are you from my brain?!?! Oh, yeah...

Echo alle 15:48 del 27 febbraio 2009 ha scritto:

RE: Paranoid

concordo

Vikk (ha votato 10 questo disco) alle 0:51 del 29 maggio 2007 ha scritto:

disco mastodontico e per il sottoscritto il migliore della loro discografia

thin man (ha votato 8 questo disco) alle 18:56 del 22 luglio 2007 ha scritto:

Lavoro storico, anche se la title-track non mi ha mai convinto troppo.leggermente inferiore al primo

prinz1 (ha votato 8 questo disco) alle 23:44 del 21 luglio 2008 ha scritto:

Fantastico

Lo preferisco leggermente al primo. "War Pigs" e "Planet Caravan" sono di un altro pianeta, ma grandiosi sono anche i riff di "Iron Man" e l'assolo di Bill Ward in "Rat Salad". Pietra miliare dell'heavy metal.

dario1983 (ha votato 10 questo disco) alle 14:07 del 13 febbraio 2009 ha scritto:

album di uno dei gruppi più influenti di sempre. dall'heavy metal ai joi division, dal grunge a marylin manson: tutti hanno dovuto fare i conti con loro.

delarge (ha votato 10 questo disco) alle 18:42 del 20 aprile 2009 ha scritto:

semplicemente perfetto

eccezionale in tutto e per tutto,l'album contiene i pezzi più famosi della band,pezzi che hanno fatto la storia del rock,il migliore dei black sabbath.

lucagalla (ha votato 10 questo disco) alle 1:16 del 12 ottobre 2009 ha scritto:

Gran bell'album...storia dell'hard rock...ma comunque i Black Sabbath ne hanno fatti molti altri di album validi, e non mi riferisco solamente a quelli fatti con la formazione originale, come ad esempio sabbath bloody sabbath, o al primo albun black sabbath, ma ad album rilasciati con formazioni diverse ma ugualmente di grande valore musicale (il chitarrista c'è sempre si è dimostrato la vera anima del gruppo...), basti pensare a dehumanizer o come si scrive, eternal idol, tyr, trashed, cross porporese o come si scrive e aggiungerei anche forbidden (ultimo album che mi risulti) ecc ecc...e alcuni vari singoli...Nei black sabbath hanno militato molti dei grandi dell'hard rock, come ronnie james dio, ian gillan, cozy powell, ozzy osbourne, il batterista dei kiss che non ricordo come si chiama e anche se non molto famoso tony martin che se dal vivo non rendeva molto almeno in studio direi che ha registrato dei pezzi davvero degni di nota...Cncludendo se vi piace l'Hard rock sono da ascoltare e io consiglio oltre ai classici come paranoid anche un'album più recente "TYR"...ciao...

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 22:36 del 27 novembre 2009 ha scritto:

Very Hard

Un grande Classico dell'hard rock. Per me i primi tre dischi sono i migliori dei Sabs e sono un crescendo continuo, raggiungendo il max in Master of Reality.

Bellerofonte (ha votato 9 questo disco) alle 13:05 del 7 aprile 2010 ha scritto:

Capolavoro Hard rock in cui le prime 4 tracce nel loro aletrnarsi sono gia sole da orgasmo!

bart (ha votato 8 questo disco) alle 16:50 del 8 aprile 2010 ha scritto:

Non proprio un capolavoro ma un grande album. Un classico dell'hard rock "nero" e influente come pochi.

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 16:10 del 30 giugno 2010 ha scritto:

Capolavoro

I primi tre dei Sabbath tutti fondamentali, e non poco influenti sul 90 % della musica a venire, dal doom ello stoner ecc..Poi stop, i restanti lavori assolutamente non posson competere con la trilogia iniziale..

sandra12 (ha votato 9 questo disco) alle 20:08 del 28 aprile 2011 ha scritto:

!

dalvans (ha votato 10 questo disco) alle 14:49 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Incredibile

Il secondo capolavoro dei Black Sabbath

salvatore alle 22:02 del 9 dicembre 2011 ha scritto:

e va bene, in tempi di magra glielo dico anche se mi regalate solo un EP... Oddio, sono finito sui black sabbath!

8-/

Mirko Diamanti (ha votato 8 questo disco) alle 14:58 del 5 gennaio 2012 ha scritto:

Ottimo e spermatico.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 15:43 del 5 gennaio 2012 ha scritto:

spermàtico agg. [dal lat. tardo spermatĭcus, gr. σπερματικός, der. di σπέρμα -ατος: v. sperma] (pl. m. -ci). –

1. In zoologia e in anatomia comparata, dello sperma, che si riferisce allo sperma: liquido s.; vie s., il complesso dei dótti elaboratori ed escretori dello sperma, che hanno inizio all’interno del testicolo per continuarsi poi con il canale dell’epididimo, il deferente, le vescichette seminali e i condotti eiaculatori.

2. In botanica:

a. Che si riferisce ai gameti maschili o spermî, in senso generale; nucleo s., sinon. di spermazio.

b. Sinon. di seminale.

Come si dice a casa nostra: ma sborat! eheh

David (ha votato 10 questo disco) alle 17:01 del primo settembre 2012 ha scritto:

Imprescindibile.

alekk (ha votato 9 questo disco) alle 19:27 del 7 dicembre 2012 ha scritto:

un album che ha fatto storia. anche se (lesa maestà) ritengo heaven and hell il loro migliore album...forse perchè Dio è meglio di Ozzy

avantasia (ha votato 10 questo disco) alle 14:45 del 17 agosto 2013 ha scritto:

I Sabbath sono leggenda, fondatori dell'heavy metal. Indiscutibilmente la più grande band di sempre in tale ambito.

avantasia (ha votato 10 questo disco) alle 14:45 del 17 agosto 2013 ha scritto:

I Sabbath sono leggenda, fondatori dell'heavy metal. Indiscutibilmente la più grande band di sempre in tale ambito.

tramblogy alle 19:25 del 23 gennaio 2014 ha scritto:

che 43 anni fa qualcuno ha dato alla luce un disco del genere, ne ho le prove, sembra fantascienza e non lo è....sulla luna invece 44 anni fa....non so...

ProgHardHeavy (ha votato 9 questo disco) alle 22:12 del 19 aprile 2014 ha scritto:

Non il loro migliore, ma comunque il loro primo capolavoro. Ovviamente non è all'altezza del mastodontico "Sabbath Bloody Sabbath", ma rimane un disco bellissimo e fondamentale...

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 12:06 del 23 aprile 2014 ha scritto:

Ti piace di più Sabbath Bloody Sabbath quindi? Beh anche quello è ottimo, forse un po' più prog oriented rispetto ai precedenti. Io ultimamente sto rivalutando forte Vol 4, Wheels of Confusion è veramente monolitica, e il riff di Supernaut è uno di quelli che potrebbe andare avanti all'infinito senza annoiarmi. Iommi il riff maker definitivo.

ProgHardHeavy (ha votato 9 questo disco) alle 1:01 del 8 settembre 2014 ha scritto:

Uhuh! Sbagliai a votare! Il mio parere è lo stesso, ma gli dò 10. Album incredibilmente incredibile (?). Comunque, concordo, Iommi, con il suo stile semplice ma diretto, ha creato dei riff (molti riff) bellissimi e indimenticabili. io vol 4 devo riascoltarlo bene, ma è un album di tutto rispetto anche quello!

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 14:20 del 19 agosto 2014 ha scritto:

Molto cupo, ottimi musicisti (MUSICISTI, il cantante non conta) con canzoni che sono diventate degli autentici inni metal. Se avessi avuto il piacere di ascoltarlo nel 1970 probabilmente mi avrebbe letteralmente fatto impazzire, ma ora perde un po' quella carica brutale. Sono rimasto un po' deluso. Detto questo, "Paranoid" rimane un must, un album imprescindibile e pioneristico.

FCA1739 (ha votato 8 questo disco) alle 16:21 del 28 maggio 2016 ha scritto:

Bella recensione!

Preferisco il primo album però

Utente non più registrat (ha votato 7 questo disco) alle 10:08 del 26 maggio 2018 ha scritto:

Secondo me i primi quattro brani sono sì capolavori, ma il seguito non tiene quel ritmo. Hand Of Doom è inferiore a War Pigs, e un po' noiosa, Electric Funeral è decisamente noiosa, più che altro Rat Salad si distingue perché è insolita e mi piace il drumming dislessico di Ward; Ma non è un capolavoro in senso lato