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R Recensione

5/10

Led Zeppelin

In Through The Out Door

I Led Zeppelin hanno indelebilmente segnato la storia del rock. Molti li identificano come i veri fautori dell'hard rock, anche se qualcosa di simile l'avevano fatto i Cream poco prima. Sono stati soprattutto un gruppo con fortissime radici blues; hanno preso alcuni dei brani più famosi di questo genere e li hanno stravolti a loro piacimento, soprattutto dal vivo. I loro primi quattro album sono decisamente i migliori (specialmente il primo e il quarto), poi comincia una lenta involuzione artistica, anche se il successo rimarrà sempre alto. “In Through The Out Door” è il loro album più impersonale, e il peggiore, assieme a “Presence”, che però almeno conteneva un grande pezzo come “Achilles Last Stand”. Qui, invece, non ce n'è nessuno che può fregiarsi di tale titolo. 

Comunque non è tutto da buttare. “In The Evening” è un brano discreto, che inizia in maniera suggestiva e misteriosa, per poi procedere con toni quasi epici; al centro Page intona un breve assolo che evoca atmosfere pinkfloydiane. “All My Love” è una bella e sincera dedica di Plant al figlio scomparso, in cui appare anche un bel assolo di tastiere curato da John Paul Jones

South Bound Saurez” è, al contrario, un allegro e piacevole diversivo, ma nulla di trascendentale. “Fool In The Rain” si avvale di una melodia “tropicale” e di un intermezzo al ritmo di samba. Non sembrano neanche loro. “Carouselambra” è la composizione più ambiziosa del disco: è un pezzo dal sapore progressive, dominato dai sintetizzatori, che alterna fasi ritmate ad altre meditative, ma i suoi dieci minuti non riescono a non annoiare. Insomma, troppa quantità e poca qualità. Di qualità decisamente bassa è “Hot Dog”, uno scanzonato country e niente di più. “I’m Gonna Crawl” è uno scialbo soul rock, che però contiene un buon assolo di Page.

Termina così l'ultimo disco del “dirigibile”. La loro storia finirà un anno dopo, con la morte del batterista John Bonham. Alcune brevi reunion si susseguiranno negli anni successivi, ma non verrà mai più pubblicato un disco a loro nome.

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Voto degli utenti: 5,9/10 in media su 17 voti.
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Robio 5/10

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NathanAdler77 (ha votato 6 questo disco) alle 15:28 del 21 settembre 2010 ha scritto:

All My Love

Da vecchio zeppeliniano non paragonerei quest'ultimo episodio di Plant & co. al monolitico "Presence", che ancora vibra di epico hard-blues. Qui è JPJ a tenere in piedi la baracca (e si sente, ahimé), Pagey era devastato da droghe e alcol. Il prog-circense di "Carouselambra" e la parodia da saloon-western di "Hot Dog" suscitano sorrisi & ilarità, però la mistica "In The Evening" e l'accorata "All My Love" valgono il prezzo del biglietto. Sul Dirigibile divento un talebano: per me è come il maiale, non butto via niente...

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 15:49 del 21 settembre 2010 ha scritto:

si questo lavoro lascia un po' di rimpianti, se solo fosse stato dato più spazio a JPJ e alle sue soluzioni, in primis quelle col sintetizzatore.....che tra l'altro Giovanni Paolo I è stato anche l'unico a fare cose interessanti dopo la fine del dirigibile ( ad esempio il disco con diamanda galas, mentre page e plant andavano in pensione in marocco a rifare kashmir lol).

NathanAdler77 (ha votato 6 questo disco) alle 0:05 del 22 settembre 2010 ha scritto:

Anche Roberto Pianta non m'ha (quasi) mai deluso nel dopo-Zep, e il nuovo "Band Of Joy" (con cover dei Low, Los Lobos e Townes Van Zandt) è un bel dischetto.

lev (ha votato 6 questo disco) alle 0:12 del 22 settembre 2010 ha scritto:

la splendida all my love basta e avanza per tirare un pò su un dischetto così così. jpj era quello che mi stava più simpatico della band.

swansong (ha votato 7 questo disco) alle 11:27 del 22 settembre 2010 ha scritto:

SwanSong..

...10 anni di carriera tutti "a paletta", almeno 5 capolavori inestimabili, io mi accontento! Quanto al presente disco, quoto alla lettera il commento di Nathan ed aggiungo che sì, in effetti, il Plant solista ha fatto degnissime cose (l'ultimo non l'ho ancora ascoltato) ed il suo penultimo lavoro "Mighty Rearrenger" è stata proprio una bellissima sorpresa, che mi sono goduto anche in tour in un fenomenale concerto a Lignano nel 2007. Non sminuirei nemmeno le nostalgiche esperienze post-zeppelin con Page, soprattutto quella di Walking into Clarksdale (per me l'apice di entrambi da "solisti"). Eppoi il concerto a Milano del 97 ragazzi...avrei potuto morire subito dopo e me ne sarei andato col sorriso...sublime!

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 16:18 del 22 settembre 2010 ha scritto:

Purtroppo due dei brani migliori di quelle sessions, ''Wearing and Tearing'' e ''Darlene'', furono inspiegabilmente scartati ed andarono a finire in CODA. Il disco comunque è valido, sebbene poco zeppeliano nel sound. Oltre a ''In the Evening'' e ''All my Love'', c'è quella ''Fool in the Rain'' nella quale Plant canta magnificamente. ''Hot Dog'' la trovo divertente, per me non è male. Ma purtroppo c'è ''Carouselambra'' che invece è insopportabile, per me il pezzo più brutto dell'intero repertorio zeppelin.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 8:27 del 28 settembre 2010 ha scritto:

Riguardo all'hard rock e chi lo ha inventato: c'è che dice che lo hanno inventato i led zeppelin e poi formalizzato i deep purple. Non sono d'accordo, mi sembra una posizione troppo semplicistica. In realtà l'hard rock è nato gradualmente, impossibile stabilire un momento preciso. I led zeppelin di fatto nei primi due dischi già lo stavano formalizzando, non di certo inventando. Born to Be Wild era del '68 ed era già un pezzo hard rock a tutti gli effetti. Elementi hard rock si trovano anche nei primi degli Iron Butterfly, sempre del '68. I Cream dal vivo erano già hard nel '67. Così come la Experience di Hendrix. Uno dei primi pezzi hard rock è proprio Purple Haze. Ma probabilmente i primi semini furono gettati dagli Yardbirds e dai Bluesbreakers di John Mayall. Nel disco Bluesbreakers with Eric Clapton, album storico e seminale, Eric si inventa il cosiddetto woman tone, cioè un suono che sarà la base di tutti i chitarristi elettrici di lì a venire, fra cui lo stesso Hendrix e Tony Iommi. Forse nasce tutto li. O forse no.

REBBY alle 9:09 del 28 settembre 2010 ha scritto:

... e non dimenticarti di You really got me (1964)

dei Kinks. Comunque se è difficile dire quando sia

nato nel 79, per me, era un genere ormai morto da un pezzo. Per come l'ho sentita io viveva ormai da tempo di ansia da prestazioni (sono più veloce io, io sono più brutto e cattivo, i miei capelli sono piu lunghi, le mie borchie più lucenti, io ce

l'ho più lungo eheh) e soprattutto di stereotipi.

Sarà perchè nel frattempo sono cresciuto, ma i miei album preferiti di hard rock, che custodisco

gelosamente, restano il primo dei Led Zeppelin e i

Truth e Beck-Ola del Jeff beck group.

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 9:51 del 28 settembre 2010 ha scritto:

RE: e non dimenticarti di You really got me (1964) dei Kinks.

e dei Pretty Things, dei Litter, degli Yardbirds, degli Amboy Dukes....

bart, autore, (ha votato 5,5 questo disco) alle 15:05 del 28 settembre 2010 ha scritto:

Non si può in realtà stabilire quando sia nato l'hard-rock. Si potrebbe scoprire quando è stato coniato per la prima volta questo termine. Per quanto riguarda You really got me (1964) dei Kinks, si tratta probabilmente del primo pezzo punk della storia.

REBBY alle 16:22 del 28 settembre 2010 ha scritto:

Anche il termine punk è stato coniato più tardi. Ray Davies (ha detto) quando l'ha scritta che voleva fare qualcosa di simile a Louie louie de The kingsmen (1963)...Alla fine it's only R&R but I like it eheh

bart, autore, (ha votato 5,5 questo disco) alle 19:15 del 28 settembre 2010 ha scritto:

Il punk è solo un sottogenere dell'hard-rock ed è stato uno dei movimenti "culturali" più deleteri della storia. I punkers si ribellavano al perbenismo e al conformismo borghese, ma di fatto hanno creato un altro tipo di conformismo: una miriade di Sid Vicious sparsi per il globo.

Lezabeth Scott alle 21:40 del 28 settembre 2010 ha scritto:

RE:

Ma lascia perdere. E vedi di non generalizzare. T'è già stato detto una volta, in tutte le lingue. Il punk non è una cosa sola. è un tipo di musica, in questo caso, non un concetto astratto. I Clash e gli straight edge di Washington Dc solo per fare due esempi non c'entrano niente col conformismo huliganimos Sid Viciousismo che dici te. Basta a spargere impunemente luogocomunismo.

Lezabeth Scott alle 21:41 del 28 settembre 2010 ha scritto:

E basta pure coi Led Zeppelin, per favore. Ormai avete recensito tutti i loro dischi. Pure i bootleg e i soundcheck.

brogior (ha votato 4 questo disco) alle 8:05 del 9 ottobre 2019 ha scritto:

finalmente lo leggo!!!

swansong (ha votato 7 questo disco) alle 11:55 del 29 settembre 2010 ha scritto:

Basta coi Led Zeppelin...

ma anche no Liz, anche no...suvvia!

REBBY alle 12:12 del 29 settembre 2010 ha scritto:

Beh tanto, volenti o nolenti, manca solo il postumo Coda, edito dalla Swan song naturalmente

...

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 12:59 del 29 settembre 2010 ha scritto:

mancano le bbc sessions ghghghgh. comunque il punk lo ha inventato eddie cochran.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 15:00 del 29 settembre 2010 ha scritto:

Ma che recensito tutti i loro dischi, mancano le BBC Sessions come ha fatto notare Gulliver, poi West was won ed il doppio dvd del 2003, che son tutti prodotti da cinque stelle cinque. Per intenderci: il concerto alla Royal Albert Hall del '70 è il meglio del meglio del Dirigibile. Comunque io mi accontento anche così, in fondo la sezione Martello degli Dei è quella che sta messa meglio. L'hard rock è una naturale estensione del rock, è più vicino al rock classico ed al blues di quanto non lo sia al metal. Se suoni il rock, prima o poi la voglia di spingere un po' di più ti viene, e non c'è niente di male, finchè è musica e non rumore.

REBBY alle 16:08 del 29 settembre 2010 ha scritto:

Eh si Peto la sezione Led Zeppelin "è quella che

sta messa meglio" (l'ha detto anche Lezabeth!),

di quelli in studio manca solo il postumo. Per

quanto riguarda gli altri the songs remains the

same eheh Bingo Gulli(t) rockabilly=punk ghghgh

swansong (ha votato 7 questo disco) alle 16:50 del 29 settembre 2010 ha scritto:

"BBC Sessions ..., poi West was won ed il doppio dvd del 2003, che son tutti prodotti da cinque stelle cinque. Per intenderci: il concerto alla Royal Albert Hall del '70 è il meglio del meglio del Dirigibile"

Parole sante Peto, parole sante..eh eh! Il filmato del concerto alla Royal è qualcosa di fenomenale, sembra di essere sul palco con loro (quando erano veramente al massimo splendore..). Roba che "Shine a Light" di Scorsese me fa 'na pippa...con tutto il rispetto per sua Maestà Scorsese

ozzy(d) (ha votato 5 questo disco) alle 20:13 del 29 settembre 2010 ha scritto:

Rombo di Peto

Non dimentichiamo anche i favolosi dischi di Page & Plant negli anni 90 tipo "walking into clarksdile" prodotto da steve albini ghghgh

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 10:35 del primo ottobre 2010 ha scritto:

RE: Rombo di Peto

Ah Ah gulliver, Rombo di Peto è troppo bella! Te possino!!!

ThirdEye (ha votato 3 questo disco) alle 18:55 del primo luglio 2012 ha scritto:

Semplicemente....brutto! Io comunque, da sempre, ritengo che i loro migliori siano stati Led Zep III e Physical Graffiti. Altro che Zoso...

barto250 alle 12:01 del 21 settembre 2019 ha scritto:

Secondo me i loro dischi migliori sono il primo e il quarto