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R Recensione

7/10

Led Zeppelin

Presence

Per recensire il sottovalutato “Presence” è doveroso partire dalla straordinaria copertina. L'oggetto del culto della spensierata famigliola seduta attorno un tavolo viene definito appunto “the object”: uno strano monolito legato all'esoterismo, vero chiodo fisso di Jimmy Page, ed ispirato al kubrickiano 2001: odissea nello spazio. The object è diventato un vero è proprio simbolo di culto dei fans dei Led Zeppelin quasi quanto il dirigibile, identificato come il marchio di fabbrica della band di Page, al punto da costringere la Swan Song a produrne un numero limitato di copie da vendere ai collezionisti.

Presence” è l'album più essenziale del Dirigibile, un lavoro che forse soffre dei drammatici avvenimenti che gravitano sulla band tra la fine del 1975 e l'inizio del 1976: uno spaventoso incidente coinvolge la famiglia Plant e il cantante ne esce così malconcio da essere costretto per parecchi mesi su una sedia a rotelle. Jimmy Page è ormai totalmente dipendente dall'eroina, e questo sicuramente non agevolerà il mitico quartetto in sala d'incisione, e come se non bastasse i quattro sono persequitati dal fisco e ciò li costringe a continui esili. Annullate le date di Oakland e Pasadena e dopo aver rinunciato per ovvie ragioni ad organizzare ulteriori concerti, i quattro decidono di colmare quel vuoto lavorando a del nuovo materiale. Il massacrante lavoro in studio (anche diciotto ore al giorno) terminò alla vigilia del Giorno del Ringraziamento, ciò per un attimo convinse Page ad intitolare l'album “Thanksgiving”, ma poi si optò per “Presence”. Album concepito sotto la pressione “di una grande ansia, di una forte emotività”, a detta del chitarrista, il settimo sigillo dei Led Zep, composto da sole sette canzoni, va subito al sodo, senza le lungaggini del migliore “Physical Graffiti”. A venir meno però è l'innovazione, peculiarità che aveva sempre contraddistinto la mitica band, che fino ad allora era sempre riuscita a rinnovare il rock partendo dalle sue radici: questo è forse l'album più “classico” di Page e soci, un omaggio alla musica che avevano amato sino ad allora.

L'album meno prezioso (secondo molte critiche) della band si apre con una delle migliori canzoni di tutta la produzione zeppeliniana: “Achilles Last Stand”. Un pezzo meraviglioso, quasi da pelle d'oca, una di quelle canzoni che non toglieresti mai dal piatto nonostante la sua durata (si va oltre i dieci minuti). Contiene “uno dei migliori assoli di tutta la mia carriera”, secondo Page, una cavalcata epica in cui si capisce come mai i Led Zeppelin furono considerati un po' come un miracolo: quattro musicisti senza alcuna lacuna tecnica, ognuno al proprio rispettivo strumento cosiderato il migliore sulla piazza. In “For Your Life” la base ritmica di Jones e Bonzo è come al solito impeccabile, e il basso è volutamente registrato a volume abbastaza alto, un po' per mettere in mostra le doti tecniche di John Paul Jones. “Royal Orleans”, da molti considerato un po' come un riempitivo, è in realtà un delizioso rock'n'roll in cui, nella parte centrale, il batterista esprime le celebri qualità. Inoltre questo è l'unico brano firmato da tutti i componenti del gruppo; il resto è tutta opera del binomio Page-Plant.

Un riffone suanato con una Les Paul carica di effetti è il preludio di un altro classico del Dirigibile: “Nobody's Fault But Mine”. La canzone, che a mio avviso soffre un po' delle cattive condizioni di salute di Plant (in sala d'incisione era ancora tutto ingessato) è un ennesimo “tributo” al limite del plagio della band ai grandi maestri del blues, in questo caso a Blind Willie Johnson e alla sua “Nobody's Fault But Mine del 1927. Nella poco convincente “Candy Store Rock” risalta all'orecchio un divertente basso rockabilly, mentre in “Hots On For Nowhere” il ritornello strizza un po' l'occhio al pop. In questa parte finale dell'album Jimmy Page sembra voler dare lezioni di chitarra con degli assoli sporchi e taglienti, ma che forse non hanno l'incisività e la freschezza dei primi album. Questo controverso lavoro dei Led Zeppelin si chiude con “Tea For One”. Se in precedenza la band ci aveva abituato al ripescaggio di classici blues, non eravamo ancora preparati all'autoplagio! Infatti, questa seppur pregevole incisione di nove minuti e ventisette, è praticamente un copia e incolla della splendida “Since I've Been Loving You” contenuta nel loro terzo album; se, in quanto a base ritmica, i due pezzi si somigliano solo a livello di struttura, l'assolo centrale e l'arpeggio nella parte finale sono praticamente identici, eccezion fatta per qualche nota. A differenza del pezzo del 1970, qui però vengono a mancare quei meravigliosi acuti di Plant che ci facevano rabbrividire ogni volta che ascoltavamo quel pezzo.

Una band stanca e triste per ovvie ragioni. Mancanza di idee e di ispirazione che trovano il loro culmine nella citata “Tea For One” e un declino forse inesorabile, tranne qualche picco in “In Through The Out Door”. Beh, se ogni band nella propria fase di declino incidesse un album come “Presence”, si potrebbe affermare che non esistono band di pessima qualità nel panorama musicale, anzi credo che qualsiasi artista farebbe un patto col diavolo per avere in catalogo un album del genere, ma onestamente  mi sembra troppo poco per una band monumentale come i Led Zeppelin. Un gruppo di musicisti che prese tutte le convinzioni in ambito rock e le smentì e le rivoltò come un calzino. Un gruppo mastodontico che è stato e sarà sempre una tappa fondamentale per chiunque voglia approcciarsi alla musica sia come semplice ascoltatore sia come esecutore.

Non è il loro canto del cigno, ma una caduta non del tutto giustificata dagli spiacevoli avvenimenti di quel primo lustro degli anni Settanta. 

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Voto degli utenti: 7/10 in media su 40 voti.

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PierPaolo (ha votato 7 questo disco) alle 8:54 del 25 marzo 2009 ha scritto:

Sono con te

Presence mi fa più o meno lo stesso effetto e mi suscita le stesse riflessioni. Complimenti.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 11:11 del 25 marzo 2009 ha scritto:

ahimé

disco mezzo ciofeca del dirigibile LZ

si salva solo per il pelide achille pezzo davvero seminale per il "nascente" movimento metallaro (non che sia un gran pregio ma tant'è bisogna prenderne atto): non riesco a pensare ai raffinati maiden senza questo pezzo: le loro accelerazioni e cavalcate s-riffate sono già tutte qui loro hanno dovuto fare un semplice copia ed incolla

dario1983, autore, alle 13:44 del 25 marzo 2009 ha scritto:

grazie pierpaolo-

stockerilla: io non sono un fan del metal, ma non credo proprio che la discografia degli iron maiden possa essere ridotta ad un semplice copia-incolla di achilles last stand. I maiden sono riusciti ad inserire nel metal dei richiami di musica classica non indifferenti. le loro chitarre talvolte sembrano violini.

per quanto riguarda Presense, non credo che sia una ciofeca, lo deinirei più che altro "scontato": "abbiamo un contratto discografico d rispettare, quindi entriamo in studio". era un pò questo l'approccio dei led, non importa se plant è sulla sedia a rotelle e page è pieno d'eroina. senza contare che l'alcolismo di bonzo era ormai nella sua fase cronica, anche se sull'album nn si sente!!!

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 14:24 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE:

I maiden sono riusciti ad inserire nel metal dei richiami di musica classica non indifferenti. le loro chitarre talvolte sembrano violini.

LOL LOL

scusa io di classica ne so poco dammi qualche sviolinata di riferimento così appuro questi richiami classici:

saranno le solite cavalcate walkiariane wagneriane pussy pussy wet wet?

poi ho detto mezzaciofeca non ciofeca è diverso!

dario1983, autore, alle 13:46 del 25 marzo 2009 ha scritto:

presence... sorry... :.)

dario1983, autore, alle 14:40 del 25 marzo 2009 ha scritto:

sto forse dicendo che adrian smith è il mozart del rock? sto parlando di "richiami".... capito? un qualcusache chiama alla mente un'altra cosa, ok? non facciaamo come hai fatto couse your illusion che lo hai definito pacchiano tamarro etc. senza averlo nemmeno mai ascoltato. peace

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 15:16 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE:

peace sti cazzi LOL

ho capito dario ma dimmi quali sono 'sti richiami prenditi la responsabilità di quello che scrivi ;

dici qualcosa per sentito dire, letto o li hai ben presenti tu? come fai a dirlo se, e mi gioco i santissimi alla cieca, tu di classica non hai mai ascoltato nulla!

dei maiden ho avuto la disgrazia di sentire i primi tre quattro e il doppio live e non sento i richiami che dici tu allora evidenziali dimmi dei titoli dei maiden dove ci sono i richiami di classica non indifferenti (l'hai scritto tu cazzo magari ci sono in altri dischi che non conosco)

inoltre mi avete rotto i coglioni con sta storia dei guns: ho ascoltato dei guns solo la cover di dylan e l'ho scritto mi è bastata quella per il tamarro giudizio che non cambio nemmeno morto e di certo non ho bisogno di andarmi ad ascoltare tutto il disco per cambiarlo

Lezabeth Scott (ha votato 5 questo disco) alle 15:30 del 25 marzo 2009 ha scritto:

Pour Parler

Mi permetto: forse voleva dire classicheggianti, nel senso di enfasi e pathos che vorrebbero richiamarsi alla musica sinfonica, non classici, nel senso di vere e proprie partiture per chitarre.

Comunque "cavalcate walkiariane wagneriane pussy pussy wet", me la segno perchè è troppo bella.

dario1983, autore, alle 15:57 del 25 marzo 2009 ha scritto:

mi prendo la responsabilità

perchè mi tocca sempre difendere musicisti di cui non mi frega un fico secco? volevo semplicemente dire che certe parti di chitarra dei maiden (caught somewhere in time e altri pezzi dell'omonimo album, la più famosa fear of the dark, oppure molti pezzi di peace of mind) hanno un qualcosa di epico, di "classicheggiante"(ringrazio lezabeth) e di sinfonico nel modo in cui sono suonate e registrate che richiamano la musica classica. cosa c'è di eretico in ciò? per quanto riguarda la sorte dei tuoi "santissmi", io ti consiglio di giocarteli con più ponderazione la prossima volta, giacchè lo zio con cui ho passato gran parte della mia infanzia è laureato al conservatorio e di classica me ne ha fatta masticare fino al voltastomaco. non a caso mi sono dato al rock. ps. un pò di camomilla non guasterebbe. ;.)

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 17:06 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE: mi prendo la responsabilità

si vabbé dario ringrazia la scott va che ti ha tolto dai pasticci che mi sa hai ascoltato molto male fin dall'infanzia la sinfonica;

sai te quanta gente si laurea e scrive che so invece di piastre metafasiche piastre metafisiche nelle tesi di laurea?

per voi basta sentire un po' di pompe rockettare due arpeggini di chitarra, hoohhohooooooo brrrrrrrr che paura del buio, che pensate al sinfonismo classico roba da matti ma per piacere finiamola di dire scemenze o quell' incedere militaresco in fear of the dark ti ricorda l'eroica?

dario1983, autore, alle 17:14 del 25 marzo 2009 ha scritto:

non devo ringraziare nessuno perchè nn mi sono cacciato in nessun pasticcio. ma poi che intendi per "voi"? ci conosciamo forse? sai cosa ascolto e di che mi occupo? ma poi perchè ti agiti così? poi se c'è qulcuno che dice scemenze sei tu: io non commento dischi di band che nn ho mai ascoltato.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 17:34 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE:

ma chi ti conosce, chi si agita? mai divertito così in vita mia! era il voi fascista metallico LOL

dario io commento chi mi pare e piace pure senza ascoltare perché so già, se permetti dopo ben oltre 30 anni di ascolti, dove andrei a parare e non perdo tempo su monnezze varie

hai scritto una frase, questa te la riporto di nuovo

"I maiden sono riusciti ad inserire nel metal dei richiami di musica classica non indifferenti. le loro chitarre talvolte sembrano violini", e io te la sto solo contestando

tu hai il diritto di replica senza chiamare lo zio rispondi se vuoi

tutto qua

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 11:48 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE:

Ma guarda che è vero che i Maiden hanno inserito richiami di musica classica nei loro brani. Tu ascolti musica da 30 anni, non con molta attenzione evidentemente. Io suono la chitarra da 15 anni, e ti posso assicurare che le scale usate dai chitrarristi dei maiden vanno spesso oltre le classiche pentatoniche blues, e inseriscono passaggi e pattern tipici dei fraseggi classici, spesso successioni di note tipiche delle partiture per violino, quindi quel che dice dario è assolutamente vero. In questo uno dei precursori è stato Blackmore. Hai ragione quando dici che Achilles è stata fonte di ispirazione per i Maiden, ma più che altro per la ritmica, soprattutto la partitura di basso. Copia incolla o non copia incolla, 30 anni o 40, spesso dai giudizi a cazzo su cose che conosci poco.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 15:01 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

quali partiture di violino hai in mente per i mitici maiden? dopo il sinfonismo romantico di copin

(uno che non ha mai scritto uan sinfonia sia chiaro)di dario esploriamo questo lato...tra l'altro il meraviglioso strappalacrime dvd flight 666 trova il culmine nella tappa colombiana con il fan che piange a fine concerto facendosi il segno della croce...LOL

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 17:18 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

Mah, premetto che non sono un fan dei Maiden, per cui delle scene strappalacrime del dvd, stigrancazzi. Detto questo, se non suoni il discorso diventa complicato, nel senso che diventa complicato fartelo capire con un post, ora non è che ti voglio fare la lezioncina di teoria musicale, ma ci sono delle scale cromatiche, cioè delle successioni di note, che identificano spesso i diversi generi. Il Blues e tutto il Rock che si rifà al blues utilizza scale di un certo tipo. La classica utilizza scale di una altro tipo. Fra i primi a inserire scale classiche nei fraseggi di chitarra elettrica vi fu Blackmore. I Maiden lo hanno fatto in diversi pezzi. Non si tratta di inserire degli stralci di opere classiche all'interno di brani metal, ma di utilizzare pattern e combinazioni di note che identificano le partiture di musica classica. Più chiaro ora? Il disegnino non te lo posso fare purtroppo.

target alle 17:18 del 25 marzo 2009 ha scritto:

Ragazzi, siate saggi: usate i messaggi privati. O fate alla pace. Thanx.

REBBY alle 17:54 del 25 marzo 2009 ha scritto:

Secondo me, a dispetto del titolo di questo album,

i Led Zeppelin nel 1976 non c'erano più, erano un

gruppo "morto". E poi, scusami Dario se mi permetto, ma una dama che prende le tue difese si

ringrazia sempre e comunque. War & love!

lev (ha votato 7 questo disco) alle 18:46 del 25 marzo 2009 ha scritto:

quando commenta stokerilla la situazione non è mai tranquilla

simone coacci alle 19:06 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE:

Ah ah che sagoma Stoke. Comunque musicalmente parlando quello che dice su "Achilles Last Sand" e i Maiden è verissimo. A parte che a me i primi tre/quattro dischi dei paladini della vergine di ferro piaciucchiano abbastanza (specialmente prima che arrivasse quell'egocentrico cagacazzo di Dickinson: ma quant'era meglio Paul Di Anno? 'Na Cifra). La svolta pseudo-sinfonica, che poi è più un power/epic metal, si palesa soprattutto con "Somewhere in Mind" e "Seventh Son of A Seventh Son", che per inciso, suonano, oggi come oggi, abbastanza inascoltabili, poi ritorna sottotraccia.

A questo credo si riferisse anche Provenzano.

simone coacci alle 21:09 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE:

Mi correggo pure io, o meglio chiarisco: condivido con Stoky l'idea che "Achilles Last Sand" abbia rappresentato un modello palese per la futura NWOBHM, non che i Maiden siano stati dei meri copia-incollatori.

ozzy(d) alle 19:45 del 25 marzo 2009 ha scritto:

vabbe' quella di stoke e' chiaramente una boutade....certo e' che quel mitico pezzo degli zep i maiden se lo sono studiati bene, ma e' davero riduttivo per non dire fuorviante fare quel discorso....

ozzy(d) alle 19:45 del 25 marzo 2009 ha scritto:

bella recensione cmq....

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 20:11 del 25 marzo 2009 ha scritto:

somewhere in mind non lo conoscevo ma su youtube c'è tutto me lo sono sentito così non dite che do i voti a muzzo: un vomito e di sinfonico e chitarre che suonano talvolta come violini non ce n'è!

andostanno allora sti violini?

poveri LZ oggi li ho sommersi con la schiuma maiden

buahbauhahahahaah

dario1983, autore, alle 20:48 del 25 marzo 2009 ha scritto:

stockerilla: la cosa che nn mi garba è il tuo atteggimento aggressivo che non capisco: stiamo parlando di musica, mica di foibe e campi di concentramento, frasi come "prenditi la responsabilità di quello che scrivi" francamente mi sembrano fuori luogo.quella dello "zio" è una battuta del cazzo che non ti concedo. potrei chiamarmi pure al capone senza aere a che fare con quel mafioso di merda.

dario1983, autore, alle 20:55 del 25 marzo 2009 ha scritto:

gulliver

grzie mille. i maiden se la sono studiati e come achilles, ma non si può affermare che hanno fondato una carriera sul copia-incolla di quel pezzo. per quanto riguarda la polemica sulla "musica classica nei maiden", io intendevo soltanto certe atmosfere epiche e certe stesure di chitarra che richiamano quelle tematiche... qui c'è chi ha capito che per me dave murray e chopin sono la stessa cosa ahahahahah ancora grazie per il commento

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 23:28 del 25 marzo 2009 ha scritto:

RE: gulliver

no no ho capito bene faccio il finto tonto ma ho capito: che che c' entra ora chopin che di sinfonico non ha mai scritto nulla? mah sono basito ma le spari così a muzzo dario? parli di sinfonismo nei maiden e poi mi prendi ad esempio chopin !!

sui maiden la penso come ho già scritto comunque è un gruppo che non mi interessa il copia ed incolla l'hanno fatto nel ripetersi a iosa mi sa

dario1983, autore, alle 21:00 del 25 marzo 2009 ha scritto:

rebby

ma io infatti l'ho ringraziata!!!! guarda il commento intitolato "mi prendo la responsabilità"... dopo la mia maleducazione di ieri è il minimo che possa fare! ;.)

target alle 8:16 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Vox clamantis in deserto.

TheManMachine (ha votato 6 questo disco) alle 10:19 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Per me i Led Zeppelin veramente oustanding, nonché quelli che riescono a trovarsi ancora adesso nel mio lettore con un'incidenza statistica significativa, sono quelli fino a "Physical Graffiti". Da lì in poi son più le volte in cui si è costretti a far buon viso a cattivo gioco e a ricorrere a operazioni di "salviamo il salvabile", che quelle in cui si può sostenere con buoni argomenti che si tratti di un disco di un qualche pregio artistico. Ps. I commenti di stokerilla sono sempre bellissimi, perché ridurli a messaggi privati?

Lobo alle 10:22 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Uno dei gruppi più sopravvalutati di sempre. La voce da checca gravida di Robert Plant mi ha sempre dato sui nervi, le canzoni sono sempre state pompatissime e cafone, la chitarra di Page è la seconda, per imprecisione e grossolanità, della storia del rock (la prima è quella di quel beota di Slash, ma siamo lì....)

rael alle 10:40 del 26 marzo 2009 ha scritto:

sono più spassosi i commenti della recensione. dario hai detto una sciocchezza enorme, ed è anche vero che ora giochi a nascondino girando frittate su frittate, le tue parole erano chiare e precise, ripeto chiare e precise. lezabeth sembra esserti venuta incontro solo per toglierti dal pasticcio in cui ti eri ficcato, a buon bisogno starà ridendo anche lei ora! i maiden con la classica non ci entrano nulla, è un discorso che si può fare per malmsteem o forse satriani, ma niente maiden. poi se basta essere epici per richiamare la classica, allora metà delle band di questo pianeta sono classiche. anche sui guns hai fatto così, ti affanni a precisare che non sei un loro fan e ti ritrovi a difenderli come fanno i loro avvocati, qui uguale non sei un fan del metal e dei zotico-maiden, ma ohibò ti ritrovi qui a difenderli, guardacaso. continui a girare frittate su frittate, un quadretto sconcertante, prendi una posizione una volta ogni tanto.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 11:21 del 26 marzo 2009 ha scritto:

dai rael una posizione alla fine l'ha presa il buon dario:il sinfonismo di chopin! per 5 bovari metallari inglesi

chapeau

Lobo alle 11:53 del 26 marzo 2009 ha scritto:

RE:

Si dai, abbiamo capito. Non è che tu ascolterai Chopin dalla mattina alla sera ...

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 12:56 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Bambini, dai! Un pò di rispetto per i Maestri!

Sono pur sempre i Led Zeppelin insomma! Quelli meno interessanti di fine carriera, ma pur sempre Loro. Dopotutto però, non si può affatto negare, come giustamente sottolineato da Dario, che "Achilles.." e "Nobody's..", oltre a valere da soli una carriera, rappresentino senza ombra di dubbio le vette del disco in questione (10 ad entrambe, 6 stiracchiato a tutto il resto ed ecco spiegato il mio voto). Al tempo stesso, non mi pare una bestialità quanto affermato da stokerilla - che notoriamente e per sua stessa ammissione a volte si diletta a sparare sentenze senza nemmeno aver ascoltato gli album che giudica, nevvero)? - circa l'evidente influenza esercitata da "Achilles.." sulle successive magniloquenti e pompose baroccaggini di un certo metal pseudo sinfonico-orchestrale, che, però, mi pare che coi Maiden (ai quali di tutto si può imputare, ma non di fare un copia incolla, visto che loro, un genere ed uno stile, lo hanno praticamente creato dal nulla) c'entri poco niente.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 14:10 del 26 marzo 2009 ha scritto:

RE: Bambini, dai! Un pò di rispetto per i Maestri!

si swans a volte mi diletto con quel giochino infantile (e ci prendo poi sempre) ma questo disco dei LZ ce l'ho in vinile originale e non va oltre il 6

il mio riferimeno coi maiden era lo ricopio

"non riesco a pensare ai raffinati maiden senza questo pezzo: le loro accelerazioni e cavalcate s-riffate sono già tutte qui loro hanno dovuto fare un semplice copia ed incolla"

innegabile che i LZ le avessero già inventate

e i copia ed incolla i maiden se li sono fatti loro stessi quando ormai erano a secco di idee, e capita a tanti per carità, con la tamarrissima fear of the dark: ne ho sentita un'altra con intro lungo sputato tale e quale da somewhere in mind

comunque non ho mai capito cosa abbiano di sound metal i maiden sono così come dire plasticosi glammati hard ma mai metallici davvero

per me sua santità fripp è più metal di loro

ozzy(d) alle 13:00 del 26 marzo 2009 ha scritto:

quoto in pieno il commento di swansong.

ozzy(d) alle 13:05 del 26 marzo 2009 ha scritto:

tra l altro anche l ultimo album degli zep secondo me non e' malaccio...l' unico davvero pessimo e' coda, ma si puo'anche capire.

Lezabeth Scott (ha votato 5 questo disco) alle 13:14 del 26 marzo 2009 ha scritto:

RE:

Gli Zep per voi sono un po' come il porco, insomma. Non buttate proprio via niente.

dario1983, autore, alle 16:50 del 26 marzo 2009 ha scritto:

mi distraggo un pomeriggio e...

dario1983, autore, alle 17:07 del 26 marzo 2009 ha scritto:

rael, stckerilla, lobo etc...

Ho semplicemente nominato chopin perchè lo identifico come un musicista classico, anche se ha sempre composto per pianoforte e non ha nula a che fare col sinfonico. Era un esempio, capite? Dove sta l'eresia? E poi che frittate rigiro? E' da due giorni che dico la stessa cosa!!! Giudicatela pure un'affermazione da incompetente, ma non è cambiata in ventiquattr'ore la mia idea!!! quale posizione mi rifiuto di prendere signori? Provate a rileggere con attenzione i miei messaggi cortesemente. Ma anche se fosse, la figura di merda non la faccio io? di che vi preoccupate?

dario1983, autore, alle 17:14 del 26 marzo 2009 ha scritto:

una parolina a lobo

Page impreciso e grossolano? Io ho l'imprssione che in questo sito ci sia gente che pur di apparire "figa" e "alternativa" sarebbe disposta a dire le più grosse puttanate sulla terra. Un musicista giudicato dalla migliore critica terrestre (ma non occorre sentirlo dire dagli addetti ai lavori, basta un pò di ascolto)come un genio è impreciso e grossolano? E voi linciate me perchè avrei detto una sciocchezza si Chopin? ma andate a lavorare....

Lobo alle 18:56 del 26 marzo 2009 ha scritto:

RE: una parolina a lobo

Io non ho bisogno di fare il figo già da un po' di anni. Ho solo detto che Jimmy Page suona sporco e impreciso. Non ha tecnica, insomma, non è mica Steve Vai!

REBBY alle 17:58 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Accetta un consiglio Dario, in amicizia. Devi

essere più riflessivo. Rispondi dopo, prima documentati. Con un semplice click avresti scoperto ad esempio che Lezabeth era già

intervenuta tempo fa alcune volte (a proposito

complimenti per essere stato gentiluomo infine)

(Target un fake?!? ahahah) e che Lobo invece è

il primo giorno che ci onora della sua presenza

(a proposito benvenuto). Quindi non ha senso dire

che qui nel sito "ci sia gente" ... Capito. Che

poi si fraintende. Stammi bene piccirillo eheh

claudiap. (ha votato 8 questo disco) alle 18:35 del 26 marzo 2009 ha scritto:

ciao a tutti!!! rischio di farmi metter sul naso?

ciao, io sono nuova qui! ho letto questa recensione e non ho potuto fare a meno di leggere i commenti e tutto il "casino" scoppiato! voglio subito prendere le difese del recensore perchè, oltre ad aver dimostrato che ci sa fare con la musica e dimostra di essere preparato, non è neanche un "novellino" come me. Rebby su che cosa si dovrebbe documentare? non si può avere un'idea impopolare senza per questo essere ignoranti? e poi anche se lui è da meno che è qui che cambia? questo nonnismo secondo cui lobo sbugiardarlo e lui non può difendersi solo perchè è da meno che è qui che senso ha? e poi stockerilla: sei stato tu ad aggredirlo e a tirare fuori quella patetica storia dello zio, offendendolo solo per il suo cognome scomodo! dario è stato educatissimo e non credo abbia detto cazzate, forse si è spiegato male, ma qui l'unico a mantenersi equilibrato nonostante l'uno contro tutti è stato lui. quindi rebby, se alla fine è andato un pò fuori e ha detto "andate a lavorare"non potete biasimarlo. spero che lo stesso atteggiamento da caserma non sia riservato a me. con affetto clà.

simone coacci alle 19:03 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Benvenuta Claudia

Clà tranquilla qua è un po' come al bar quando ci sono le partite di calcio, ci si scalda, ci s'accapiglia, ci si prende per il naso, ma alla fine nessuno vuole male a nessuno. Tantomeno esiste nessun fronte anti-Provenzano, visto che a più riprese noi s'è tentato di gettare acqua sul fuoco della polemica. C'è stato uno scambio di battute piuttosto acceso, condito da reciproche insinuazioni. Niente di grave. Stop, morta lì. Facciamo il terzo tempo e torniamo on topic il prima possibile.

REBBY alle 21:53 del 26 marzo 2009 ha scritto:

Dario cosa gli fai alle donne? Tranquilla Claudia

qui (nel sito) ti vogliamo tutti bene e anche a

Dario che oltretutto ama i Radiohead quasi quanto me. Magari a te piace così, ma ripeto per me Dario

è impulsivo. Avesse controllato che Lobo, come te

del resto, è una new entry non avrebbe detto che

"qui nel sito" ecc. Io ho detto solo questo, poi

sulle altre cose e sul fatto che è educato siamo

magari d'accordo. Spero sinceramente che la tua

permanenza con noi sia duratura. War & love eheh

dario1983, autore, alle 21:58 del 26 marzo 2009 ha scritto:

non lo so rebby!!! mi sto quasi montando la testa!! ahahah scherzo. beh, forse hai ragione, ma fa parte el mio carattere. anche se questa vola credo di non aver fatto nulla i male fuorchè esprimere la mia (impopolare) opinione senza aggredire nessuno. ;.)

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 10:02 del 27 marzo 2009 ha scritto:

Tutto giusto vabbè!

Ma i giudizi "tranchant" di Lobo, scusate, mi fanno venire l'orticaria e, scusa Rebby, ma proprio perchè "nuovo" dovrebbe, forse, avere più misura nelle parole...lo scuserei solo se sapessi che è under 15..

Lobo alle 10:09 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: Tutto giusto vabbè!

37 caro. 37 compiuti. Ma basterebbe un 12enne per capire che Jimmy non ha la tecnica sopraffina di un Steve vai, di un Joe Satriani, di un Yingwie Malmsteen ... A gente come Page, o come Slash, gente che suona blues sostenendo che conta il feeling e non la tecnica, gli spaccherei la chitarra in testa. Ci vuole tecnica e preparazione per tutto, anche è soprattutto nel blues.

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 13:20 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE: Tutto giusto vabbè!

37? Beh allora lo fai apposta dai? Quella che "Page non ha tecnica, mica è Vai.." farebbe ridere anche le maschere del Bagaglino! Cmq, siccome tutto è relativo e, soprattutto per quanto riguarda i gusti musicali, tutto molto soggettivo, dirò che, secondo me, i vari Vai, Malmsteen e Satriani, con tutta la loro tecnica funambolica, non sono nemmeno degni di accordare le chitarre di Page..P.S. Dario oltre ad essere stato chiarissimo, anche nel suo ultimo post, ha fatto pure un'ottima recensione! Complimenti! Se ho offeso qualcuno me ne scuso, ma, ripeto, certi commenti continuano a farmi venire l'orticaria...

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 14:29 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: Tutto giusto vabbè!

pensa per me i i vari Vai, Malmsteen e Satriani,

sono MONNEZZA, ognuno ha le sue idiosincrasie

giusto che sia così mica possiamo sempre storicizzare tutto alché anche la monnezza avrebbe un suo valore...mi rifiuto di sottostare alle imposizioni storiche per partito preso (o le uso sono quando fanno comodo a me, olè)

ma un po' di sano Gentile, non il terzino, no?

Lobo alle 14:39 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: Tutto giusto vabbè!

>Ma scusate: se uno scrittore sbaglia un congiuntivo è un cretino o no? Beh, a me un chitarrista che strozza 3 note consecutive come fa su Page sul solo di Heartbreak fa prudere le mani!

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 14:55 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: Tutto giusto vabbè!

lobo gli inglesi non hanno il congiuntivo e Page era fuori di sè quando strozzava on live mica erano sempre lucidi, è rock n roll ragazzi ma stiamo scherzando?

se la butti su questo piano anche richter, e siamo nelle sfere dove sbagliare è davvero intollerabile e incocepibile, sbagliava che prendeva rischi assurdi o che la memoria gli veniva meno e con questo? era è resta un grande della tastiera

ozzy(d) alle 10:04 del 27 marzo 2009 ha scritto:

quello su page e' un giudizio da lobo-tomizzato.....posso capire i primi due album, in cui c'era quella furia dinamitarda anche grezza a tratti,ma dal terzo album lo stile di page diventa elegante, preciso, geometrico....

rael alle 10:41 del 27 marzo 2009 ha scritto:

incredibile ora siamo ai doppioni, siamo arrivati al punto di prendere in giro i lettori, claudiap che se non è lo stesso dario che si fa i complimenti da solo si puo dire tranquillamnete che è la sorella, viene a dire che è preparato e non è un novellino, poteva anche dirsi che è bello, alto, con la mascella quadrata e gli addominali scavati, dario-claudia non è questione di "punti di vista impopolari", è questione di inesattezze plateali girate e ri-girate in un vile gioco al nascondino, non c'è una preparazione di base solida.

REBBY alle 11:11 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: Tutto giusto vabbè

Si vabbè Lobo forse non è entrato in punta di piedi, ma in quanto a giudizi tranchant sulle persone anche tu non scherzi eh. Io non ho mai

"difeso" Lobo che è grande e grosso e si difende

da solo (a me poi con quel faccione fa anche paura

... eheh). Non concordo sull'importanza della

tecnica nella musica (chiaro che lo è, ma per

me non è l'aspetto più importante). Mi hanno

sempre annoiato le classifiche di chi è il chitarrista più bravo, più veloce, ecc. E spesso

i più bravi di queste classifiche magari sono meno bravi in altre cose. Del resto non si può avere tutto dalla vita. Comunque questo album non mi è mai piaciuto, mentre il I, quando tecnicamente erano meno preparati (qualcosa avranno imparato dopo?), è per me un capolavoro.

dario1983, autore, alle 13:06 del 27 marzo 2009 ha scritto:

rael

Apparte che io non so chi sia Claudia, ti posso garantire che non ho bisogno di ricorrere allo squallido trucchetto del doppio account per difendermi. Detto questo, voglio subito precisare che io non ho mai detto che sono erudito in materia di musica e soprattutto non ho l'arroganza (questo si può capire dal fatto che mi presento col mio nome e il mio cognome, quindi ci metto la faccia)di spacciarmi per un conoscotore di cose che non so. Io in una scala che va da uno a dieci, credo di avere una preparazione in campo musicale di 5,5. In alcuni generi (puoi capire quali dagli album che voto e recensisco) credo di essere abbstanza preparato,in altri ho lacune profondissime. Ecco, ho cominciato a frequentare questo sito proprio per cercare di (integrare) quei 4,5 punti e quindi per colmare le mie lacune. Spero di essere stato abbastanza chiaro questa volta, visto che sono accusato di voltare frittate e non di non prendere posizioni. ti prego di leggere con attenzione e rispondere.

dario1983, autore, alle 13:16 del 27 marzo 2009 ha scritto:

lobo

Credo che Page, in quanto a tecnica, sia un chitarrista più che preparato e i live lo dimostrano. Il fatto che prediligga un suond sporco e non ami quegli assoli a mille all'ora che mi sanno di tanta meccanica e poco cuore alla Steve Vai, non significa che non sia un buon chitarrista. Secondo il tuo ragionamento quindi il 90% della musica andrebbe cestinata e dovremmo concentrarci solo su una dozzina di chitarristi che basano tutto su tecnica, scale e roba simile? Non è una provocazione, vorrei capire solo come la pensi esattamente.

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 14:34 del 27 marzo 2009 ha scritto:

Bravo Stokerilla. MONNEZZA:

fabfabfab (ha votato 7 questo disco) alle 14:35 del 27 marzo 2009 ha scritto:

Tra l'altro, ottima recensione Dario.

dario1983, autore, alle 15:01 del 27 marzo 2009 ha scritto:

Luigi Capuana notò discutendo con Verga che il letterato siciliano aveva così poca dimestichezza con l'italiano e così tanta scioltezza nel parlare nel suo dialetto che si chiese come mai "i personaggi delle sue novelle non discorressero in siciliano", altro che congiuntivi!!! allora diciamo pure che Verga era un perfeto cretino? Che il Verismo fu una corrente letteraria per analfabeti? sbagliare tre note non è sinonimo di scarsezza tecnica. Anche Hendrix avrà sbagliato qualche assolo in vita sua. Questo fa di lui un menestrello da strapazzo? Per Lobo è bravo il chitarrista che non fa altro che incidere su vinile ciò che ha imparato al Conservatorio... mi sembra un pòriduttivo.

Lobo alle 15:07 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE:

Minchia, il verismo in musica proprio non l'avevo mai sentito! Comunque a me Verga fa schifo, così come mi fa schifo Camilleri. Se parli in dialetto scrivi in dialetto e lascia l'italiano a chi lo conosce. E comunque siamo in Italia: la meritocrazia non esiste, basta convincersi che uno sia bravo e gli si concede tutto. "Era un po' bevuto, non era tanto lucido" ... e a me che cazzo me ne frega? Glielo detto io di ubriacarsi? Io se mi ubriaco mentee sto facendo quello per cui sono pagato mi cacciano a calci in culo! Serietà, ragazzi, serietà!

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 19:44 del 27 marzo 2009 ha scritto:

Caro Lobo, ma cosa ti ha fatto il mondo intero?

dario1983, autore, alle 21:42 del 27 marzo 2009 ha scritto:

RE: Caro Lobo, ma cosa ti ha fatto il mondo intero?

hahahhahah swansong ti quoto in pieno... comunque grazie per i complimenti per la recensione e grazie anche a fabio codias

george (ha votato 6 questo disco) alle 22:41 del 27 marzo 2009 ha scritto:

un album minore.

...ah in questo sito si leggono veramente cose interessanti: Gente che vota un disco avendo ascoltato solo una cover, checche gravide, l'analfabetismo di verga...

Sono abbastanza convinto che Verga l'italiano lo sapesse molto bene che James Joyce sapesse usare la punteggiatura e che picasso sapesse che le persone non hanno 3 occhi!!!!

Comunque tra Page e Vai c'è la stessa differenza che passa tra lo scopare e il fare le flessioni: Page:scopa. Vai...fa ginnastica.....

Lobo alle 11:28 del 28 marzo 2009 ha scritto:

RE: un album minore.

Sono daccordo. Ma se non fai abbastanza ginnastica, o non ne fai per niente, poi quando ti ritrovi a scopare fai una figuraccia ...

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 11:39 del 28 marzo 2009 ha scritto:

RE: RE: un album minore.

lobo dopo tanto verismo mi scrivi daccordo

e 'namo su l'italiano per favore curatelo voi che state lì ghghhgg

dario1983, autore, alle 23:13 del 27 marzo 2009 ha scritto:

george

quest'aneddoto di Verga non l'ho appreso da chissà quale ubriacone da bar, ma da libro di letteratura delle superiori!!! lo sanno pure gli scolaretti!!! per quanto riguarda le flessioni di Vai e le scopate di Page, hai inquadrato esattamente come stanno le cose.

george (ha votato 6 questo disco) alle 18:03 del 28 marzo 2009 ha scritto:

mmm

ok sul fatto che verga avesse più dimesticheza con il siciliano! In alcune regioni è per tutti così, è la lingua dell'imprinting!! Mia madre è da quarant'anni in italia e continua ad avere più dimestichezza con il suo dialetto: quando si incazza è quella la lingua che le esce fuori!!! Ma l'italiano lo conosce molto bene!!

...già la ginnastica è un buon allenamento!!! Ma il rischio è che, durante il coito, sei talmente abituato a fare flessioni che non ti accogi che lei non è più sotto di te da mezz'ora...Quella si che è una figuraccia!!! Ciao Ragazzi...

george (ha votato 6 questo disco) alle 18:06 del 28 marzo 2009 ha scritto:

scusate

mia madre è da quarant'anni a torino...in italia c'era già prima!!!

NickRock (ha votato 8 questo disco) alle 18:48 del 4 maggio 2009 ha scritto:

SOTTOVALUTATO

Se è vero che PRESENCE non puo essere annoverato tra le loro incisioni più ispirate credo che il giudizio della critica sia sempre stato piuttosto severo, anche più del dovuto.. L'album fotografa la band in una fase storica molto particolare, come sottolineato nella recensione. Il fato aveva messo loro, forse per la prima volta dalla nascita del gruppo,il bastone tra le ruote,e la sensazione di urgenza e di tensione a mio parere traspare dai suoi solchi dando al disco un sapore del tutto particolare,accentuato dalla spartana e incisiva formula chitarra-basso-batteria.Per il vero canto del cigno rivolgersi all'imbarazzante IN THROUGH THE OUT DOOR..

H2O_LUCA (ha votato 9 questo disco) alle 19:46 del 17 ottobre 2009 ha scritto:

eccezionale

"Presence" nonostante sia cronologicamente lontano dal successo del "Bombardiere Marrone" o da "Zoso", riesce a trasmettere a chi lo sente una carica blues incredibile. In brani come "Royal Orleans" l'energia della grancassa di Bonzo fà la differenza e in "Achilles Last Stand" si hanno i primi approcci al futuro heavy metal: eccezionale. Personalmente trovo la migliore dell'album "Nobody's Fault But Mine" che, con i suoi intervalli di silenzio, tra un'attacco da "aprite il fuoco" di Page e una rullata da "cambiamo le bacchette rotte" di Bonham riesce a trasmettere la carica blues che questo cd riesce a calzare a pennello. STUPENDO!

dario1983, autore, alle 20:05 del 17 ottobre 2009 ha scritto:

RE: eccezionale

hai ragione, infatti a mio avviso bonham è l'unico a non sfigurare in quest'album, mentre gli altri musicisti forse sono un gradino al di sotto delle loro possibilità, o almeno non all'altezza dei precedenti lavori

ozzy(d) alle 20:08 del 17 ottobre 2009 ha scritto:

Page all'epoca era divorato dall'eroina e si sente, ma quello che tira fuori in "Achille's.." vale il prezzo del biglietto lol.

dario1983, autore, alle 20:29 del 17 ottobre 2009 ha scritto:

RE:

infatti se avessero pubblicato un ep con tre o quattro canzoni di quest'album, sarebbe rimasto nella storia... ma l'auto-plagio di tea for one (copia e incolla di since I've been loving you) dovevano necessariamente evitarlo.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 19:51 del 22 marzo 2010 ha scritto:

Prescindibile

Uno dei loro dischi peggiori. Si salvano solo Achilles last stand, che merita di essere inserita tra i loro capolavori e l'energica e trascinante Nobody's fault but mine: Tea for one è invece un copia sbiadita di Since I've been loving you.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 11:35 del 23 aprile 2010 ha scritto:

allora, il sound del disco mi piace molto, è robusto, torrido, molto hard blues, per certi versi ricorda i primi due album. L'ispirazione non è più quella però. Achilles Last Stand è un gran pezzo, ma si trascina un po' troppo nel finale, con una coda interminabile e un Plant che esagera con tutti quegli ah aha ah ah. Però l'asolo di Page è formidabile. Tea for One è un bel blues, deve molto a Since I've Ben Lovin You, ma chissenefrega. Nobody's Fault But Mine sembra arrivare direttamente dal dirigibile marrone, ottimo, ma forse un po' troppi stop and go, con quel riff slide che ogni tanto si inserisce in maniera un po' troppo invadente. Alla fine però niente male, consideando che era il settimo album e che i precedenti son quasi tutti capolavori o quasi.

dario1983, autore, alle 16:38 del 23 aprile 2010 ha scritto:

PetoMan, rinuncia! Ricordo perfettamente questa discussione a distanza di un anno. Ho fatto il possibile per cercare di fargli capire che i richiami classici ci sono eccome ma questo non significa che Steve Harris e Mozart son la stessa cosa, come non ho mai detto che Chopin fa sinfonie, ma quello che ho ottenuto da Stokerilla fu saccenza e sfottò. E addirittura un'accusa di doppio account da un suo collega di cui non ricordo il nome. Ma va bene così, non sono permaloso.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 20:54 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE:

azz meno male che non sei permaloso...comunque non ho doppi account, non ne vedo il motivo poi...

dario1983, autore, alle 20:58 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE:

Io fui accusato di avere doppi account, mica tu. Certo che non sono permaloso. Se lo fossi avrei cominciato a braitare e rendere questa discussione un pollaio. Comunque è bello vedere che a distanza di un anno ti ricordi ancora la faccenda del sinfonismo! ahahahah

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 21:45 del 23 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE: RE:

ah si ho riletto non era chiarissimo come il sinfonismo e le partiture di violino per i maiden cioè di chitarre che suonerebbero come violini ahahahah...certo che i maiden non sono mozart o chopin ci arrivo a questo eh ma peto scrive "i pattern e combinazioni di note che identificano le partiture di musica classica" o " la classica utilizza scale di altro tipo" : a quale classica ci stiamo riferendo? visto che ci sono almeno 400 anni che potremmo definirli di musica classica...come se le partiture barocche o classiche o romantiche fossero tutte uguali...non è questione di pollaio o disegnini ma come si fa a restare seri leggendo queste puzze?

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 10:48 del 24 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE:

ti stai arrampicando sugli specchi in una maniera imbarazzante pur di non ammettere che hai toppato. Stai ridefinendo il concetto stesso di figura di me***. Cioè, si è detto classica in senso lato, quindi che senso ha sapere quale classica? Tu hai negato che ci fossero richiami di classca, tu hai generalizzato, ora che fai, vuoi la precisazione? Eccottela, la maggior parte dei chitarristi metal arrivati dopo Blackmore e Van Halen spesso utilizza per gli assoli scale che somigliano molto alle partiture di violino di Niccolò Paganini. Dave Murray le ha usate e le usa, non certo ai livelli esagerati di Malmsteen e del metal neoclassico. Tra l'altro l'intera tecnica dei chitarristi metal mira ad una fluidita di esecuzione, grazie allo sviluppo di tecniche come hammer on e pull off, che spesso prende come riferimento le esecuzioni classiche, anche qui Paganini. Senti, io sto dicendo cose precise, chiunque sa qualcosa di musica certe cose le sa, sotto il tuo profilo vedo scritto "musicofilo", ma evidentemente c'è qualcosa che non va, perchè con le scemate che dici, al massimo vi potrebbe essere scritto "cazzaro". Ciao, auguri e figli maschi.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 15:36 del 24 aprile 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE:

LOL

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 10:55 del 24 aprile 2010 ha scritto:

**eccotela** Considerando con chi ho a che fare meglio correggere gli errori di battitura, che mi sa che sei uno che si aggrappa anche a ste cose pur di non ammettere di aver sbagliato

LOHENGRIN (ha votato 7 questo disco) alle 4:12 del primo agosto 2010 ha scritto:

Disco "minore", ma giustificabile, e comunque sempre influente. A Lobo, cordialmente, vorrei dire che Plant non ha una voce da checca gravida, anzi una delle sue maggiori qualità, la duttilità timbrico/espressiva, è lì presente nei dischi a smentirlo. That's the way o Going to California non mi sembrano pezzi cafoni e pompati (e nemmeno Thank you o Babe i'm gonna leave you, Tangerine, Ramble on eccc......)e Page non può fregarci se è meno o più pulito di Satriani e altri che tra due secoli dubito saranno riveriti, ma che sia bensì uno dei chitarristi in assoluto più completi e influenti della musica popolare. Il rock non è precisione, è anima e sangue, prima di tutto.

MsFunny82 alle 23:07 del 21 settembre 2010 ha scritto:

la gente è pazza!

salve....prima di tutto vorrei ricordare che questo disco è stato costruito in 18 giorni totali....e il signor Jimmy Page lo ha registrato in una notte..non so con quali forze visto che era strafatto e quasi invisibile per la magrezza....ma poi come ca*** si fa a dire che Jimmy Page sia cafone e grossolano??? geniale per i pezzi composti, per la sua versatilità per il suo stile assolutamente unico....non puoi non scioglierti davanti a un suo assolo!! i vari Vai e Satriani non si avvicinano a lui neanche lontanamente!!! i gusti sono gusti, ma non diciamo cavolate, please...

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 7 questo disco) alle 14:00 del 8 ottobre 2010 ha scritto:

Rileggendo un mio post qui devo ammettere molto sinceramente che forse ho un po' esagerato. Quindi ok, chiedo scusa a Stokerilla per quel ''cazzaro''. In realtà non lo sei, mi ero sbagliato.

REBBY alle 15:03 del 8 ottobre 2010 ha scritto:

Lo sapevo Peto, sei un grande! Più antico di me e

forse anche di Matusalemme eheh, ma comunque un

grande.

sbavni (ha votato 10 questo disco) alle 11:53 del 6 aprile 2011 ha scritto:

Su Presence:parere a caso!

Nel 1976, John Bonham, batterista dei Led Zeppelin, si presentò dietro le quinte di un concerto dei Deep Purple al "Nassau Coliseum" di Long Island. In stato di ubriachezza notò un microfono libero e salì sul palco prima che i roadies dei Deep Purple potessero fermarlo. Il gruppo smise di suonare stupefatto, mentre Bonham urlava al microfono: "Sono John Bonham dei Led Zeppelin e voglio semplicemente annunciarvi che abbiamo un nuovo album in uscita: si chiama Presence e, cazzo, è fantastico!". Quindi fece per andarsene ma prima si voltò verso il chitarrista dei Deep Purple e lo insultò gratuitamente: "E per quanto riguarda Tommy Bolin, non sa suonare una merda!". Tale episodio comparve sulle riviste musicali di tutto il mondo (è citato anche nel libro Led Zeppelin: Il Martello degli Dei) e successivamente gli stessi Deep Purple lo confermarono numerose volte.

bart (ha votato 5 questo disco) alle 18:22 del 6 agosto 2011 ha scritto:

RE: Su Presence:parere a caso!

Bonham doveva essere proprio ridotto male per avere sparato due cazzate così clamorose.

1)Presence è un disco tutt'altro che fantastico.

2)Bolin era un grande chitarrista, purtroppo anche lui sprofondato nel vortice della droga. Ha suonato con gente come Billy Cobham. Non so se mi spiego!

g.falzetta (ha votato 7 questo disco) alle 11:25 del 8 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: Su Presence:parere a caso!

Premesso che gli Zep sono il mio gruppo preferito, premesso che non voglio entrare nel merito della discussione precedente, premesso che voglio essere super-obiettivo: In primis voglio dire..... se anche hai appena realizzato un disco di melma, te lo vanti. Soprattutto se sei sbronzo come una pezza. E se vedi un "rivale", lo insulti. Non sto giustificando Bonham, sto solo cercando di capire cosa gli possa essere saltato in mente. Quanto al disco..... non lo so, non mi ha mai convinto, a parte Achille's Last Stand e Nobody's fault but mine. Faccio meglio In through the out door di questo. Tuttavia, ad un disco degli Zep meno di 7 non glielo puoi proprio dare.

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 15:16 del 8 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: Su Presence:parere a caso!

vero sta scritto pure nella bibbia meno di 7 e' pura blasfemia

bart (ha votato 5 questo disco) alle 16:33 del 8 agosto 2011 ha scritto:

RE: RE: RE: Su Presence:parere a caso!

Secondo me gli album degli Zep che meritano più di 7 sono solo i primi 4. Anche se considero Achille's Last Stand il loro miglior brano dopo Starway to Heaven.

g.falzetta (ha votato 7 questo disco) alle 18:13 del 8 agosto 2011 ha scritto:

Stoke, almeno su questo siamo d'accordo

g.falzetta (ha votato 7 questo disco) alle 18:13 del 8 agosto 2011 ha scritto:

Stoke, almeno su questo siamo d'accordo

dalvans (ha votato 8 questo disco) alle 14:48 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Buono

Buon disco

David (ha votato 6,5 questo disco) alle 16:56 del primo settembre 2012 ha scritto:

Achille's Last Stand risolleva di brutto la media di un disco non proprio ispiratissimo.

alekk (ha votato 6,5 questo disco) alle 11:57 del 17 dicembre 2012 ha scritto:

cosi cosi. dopo i primi quattro album solo physical graffiti è davvero degno di nota

zagor alle 9:42 del 16 gennaio 2013 ha scritto:

achilles stand gran pezzo pero' forse dura un po' troppo, soprattutto con gli ululati di plant che un po' stancano. pero' gran lavoro di bonzo dietro le pelli e di page con gli incastri delle chitarre. il resto del disco insomma.....

zagor alle 9:42 del 16 gennaio 2013 ha scritto:

achilles stand gran pezzo pero' forse dura un po' troppo, soprattutto con gli ululati di plant che un po' stancano. pero' gran lavoro di bonzo dietro le pelli e di page con gli incastri delle chitarre. il resto del disco insomma.....