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R Recensione

8/10

Queen

Queen II

"Per me Queen II rappresenta il genere di musica emozionale che avremmo sempre voluto suonare. Stavamo cercando di spingere le tecniche di studio ad un nuovo limite per un gruppo rock" Brian May.

Il secondo disco dei Queen reca in sé, fin dal titolo, un evidente approccio manicheo che ritroviamo rappresentato nelle foto corrispondenti ai due lati del vinile, quei scatti famosi di Mick Rock in cui Freddie Mercury (voce, piano, clavicembalo), Brian May (chitarra, voce), John Deacon (basso e cori) e Roger Taylor (voce, batteria) posano in vesti ora completamente nere, ora completamente bianche. È il gioco degli infiniti estremi che si alternano all’interno di uno stesso disco, di uno stesso lato, di uno stesso brano, epitome della produzione settantina (ma non solo) della band inglese, grazie a un certosino lavoro di studio del complice Roy Thomas Baker sublimato dal dirompente suono multitraccia che sarà un marchio di fabbrica della Regina (pensate all'espressività dei cori iperbolici e alle chitarre sovraincise del guitar-hero May). Un album di sussulti rock che, se non fosse per la sua potenza heavy, non avrebbe remore a dichiararsi goticamente “progressive”. La capacità di astrazione dei componenti cardine del gruppo (May e Mercury) riesce a trarre linfa da diversi campi dell’espressione artistica: e in effetti quello che scopriremo nel disco è un susseguirsi di ispirazioni e citazioni che provengono dalla pittura, dalla poesia, dalla Storia e ovviamente dalla musica popolare (il cinema offrirà gli accostamenti che di “A Night at the Opera” e “A Day at the Races” fanno intuire l’ambizione tutt’altro che seriosa, ma uno scherzo, uno sberleffo acutamente giocoso).

L’avvio di “Procession” ci catapulta in una dimensione mitica e palpitante, e costituisce un gustoso esempio della sperimentazione chitarristica che May porterà a compimento in “A Night at the Opera”. La sua Red Special diventa un’orchestra, e le sue linee melodiche, sovrapposte tramite un amplificatore costruito artigianalmente dal bassista John Deacon, sfociano direttamente nel primo capolavoro del Lato Bianco: “Father To Son”. Il rapporto padre-figlio viene trasposto su uno sfondo mitico di grande impatto emotivo, e trasferisce in musica una concezione della poesia che fu teorizzata da Wordsworh, basando poeticamente la sua efficacia sulla presenza di alti e bassi. E così il brano si snoda su una trama melodica prima impetuosa, poi scevra della carica elettrica e dei cori imponenti –puramente teatrali- che riacquisterà prima di collegarsi al tema di “White Queen (As it Began)”. La Regina Bianca concepita da May è una soave dama che sembra presa a prestito dallo Stilnovo, capace di far germogliare la passione più travolgente e la tristezza più desolata, ciò che la struttura del brano, il pathos quasi commovente e le note malinconiche del piano di Mercury riescono ad evocare magistralmente nell’ascoltatore. “Some Day One Day” , con May alla voce, è un brano etereo, suggestivo di un’atmosfera bucolica che sembra catturare il momento di transizione dall’alba che tentenna tra uno sbiadito grigiore e la pallida luminosità del mattino (suggerito anche dal testo).

A fare da spartiacque tra i due lati c’è il contributo da autore e voce principale di Roger Taylor, che piazza un potente rock singhiozzante sul rapporto madre-figlio, con un mood urbano che spezza parecchio rispetto a quello generale del disco. Il Lato Nero, interamente composto da Mercury, si apre con una sequenza rovesciata del finale di “Ogre Battle”, un impetuoso proto-metal con May che azzarda vortici quasi thrash e che farà da spartiacque per una grossa fetta della loro successiva produzione hard. Tra i rumori assordanti della battaglia che infuria, le urla agghiaccianti di Mercury e il fascino mitologico di uno scontro eterno («buggle blow, let trumpet cry, ogre battle lives for ever more!») spunta improvviso l’andamento stravagante e miracolosamente prog di “The Fairy Faller Master-Stroke”, praticamente gli Yes in gita a Versailles. E' la descrizione dettagliata del dipinto omonimo di Richard Dadd, di cui Mercury era grande estimatore, un baroque-glam-pop estroverso e al fulmicotone, dal ritmo incalzante. E, senza soluzione di continuità, è ancora un piano in grande spolvero a iniziarci alla breve vita di “Nevermore”, istante di pura bellezza che omaggia la concezione poetica teorizzata da E.A. Poe (poesia=breve momento di intensa ispirazione), richiamandosi a Poe, in particolare “Il Corvo”, sia nel titolo che nelle liriche.

“The March of the Black Queen” è un proteiforme esempio del cristallino talento compositivo di Mercury: ballata, opera, heavy metal, gusto glam, tutto mischiato con un'attitudine che è barocca e romantica a un tempo. Il testo di questo primo manifesto dell'estetica-Queen accompagna in modo enigmatico la lotta, stavolta intestina, tra bene e male, che si consuma in un tripudio di cori demoniaci e sussurri angelici, virtuosi arpeggi al pianoforte e bruschi cambi di tempo. Un brano-suite dirompente che infine s'incastra nel brillante muro sonoro di “Funny How Love Is”. La voce di Freddie sale in un crescendo gioioso e vagamente inquietante, uno spesso wall of sound che porta i Beach Boys al "Rocky Horror Picture Show", e quando l'iridescente festa tocca l’apice e volge al termine “Seven Seas of Rhye” irrompe sulla scena, dinamica e coincisa, un ultimo entusiasmante assalto hard-glam prima dei titoli di coda e un primo lungimirante hit nel carniere dei quattro. Opera importante di un gruppo ingiustamente sottovalutato, oltre che dai detrattori anche dagli stessi fans più accaniti (perché l’esaltazione immotivata e vuota di quest’ultimi io la chiamo “svalutazione”), “Queen II” rimane tuttavia a testimoniare del vero valore dei suoi creatori, con una lunga scia di illustri musicisti che ne dichiareranno ai posteri l’influenza.

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Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 42 voti.

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bart (ha votato 7 questo disco) alle 18:29 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

Uno dei loro dischi milgiori!

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 19:52 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

Io cota nemmeno lo conosco (pace a te, fratello), figuriamoci se lo schernisco. Ma non puoi far finta che tra il chiamarsi cota o salvatore e il chiamarsi zappa, waters o corgan non ci sia differenza. Quello che cerco di dire si riassume nell'immagine del mio prof di filosofia che definisce harry potter spazzatura. È molto attinente anche per gli entusiasmi popolari che queen e rowling suscitano nei rispettivi ambiti. Ebbene, la rowling è innanzitutto una scrittrice, mentre il mio prof al massimo uno scribacchino (l'una crea, l'altro denigra per trarne una reputazione alternativa e aristocratica); senza contare che il prof scompare nell'oceano della portata dell'arte della rowling: il massimo che gli dovrebbe essere concesso di dire è "non mi piace", o di riflettere umilmente su eventuali difetti, senza scordare chi è l'artista e chi è lo spettatore.

bart (ha votato 7 questo disco) alle 18:30 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

Migliori

ozzy(d) alle 19:36 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

Uno dei loro dischi milgiori!

figuriamoci come sono gli altri allora.

Totalblamblam alle 20:36 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

RE: Uno dei loro dischi milgiori!

ogre battle mi fa sbellicare più di questa

bart (ha votato 7 questo disco) alle 22:15 del 6 dicembre 2011 ha scritto:

RE: figuriamoci come sono gli altri allora.

Io penso che i dischi degli anni settanta siano tutti abbastanza interessanti. Poi, a mio parere, sono un pò scaduti negli anni ottanta. Con l'ultimo (Innuendo) sono tornati a livelli decenti.

nebraska82 (ha votato 8 questo disco) alle 22:55 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

in generale la carriera dei queen non mi convince appieno, ma questo è un ottimo lavoro, "seven seas of rye" e la marcia della regina nera gli apici. molto bella la recensione.

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 23:21 del 5 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

Nebraska ha ragione su quasi tutto. "Seven Seas Of Rye", la regina bianca e quella nera sono di gran lunga le migliori. Ma il disco non vale più di questo.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 21:24 del 6 dicembre 2011 ha scritto:

Bravo salvatore, bella recensione. Il disco lo trovo anch'io molto valido. Rispetto al precedente vi è una evidente maturazione e lo stile si fa più personale e ricercato. Continua a pagare un certo debito ad altri grandi gruppi che li hanno preceduti, ma allo stesso tempo mostra idee particolari e fantasiose, come il peculiare uso delle sovrincisioni chitarristiche, l'interplay fra pianoforte e chitarra e un raffinato uso dei cori. Nevermore e Ogre Battle le mie preferite.

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 12:06 del 7 dicembre 2011 ha scritto:

viviamo tempi in cui l'enfasi è automaticamente un difetto. cio' che è ben prodotto è "pomposo". rigetto questa mentalità. ma i Queen no, non li ho mai digeriti. a prescindere dai suoni. non fanno per me. questo è uno dei meno peggio che han fatto, imho.

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 12:52 del 7 dicembre 2011 ha scritto:

Tempi in cui le celebrazioni dei Queen col ventennale della morte e le altre pugnette hanno raggiunto un livello intollerabile per chiunque conservi un minimo di salute mentale.

Totalblamblam alle 13:49 del 7 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

parole sante LOL di pompe e circostanze quetso paese vive da secoli, elgar ne fece un cavallo di battaglia i queen di troia

Giuseppe Ienopoli (ha votato 6 questo disco) alle 14:29 del 7 dicembre 2011 ha scritto:

God save The Queen Lezabeth III ... !

... fanno diminuire anche la vista fino alla cecità totale!!

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 15:15 del 7 dicembre 2011 ha scritto:

RE: God save The Queen Lezabeth III ... !

grazie Ieno, troppo buono.

benoitbrisefer alle 20:59 del 9 dicembre 2011 ha scritto:

Ok, diciamolo non amo i Queen e sono ancora più prevenuto perché non ne posso più dei miei allievi 17enni che sbavano per loro e non conoscono ad esempio Zola Jesus, Atlas Sound o Handsome Furs!!!!

E' come se alla loro età (77-7 avessi ascoltato solo Elvis Presley e non avessi mai sentito nominare Clash o television. Mah......

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 10:29 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

Ragazzi, non cadiamo nel solito errore... E cerchiamo di distinguere il valore di un disco dallo sputtanamento di cui sono vittime (conniventi?) le figure dei suoi creatori. In questo caso il valore artistico è eccellente; un motivo in più per non dilungarsi in inutili chiacchere su quanto volgare sia il fatto che il loro nome sia sulla bocca di tutti. Peraltro, questo è un lavoro seminale per il metallo epico e quello progressivo; ma è il disco supremo per artisti come virgin steele, nirvana (so che sembra assurdo dirlo), smashing pumpkins, guns and roses, lo stesso robert plant, mike patton, extreme, blind guardian, janes addiction e chi più ne ha ecc. Insomma: almeno in questa recensione, almeno in questo disco superbo, lasciamo fuori i memoriali e tutti gli strascichi di radio gaga and friends.

ozzy(d) alle 13:16 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

"so che sembra assurdo dirlo"...non, sembra, lo è , come per jane's addiction, poi su plant si sconfina proprio nel ridicolo. qualcosa per gli smashing pumpkins più kitsch al massimo.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 16:24 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 14:21 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

no per favore non avviciniamo gli smashing pumpkins ai queen. di kitsch le zucche possono avere solo le copertine dei dischi! io non scambierei mai un mellon collie per una qualsiasi roba dei queen!

ozzy(d) alle 14:27 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

un pezzo come baby let's rock degli Zwan ( il gruppo post zucche di corgan) è chiaramente ispirato ai queen ghgh poi corgan ha sempre detto che apprezzava queen, boston, ELO, infatti anche in mellon collie c'è un po' di sbrodolaggine lol

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 14:52 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

aspe io se parlo di SM intendo il periodo dal 91 al 98. quel che hanno fatto dopo non mi interessa! corgan adolescente ascoltava i queen, tutti lo hanno fatto....questo non significa che per concepire gish o mellon collie si sia ispirato ai queen dai...corgan stava avanti anni luce a quei tempi! andare a trovare semi dei queen in mayonnaise o to forgive...è una forzatura bella e buona!

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 14:55 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

SP no SM ahahah

NathanAdler77 (ha votato 8 questo disco) alle 15:19 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

You never heard my song before the music was too loud...

Io non sono certo un cultore del Baffo Mercurio, ma disconoscere alcuni buoni-ottimi dischi che i Queen hanno realizzato nei Settanta mi sembra un'operazione abbastanza gratuita e mistificante..."II" è uno stralunato modello di glam barocco e cupo, canzoni come "Father To Son", "Some Day One Day" etc. hanno influenzato eccome Corgan (penso a "Frail & Bedazzled", "For Martha" e "Jellybelly", altro che le scorreggine degli Zuàn... ghghgh). E May è stato un chitarrista d'indubbio valore.

Totalblamblam alle 16:08 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

dr paul e della cover di mick rock che mi dici? non ti sembra un omaggio a with the beatles? ahhahah poveri noi ancora con i kuin alfieri del metallo epico e progr bella roba quella fine... ogre è orripilante ma davvero vi piace sta schiuma?

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 16:27 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

stoke quale cover non so niente! per il resto boh leggo di musica da 20 anni e non mi è mai capitato di leggere di queen II come capolavoro, (8 è capolavoro) mai!! questa è la prima volta! qualcosa vorrà pur dire!

amen, ad ognuno il suo, gli extreme da una parte, i pumpkins dall'altra..opposta! ))

Totalblamblam alle 16:33 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

cover: copertina ...questa che vedi qua LOL non ti ricorda with the beatles con i suoi giochi di chiaro e scuro? oh fattene na ragione è un capolavoro ché ha spianato la strada al metal epico e progressivo! e pure a lui

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 16:35 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

puntini sulle i: gli smashing li avviciniamo eccome, visto che billy parla di questo come del disco che gli ha cambiato la vita. Capitolo nirvana: i pianeti sono opposti, ma erano grandi fan (i sopravvissuti ai due leader hanno anche inciso assieme). Ah, e mi viene in mente che anche trent reznor dei nine inch nails lo è: magnifica la sua cover di "get down make love". Ah, e frank zappa li definì "eccellenti". Insomma, pare che i poveri queen siano detestati dai "critici" e stimati dai colleghi musicisti: chissà perché ciò mi fa sorridere.

ozzy(d) alle 16:54 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

"ma erano grandi fan (i sopravvissuti ai due leader hanno anche inciso assieme)." grohl con chi non ha inciso? una delle più grandi puttane dello show biz ghghgh, poi lui e novoselic nei nirvana non contavano molto...comunque se vuoi fare arrabbiare stoke e dr.paul cita la loro musa bowie, a lui i queen piacevano!

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 17:19 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

i pumpkins sono stati troppo più intelligenti dei queen! e poi fra colleghi non si mordono la coda, ovvio che se vai da zappa e gli chiedi cosa pensi dei queen...cosa vuoi che risponda? eccellenti, non poteva certo dire mediocri! ma inutile aggrapparsi ad un complimento estorto, erano mondi lontanissimi!

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 17:44 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

oltre al fatto che "eccellente" non lo si usa nemmeno diplomaticamente, non credo che zappa avesse problemi nel dire ciò che pensava. e non gli è stata posta una domanda diretta, ma fu lui a tirarli in ballo: gli è stato chiesto quali fossero le sue preferite band attuali, che disse essere queen e gentle giant. E roger waters riteneva mercury uno tra i cinque migliori autori del dopoguerra, citandolo tra coloro che erano forse "better than me". Questo infruttuoso mare di citazioni per dimostrare che chi sa fare fa, chi non sa fare fa l'insegnante e chi non sa insegnare fa il critico.

Zeman (ha votato 10 questo disco) alle 10:46 del 2 settembre 2012 ha scritto:

Guarda, l'unica artista che davvero non ha mai leccato il culo a nessuno è Zappa, per cui se ha espresso un parere favorevole su di loro è perchè lo pensava per davvero, e comunque i primi Queen, ti piaccia o meno, sono stati un gruppo coi controcojoni.

NathanAdler77 (ha votato 8 questo disco) alle 17:39 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

"Freddie e i Queen hanno dato un grande contributo alla musica pop": così disse il signor Jones. ghghgh Paul, a me invece è capitato di leggere quattro stellette a "Like A Virgin" perché rilevante "fenomeno di costume"...

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 17:46 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

like a virgin? be ma nella sua "stupidità" ci possono stare 4 stelle, certo siamo nella categoria "mainstream da ballo"! i queen invece vengono inseriti nel filone rock serio...ma cristo....erano gli ultimi negli anni 70!!! sia presi singolarmente che come gruppo! non riesco a trovarne uno peggio dei queen...devo scendere nella categoria "mainstream ad catzum" e allora posso trovare gli abba! ma fra quelli del rock serio...stavano dietro a tutti, non credo di dire un'eresia!

NathanAdler77 (ha votato 8 questo disco) alle 18:31 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE: erano gli ultimi negli anni 70!

Addirittura i peggio, è proprio odio cieco! ) Ma chi lo stabilisce scusa, qualche ricercatore del Cern di Ginevra? E poi che stramba categorizzazione sarebbe "rock serio"? No, perché una delle mie canzoni preferite di sempre è "The Duke of Prunes", che ha un testo più scemo dei leghisti con l'elmo vichingo a Pontida: "...A love that is strong, a prune that is true!"

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 17:59 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

"rock serio..."

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 18:03 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

questo mi fa venire in mente: e chi non sa nemmeno fare il critico lascia commenti *bip* su storiadellamusica

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 18:31 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

dove bip = affrettati eheh

Alfredo Cota (ha votato 4 questo disco) alle 18:37 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

Pessimi

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 18:42 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

dai stiamo giocando a nascondino fra dichiarazioni post mortem estrapolate qui e lì e misunderstanding sul rock serio...allora diciamo rock seventies va bene? aspetto la lista eh!

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 18:54 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

beh, tanto per intenderci quei commenti post mortem oppongono i nomi di un frank zappa e un roger waters a quello di un alfredo cota; capito cosa intendo quando parlo di chi fa e di chi commenta ciò che viene fatto? Quanto alla lista, mi riallaccio a ciò che dice nathan: non l'avrai da me; forse te la potrà elaborare il cern, però.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 18:54 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

beh, tanto per intenderci quei commenti post mortem oppongono i nomi di un frank zappa e un roger waters a quello di un alfredo cota; capito cosa intendo quando parlo di chi fa e di chi commenta ciò che viene fatto? Quanto alla lista, mi riallaccio a ciò che dice nathan: non l'avrai da me; forse te la potrà elaborare il cern, però.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 19:16 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

salvatore, i nomi di zappa e waters non servono a niente, perchè nella loro musica di queen non ci sono tracce tangibili, puoi continuare a nominarli all'infinito ma è uno sforzo vano! noto invece che non perdi occasione per schernire quelli che non apprezzano la band, quindi Cota non sa quello che dice perchè non si chiama waters (ahah), e io sono un bip perchè dico la mia e riporto quel che vedo! io non ce l'ho con te, io contesto la band ma non mi permetto di darti del bip! e sì che potrei farlo perche le ultime due righe della recensione, a mio modo di vedere, sono il bip più grande della storia...e visto che mi tiri per la giacchetta (appena stirata) spero non te la prenderai se sono sincero fino in fondo! ma 'ndo stanno 'sti illustri? ma davvero vogliamo far credere che cristo è morto di freddo? sai perchè il cern non mi consegnerà nessuna lista? perchè dovrebbe consegnarmi un foglio bianco, a meno che non vogliate inserire come peggio dei queen gente tipo: led zep, floyd, soft machine, genesis, who, gentle giant, king crimson, roxy music, bowie, wyatt, stones, tangerine dream, sabbath, hendrix, yes, deep purple, them, van morrison...ah forse qualcuno peggio c'era...forse i thin lizzy? oddio se ne potrebbe parlare...forse i mott the hoople...mmmm non so se ne potrebbe parlare sentiamo nathan che è più sobrio (per adesso) ghghgh

Zeman (ha votato 10 questo disco) alle 10:59 del 2 settembre 2012 ha scritto:

Essere inferiori a questi (grandi) gruppi non significa per forza essere mediocri... e poi anche i LedZeppelin da un confronto con Wyatt, SoftMachine, TangerineDream, PinkFloyd(soprattutto con Barret) ne uscirebbero con le ossa rotte, almeno però i Queen a differenza del Dirigibile non plagiavano! XD Scherzo, mi piacciono gli Zeppelin. Comunque ti posso fare subito qualche nome di bands di quegli anni nettamente inferiori ai Queen: Kiss, ElectricLightOrchestra, StatusQuo, Journey, Boston, Kansas, Ac/Dc, Aerosmith, Scorpions, Wishbone Ash, Ufo, DireStraits (e un paio di questi mi piacciono pure).... vabbè meglio che mi fermo.

Ekphrasys alle 1:40 del 9 aprile 2013 ha scritto:

HAHAHAHAHAH, ma hai bevuto?

Journey, Dire Straits, Status Quo inferiori ai Queen???!!!

Senti, a me piacciono i Queen, non ho nulla contro di loro, mi piacciono pre i loro lavori anni '80, da tutti stroncati (soprattutto la soundtrack di Highlander), ma di fronte a gente come Journey e Dire Straits scompaiono....

Dai, adesso va bene tutto, ma l'arte è oggettiva, non soggettiva...e chi dice il contrario mente sapendo di mentire...

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 20:07 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

ah, e consentìmi di dire che l'approccio che dimostri verso la musica non è solo banale, ma anche volgare. Tu staresti proprio bene tra i fan più inconsapevoli dei queen che ti affanni a tentare di seppellire sotto nomi di altri colleghi: anche loro parlano di "migliori, peggiori, rock serio"ecc. Stilano molte liste: tu potresti proporre loro le tue!

salvatore alle 20:22 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

I queen sono inascoltabili anche per me, non so che farci, però, Paolo, non sono d'accordo nemmeno con te. Gli ABBA a me piacciono più dei Queen!

Alfredo Cota (ha votato 4 questo disco) alle 21:01 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

A me di ciò che dice Waters non importa nulla, non mi ci faccio condizionare, come si evince dal voto. L'avesse detto Florian Fricke forse...

Il fatto è che io faccio un distinguo filosofico, nello specifico eidetico, tra "arte" e "poiesis", semplificando il tutto (lungi da me volervi tediare con gli arrovellamenti del mio bacato gulliver)l'arte è "far bene" qualcosa, la "poiesis" è una creazione d'ispirazione divina, trascendentale, ha "quel qualcosa in più", per dirla terra terra. Qui quel qualcosa in più il mio animo non lo vede. Tutto qui.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 21:30 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

Ecco, questa la trovo una posizione molto più conveniente ad uno spettatore, che è libero di assistere alla rappresentazione che più lo soddisfa. Ed è anche giusto che non si faccia influenzare nel gusto personale dai giudizi di un altro artista, così come io sono libero di rilevare come il giudizio di chi ha alle spalle un universo di creazioni sia in qualche modo più indicativo del valore di un prodotto. Un prodotto che in questo caso, da spettatore, non avevo bisogno mi fosse raccomandato. Quanto alla poiesis (non potevo non notare il greco) potrei anch'io dire di trovarla più massicciamente altrove, ma d'altra parte ho guardato con moderato apprezzamento un film come Il signore degli anelli, che è perfetta arte d'intrattenimento con sprazzi di quel " di più". Che è più o meno ciò che sento in questo disco.

Soapshoprock97 (ha votato 8 questo disco) alle 21:14 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

Non capisco l'astio che avete verso i Queen, vi posso capire se criticate i lavori degli anni ottanta ma i primi quattro album ed Innuendo sono davvero molto belli. The Fairy Faller Master-Stroke e la Regina Nera sono dei piccoli capolavori e l'album si mantiene su alti livelli per tutta la sua durata. Fatemi il piacere di riascoltarlo senza pregiudizi (ormai è una moda mettere i due ai Queen) e vi assicuro che ne resterete molto soddisfatti perchè, ripeto, è veramente un album eccellente.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 21:31 del 16 dicembre 2011 ha scritto:

*mi riferisco ad alfredo.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 10:14 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

guarda tra i fan inconsapevoli e dall'approccio banale/volgare, ci sei già tu che ti sei affannato a riportare stralci non richiesti di complimenti post mortem per avvalorare qualcosa che già di suo è seppellito sotto i nomi dei gloriosi (quelli sì) colleghi contemporanei!

siamo qui per parlare semplicemente di musica, quindi paragoni se ne possono fare tranquillamente, senza rifugiarsi dietro il meschino scudo dell'approccio volgare di chi denigra e l'approccio pseudo-colto di chi ci racconta che "una lunga scia di illustri colleghi-ma-per-favore-non-diciamo-bip".

io dico che i queen erano i peggiori nel decennio '70 (genere rock, hard rock, glam, plastic-prog), spero di poterlo ribadire senza urtare la suscettibilità di alcuno, nel frattempo aspetto nomi che possano smentirmi!

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 11:46 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Si dice "urtare la sensibilità"; ma al massimo puoi urtare la mia intelligenza nel farmi partecipe dei tuoi giudizi. Comunque certo, ognuno può dire ciò che vuole (peggio per lui se quello che dice ne denuncia l'inettitudine). Ah, la democrazia: ad ogni misero, sterile omuncolo è dato di esercitare le sue miserie sui nomi di creatori infinitamente più grandi di lui. Paul, non ci capiamo proprio. Detto questo, continua pure con le tue idee su ciò che è "il peggio". Io continuerò a ritenere che zappa, waters, corgan, de feis ecc non ci abbiano visto male;che ad un ascoltatore serva l'umiltà di tenere a mente chi è l'artista socialmente significativo; che esiste sempre qualcosa di peggiore o qualcosa di migliore; che il "rock serio" non esiste, e se esiste fa schifo; che la filosofia fatta a scuola è brutta; che qualsiasi cosa si faccia a scuola mi indispone; che la chiesa è al servizio di satana; che satana è al servizio dell'uomo; e che la nuova carta igienica che ho provato è davvero troppo ruvida.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 12:06 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

l'intelligenza dei lettori l'hai già urtata tu con quel finale sconsiderato ah bello abbassa la cresta!! e salutami la scia-di-illustri-musicisti-bip

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 12:31 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

A dottò, ma "abbassa la cresta" a chi? Pure il "nonno" ti metti a fare ora. Insomma, la cosa è chiara, quelli che piaciono a te sono sempre indubbiamente dei fenomeni, quelli che a te non piaciono sono sempre indubbiamente delle chiaviche. Ok, va bene, è così. Contento? Hai ragione tu, sempre e comunque. Parli di urtare l'intelligenza, un tipico esempio potrebbe essere quello di definire Bowie il più grande genio del 900, questi si che è urtare, tamponare, fracassare l'intelligenza della gente.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 12:58 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

petoman ma hai seguito la discussione o no? io sto rispondendo a chi si sente urtato e fa le battutacce, da chi prende tutto sul personale quando io sto contestando solo una band! stai seguendo oppure no?! riguardo bowie che problema c'è.... contesta pure sotto la recensione in questione, stai tranquillo che non farò nessun piagnisteo con intelligenze e suscettibilità urtate!!

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 13:16 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

discussione, mah. Ci sei tu che da una decina di commenti vuoi i nomi. ma nomi de che? Se tu hai già deciso che i queen sono peggio di tutti, mi pare ovvio che qualsiasi nome ti si faccia dirai che erano peggio i queen. Ti pare una discussione questa? Poi le solite cose che leggi di musica da due secoli, che c'hai le infarinature ecc ecc, che nessun altro aveva dato un voto così alto a questo disco. Boh, mi sembrano discorsi di una sterilità disarmante.

Filippo Maradei alle 13:22 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

A me invece sembrano di una tristezza infinita uscite di questo genere: "Ah, la democrazia: ad ogni misero, sterile omuncolo è dato di esercitare le sue miserie sui nomi di creatori infinitamente più grandi di lui." A me i Queen fanno cagare, sono tra i gruppi più sopravvalutati nella storia della musica, altroché. Ho tutto il diritto di urlarlo cortesemente.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 13:23 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

petoman ma anche io ti conosco a memoria, potrei riconoscerti senza leggere il tuo nickname, cosa significa? tu invece su queste pagine fai discorsi non sterili? linkameli per piacere, oppure ti offendi se ti chiedo di linkarmeli?! non leggere solo quello che dico io leggi anche gli altri, rilassati, fammi pure dei nomi, vuoi contestare sotto bowie? contesta pure....non reprimerti!

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 13:36 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

"anche io ti conosco a memoria" Queste si che son soddisfazioni. "potrei riconoscerti senza leggere il tuo nickname, che significa?" Boh, che sei un mago? "rilassati" si, ok, aspè che prendo la valeriana se la trovo. "fammi pure dei nomi" di nuovo sta cosa dei nomi? ma che è il grande fratello? "tu invece su queste pagine fai discorsi non sterili" i miei discorsi sono molto profondi, interessanti, ricchi di contenuti e fanno bene alla vista, ho un'alta considerazione di me, ma se tu pensi che i miei discorsi siano sterili va bene, mica mi cambia niente.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 13:44 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Oh, philip! Non mettertici anche tu, dai. A parte qualche piccola provocazione, io non ho pianto, ma solo esposto la mia tesi su cosa a un consumatore di arte dovrebbe essere permesso di dire in relazione alla sua dignità, senza contestare il diritto di espressione, anche idiota. E poi non sono triste

lev alle 14:31 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

minchia quando ho visto la recensione ero sicuro che prima o poi si sarebbe scatenato l'inferno!

per quel che riguarda il disco, non so dovrei riascoltarlo, è da una vita che non lo metto su. seven seas of rhye è un vero classico però.

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 14:49 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

fantastico siamo agli appelli a philip: "ti prego non mettertici pure tu" ahahah troppo tardi ormai il suo pensiero è scolpito su pietra fattene una ragione! conosco anche io un sacco di epiteti, di certo non replicherò alla bassezza dei tuoi contenuti da fan ferito e ululante. su un punto hai ragione, ti avevo sopravvalutato, sei invece il solito fan esaltato che non riesce ad accettare pareri contrari, signor lunga-scia-di-illustri-musicisti.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 15:17 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Oh, già, l'inferno. È così che sembra, visto da fuori? Che vergogna. Che brutta cosa. Le mie orecchie si sono orlate di un fastidioso rossore, adesso. Che ne pensi, lev? Il sito dopotutto è fatto per discutere, anche vivacemente. Secondo te sono ancora in tempo per tirarmene fuori? Giuro che se sarai benevolo starò molto più attento, d'ora in poi, nell'intraprendere una discussione. Prima farò sempre un piccolo collaudo dell'interlocutore. Qualche domanda a prova di idiota. Tipo: "sapresti darmi i nomi dei peggiori gruppi di rock serio?". Se quello si mostra entusiasta, io scappo a gambe levate.

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 15:31 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

volevo solo dire che Bowie mi fa schifo quanto i Queen

non state a ringraziarmi per il contributo costruttivo )).

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 15:31 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

volevo solo dire che Bowie mi fa schifo quanto i Queen

non state a ringraziarmi per il contributo costruttivo )).

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 15:41 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Io non vedo nessun fan esaltato. Vedo uno che ha fatto la sua recensione sui queen e un altro che gli rompe le scatole perchè ha osato recensire i queen e ancor più perchè gli ha messo un voto alto: "leggo di musica da 20 anni e non mi è mai capitato di leggere di queen II come capolavoro". Embè? Cosa significa, che chi fa la recensione deve prima accertarsi sui voti dati da altri? Bello così, mettiamo tutti gli stessi voti, sai che divertimento. E la stessa cosa sulla recensione dei Muse. Scusa tanto, ma al mondo c'è anche gente che ragiona di testa sua e non mette il voto già dato dalle riviste musicali. Tu non sei d'accordo? Ok, lo hai detto, è da una vita che lo vai ripetendo. E poi sarebbero gli altri a non saper "accettare pareri contrari". E che salvatore sia un nuovo arrivato e tu un vecchio utente, se permetti, me ne sbatto.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 15:44 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Hai frainteso: non sono un fan; accetto (ma chi sono io per "accettarli"? Semmai mi sottometto alla loro sacrosanta presenza) i pareri contrari, se deboli senza reazione, se forti con interesse e se espressi da idioti con l'irritazione (peccato veniale) che devo imparare a controllare. Come dicevo, tu non comprendi. IraKaplan, un pò di ironia è sempre un bene: ora però, se hai seguito il mio discorso precedente, ti chiederei di andare da bowie e dirgli in faccia che ti fa schifo. Spero per te che avrai una risposta alla sua conseguente domanda "fammi sentire i tuoi dischi, grande artista".

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 16:03 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Non so perché io senta ancora il bisogno di giustificarmi, ma facciamo che sia per amore di confronto e di collaborazione: in ogni caso non sarei il primo che abbia un alta considerazione di questo disco. Oltre altri musicisti (che tu lo voglia o no, paul) anche altri recensori: allmusic gli conferisce quattro stelline; panopticon lo annovera tra le sue pietre miliari. Non giustificherò oltre la mia recensione.

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 17:29 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

vabè, ma dai

la grettezza di dr.paul non stupisce più.

Lezabeth Scott (ha votato 6 questo disco) alle 17:52 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

Ragazzoni state calmi, però! Questa è l'ennesima discussione sui Queen che finisce ad insulti personali e dopotutto è quasi Natale. Ora datevi il mignolino e fate la la pace. Su, da bravi!

Alfredo Cota (ha votato 4 questo disco) alle 18:45 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

La ciliegina sulla torta sarebbero degli interventi al vetriolo di Gulliver e stoke(d), poi davvero pipa della pace per tutti però! A parte gli scherzi, volemmose bene; come al solito la donna si dimostra superiore all'uomo

lev alle 20:51 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

salvatore ma guarda che scherzo eh, non prendermi sul serio, certo che non è l'inferno. era solo una battuta per sottolineare che ogni discussione sui queen finisce a scatafascio!

bill_carson (ha votato 7 questo disco) alle 2:34 del 18 dicembre 2011 ha scritto:

comunque...

Salvatore, tu stai teorizzando che qualsiasi critica provenga da un non-addetto ai lavoro abbia meno peso di un'opinione espressa da un collega?

probabilmente si, se il giudizio verte su aspetti tecnici. assolutamente no, se si tratta di pura e semplice espressione del gusto personale.

scusami, ma io mi permetto e come, di dire che quello dei cinepanettoni è cinema di merda. e no, non credo di dover dimostrare d'aver girato un grande film, per farlo.

quello che dici ha senso se postuli l'insensatezza della critica alle arti da parte di chi "artista" non è.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 23:59 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

RE: comunque...

Scusa, kaplan: non mi ero accorto del tuo commento. Certo che postulo il postulato (%*§?!): contiene in sé la risposta. Partendo dal fatto che il mio non era un discorso su come si debba, ma su come convenga agire (prima di tutto di fronte a sé stessi), acciocchè non si scalfisca il diritto del più sgarbato tra i vittori di scalfire opere d'arte, né quello delle corti di nullafacenti tuttologhi che si riuniscono in tv di esprimer la loro dispensabile opinione, ebbene, l'hai detto tu e lo dico anch'io: i cinepanettoni non son buoni né come cinema né come panettoni; e aggiungerei, sendo loro sullo stesso piano di nullità creativa, che bill o come si chiama, quello dei tokio hotel, pur con la sua grande fica e tutto il resto, è sommamente PESSIMO. Embè? Questo lo posso dire: con un pò di esperienza tecnica io e te, e miliardi di altre persone, sapremmo fare magari anche di meglio. Loro, a ben vedere, non sono affatto reali Creatori: il cinepanettone lo vedi tutti i giorni girato tra i ragazzini stupidi che fischiano una tettona, ecc. Diventa però seccante, pur se irrimediabilmente lecito, definire merda un creatore, per quanto picciolo, figurarsi grande: perché sia bowie, sia i queen, sia la rowling sono stati grandi creatori, e fino a prova contraria questo popolare trinomio rimane nelle sue singole parti, e pure in quelle nelle loro briciole, talmente superiore alle capacità mie, tue, dei miliardi ecc. che Io, posto che li ritenga minori di artisti ancor più grossi, non oserei ver' loro epipeti sragionati più di quanto non lo farei alla lor presenza, per una questione mia di onestà verso di me che è il primo passo verso il diventare io stesso Creatore. Come si evince dalla pregnante chiusura del mio elaborato, Come si evince dalla pregnante chiusura del mio elaborato, non è da escludersi che simil visione mi derivi dalle mie velleità di scribacchino che, ad esempio, riconosce alla non-mia-preferita rowling un talento enorme, e, ritornando alla materia iniziale, ai non-miei-preferiti queen l'eccezionalità delle composizioni e della fantasia presenti in questo disco. Che se non potremmo concepire noi, nemmeno tanti altri ottimi colleghi potrebbero (ma per me questo é davvero un gran discone). Ecco perché non dovresti dire che bowie fa pena. Ehm.

fabfabfab alle 10:23 del 18 dicembre 2011 ha scritto:

Daje ragà, basta. Riempite i bicchieri e cantate tutti insieme: "Weeee are the champions, my frieeend!" ehehehe, take it easy

Dr.Paul (ha votato 5 questo disco) alle 13:02 del 18 dicembre 2011 ha scritto:

e seguiamo il consiglio del buon fabio che non ci vota il disco (lol) finiamola qui, è natale e cantiamo we are the champion! va bene tutto: battute velenose, prese per i fondelli, ma le ingiurie no. qui non siamo abituati con idioti, cretini, stronzi e figli di....non esiste proprio!

Alessandro Pascale alle 17:20 del 18 dicembre 2011 ha scritto:

*dlin dlon* avviso della direzione: è stato cancellato un commento di salvatore perchè ritenuto non adeguato con la civile dialettica di cui si vanta questo sito. Fine avviso, *dlin dlon*

Totalblamblam alle 17:43 del 18 dicembre 2011 ha scritto:

LOL ma che è successo? Dr Paul l’acqua è poca ossia scarseggia e la papera non galleggia ghhggh e dire che di queen ne ho venduti a palate su ebayo, tutti ad italiani. Il ricordo più amaro pacco rubato a napoli, il ricordo più caro un ragazzo calabrese che mi mandava email invasate del tipo : i queen sono tutto per me, i queen sono la mia vita , darei la vita per i queen. io freddo hai ragione ti capisco come si fa a non amarli , ti sono arrivati i dischi? non ancora … sono arrivati che belli grazie prego dammi il feedback positivo su si subito fatto grazie e all’anima di chi te muerto sei da analisi non farti sentire più. Da allora ho smesso di vendere queen su ebayo.

simone coacci (ha votato 6 questo disco) alle 9:53 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

ahahahah Molti "fun" dei Queen (esclusi i presenti) sono così, purtroppo. A proposito, Stoke, ma su da te in England c'è ancora qualcuno che se li fila o siamo rimasti solo noi italiani ad accapigliarci?

Totalblamblam alle 12:12 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

RE: RE:

di botto direi di si ghhggh ma vanno forte anche in america latina

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 8:15 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

Salvatore II, e del successivo Sheer Heart Attack che ne pensi? Per me il lato A di SHA è tra le migliori cose che abbiano fatto, una successione di brani praticamente perfetta. Il B invece un po' più deboluccio.

Mirko Diamanti, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 13:34 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

RE:

petoman, riguardo a sheer...: se non fosse per le ultime due tracce, la lagna di stormtrooper in stilettos e il per me insopportabile arena rock di ...revisited, sarebbe un capolavoro. Anche così resta ottimo - per me questo è superiore.

ozzy(d) alle 13:15 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

comunque un gruppo su cui i queen sono stati influentissimi non lo ha citato nessuno, i MUSE ghghghgh...aanche un altra M, i manic street preachers e pure i metallica hanno fatto la cover di stone cold crazy

REBBY alle 8:57 del 20 dicembre 2011 ha scritto:

Ma tu non la conti giusta Salvatore II (me). Orsù dunque tu non sei Ateo, ma Apologeta eheh.

rael (ha votato 3 questo disco) alle 10:00 del 20 dicembre 2011 ha scritto:

dice: sono il gruppo più amato dai fan, ma sono anche il gruppo più odiato da tutti gli altri. deve pur esserci un motivo.ihihi! il mio voto a Queen 2 è pprrrrr

ThirdEye (ha votato 5 questo disco) alle 15:57 del 11 maggio 2012 ha scritto:

L'unico dei Queen che riesco ad ascoltare assieme al primo, anche se non lo ascolto praticamente da forse 15 anni.

David (ha votato 10 questo disco) alle 16:37 del primo settembre 2012 ha scritto:

Solo The March Of The Black Queen si incula intere discografie di gruppettini indysfigati. Disco molto sottovalutato.

Zeman (ha votato 10 questo disco) alle 11:15 del 2 settembre 2012 ha scritto:

I Queen dopo la morte di Mercury hanno subito un inflazione mediatica spaventosa, soprattutto in Italia, che fino ad allora era stato paradossalmente uno dei paesi Europei meno recettivi nei loro confronti, anche se ad essere inflazionato è soprattutto il loro repertorio anni '80, tutt'al più fine anni '70, cioè le cose più commerciali, e ciò li avvicina spesso a fansboy davvero insopportabili, stessa cosa che ho riscontrato anche per certi fansboy dei Beatles d'altra parte. Obiettivamente però i Queen hanno scritto 3 grandissimi album(Queenll, SheerHeartAttack, ANightAtTheOpera) in cui hanno elegantemente spaziato tra operetta, music-hall, vaudville di marca Zappiana, prog a là Yes, hardrock di Who e Sabbath, glam dei TRex, mescolandoli assieme alla voce magnetica ed eclettica di Mercury e il suono partcolare della RedSpecial di May e creando un sound unico, che può piacere o meno, ma rimane unico e inimitabile.

alekk (ha votato 8,5 questo disco) alle 13:56 del 24 ottobre 2012 ha scritto:

a mio avviso il miglior disco dei Queen. Rispetto A night at the opera è più lineare,e non ci sono(come molto spesso capiterà nel futuro)pezzi riempitivi. Più che Seven seas of rhye sono Nevermore,The march of the black queen e White QUeen a rubare la scena. Anche Father to son è ottima. Questo disco con i successivi( Sheer heart attack e a night at the opera)compone il trittico dei grandi dischi dei queen. Imbarazzante il confronto con gli albumetti degli anni 80',dove faranno si più fortuna che nei 70' , ma grazie a canzoncine poppeggianti e di scarsa inventiva. Purtroppo però sono più famosi per pezzi come Radio gaga piuttosto che per Prophets song...

jekspacey (ha votato 10 questo disco) alle 11:07 del 9 giugno 2013 ha scritto:

Consiglio a tutti gli haters di non ascoltare questo disco, tutte le vostre congetture su questa grandissima band crollerebbero immediatamente all'ascolto della sola Father to son, rimanete nell'ignoranza e pensate che i Queen sono solo We are the champions e Radio ga ga !

AlexMai (ha votato 10 questo disco) alle 16:17 del 21 settembre 2015 ha scritto:

Il miglior disco dei Queen. Non c'è ANATO che tenga, questo se li mangia tutti... capolavoro. Ci sono più idee in The march of the black queen che nella discografia di un gruppo medio!

Paolo Nuzzi (ha votato 8 questo disco) alle 15:25 del 22 settembre 2015 ha scritto:

Molto molto bello. I primi cinque dischi della Regina sono bellissimi, c'è poco da fare.

Utente non più registrat (ha votato 6 questo disco) alle 13:28 del 18 aprile 2021 ha scritto:

Disco che (strano!) è cresciuto col tempo - oggi arriverei tranquillamente al 6,5. Highlights:

Devo dire che rimpiango questi Queen che pur con qualche limite dovuto all'inesperienza erano ben in grado di metter su uno show interessante. È un peccato che poco dopo "Opera" si siano venduti ai più banali e corrivi dei generi: il talento c'era.