Minor Threat
Minor Threat
Può un EP di soli 9 minuti e rotti fare la storia di un intero genere? Certamente, se il disco in questione è lEP desordio dei Minor Threat, uno dei gruppi più rappresentativi del movimento hardcore punk di inizio anni 80.
Una carriera durata pochi anni e una discografia esigua comprendente pochi EP e un album di brevissima durata (Out Of Step, 1983) sono stati sufficienti a gettare le basi di un intero genere, in compagnia ovviamente di altri grandi nomi quali Hüsker Dü, Minutemen, Black Flag, Dead Kennedys e molti altri. Ma a differenza di questi gruppi, che durante la loro carriera hanno esplorato strade molto diverse tra loro, traghettando lhardcore verso lidi musicali sconosciuti ad esso, i Minor Threat hanno incarnato la quintessenza del genere, forgiando un suono che è divenuto IL suono HC per antonomasia.
E ascoltando questo lavoro si capisce il perché: brani brevissimi, tutti sotto i due minuti di durata (certi non arrivano nemmeno a 60 secondi), concisi, lapidari ed incendiari. Più che canzoni, sembrano abbozzi di composizioni lasciate incompiute e non rifinite. Le chitarre sono scordate, frenetiche, ed eseguono in maniera convulsa riff elementari e grezzi, ma talmente efficaci che suonano come dei veri cazzotti in faccia. La sezione ritmica è sempre serrata e tirata, con frequenti stopngo e nessun rallentamento. Un cantato che se ne frega altamente dellintonazione e dei vocalizzi giusti, ma che al contrario è isterico, frenetico e spesso si concede ad urla liberatorie. In poche parole: poca tecnica, pochi fronzoli, pochi viaggi mentali ma tanta foga e sudore.
Nessun brano spicca rispetto agli altri per caratteristiche peculiari, in quanto tutte seguono questo schema appena descritto. Tuttavia, si potrebbe menzionare il brano Straight Edge (di ben 45 secondi!), che ha ispirato lomonimo movimento: uno stile di vita lontano da fumo, alcool, droghe e sesso occasionale. Unetica che verrà ripresa più avanti da altri gruppi simbolo del genere come Youth Of Today e Gorilla Biscuits.
Tirando le somme, i Minor Threat riescono a scrivere la storia nel giro di 9 minuti. Un EP che è divenuto unautentica Bibbia per ogni formazione punk-hardcore che si rispetti, la cui influenza si estende anche oltre i confini del genere (chi ha detto post-hardcore?).
Sincero, schietto, nervoso, epilettico, nevrotico: questi sono gli aggettivi che mi vengono in mente quando penso a questo lavoro. Un eccellente punto di partenza per chiunque voglia approfondire questo filone musicale.
Tweet