R Recensione

7/10

The Bronx

The Bronx III

Lontani da qualsiasi stile e cliché musicale alla moda i The Bronx lo sono sempre stati , restando a modesto avviso di chi scrive una delle migliori band in circolazione della scena alternative-punk,  grazie a pezzi rocciosi e potenti .

Giunti alla terza fatica: sin dalla prima, robusta “Knifeman “, trasudante gocce di gran rock , veloce , grezzo e cattivo che smussa di un tantino l’hardcore e la velocità del passato per concedersi a maggiori aperture melodiche dense e granitiche supportate da un gran lavoro in chiave strumentale nonché vocale di Matt Caughthran, a rendere trascinanti pezzi impregnati di pure adrenalina come “ Past Lives “ che si congiungono appieno con la cadenza punk di altri (si veda l’ infiammata “ Enemy Mind “) .

A tratti si rivelano non lontanissimi dagli ultimi Against Me di “New Wave “, da cui prende spunto “ Young Bloods “, altro pezzo pieno di imponenti riff che fuoriescono dalle corde dell’ottimo Jorma Vik, che si sposano alla perfezione alla veloce ritmica compositiva della band che spara un proiettile dopo l’altro colpendo sempre al centro grazie al devastante 1-2 di “ Ship High In Transit “  e al duetto infuocato “ Minutes In The Night “.

I The Bronx non concedono una pausa e continuano a cavalcare sui binari della velocità giocando il tutto su accattivanti arrangiamenti ben strutturati sempre pronti all’ esplosione imminente (uno su tutti,  “ Digital Leash “).

Ennesima riconferma per questi californiani grazie ad un disco stracolmo di rock and roll in grande stile come ormai capita poco di sentir suonare , sempre più lontani dai fasti hc melodici ma sempre piu’ dritti e compatti: come un pugno sparato a tutta velocità nello stomaco.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 1 voto.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5

C Commenti

C'è un commento. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

otherdaysothereyes (ha votato 7 questo disco) alle 20:51 del 8 febbraio 2009 ha scritto:

Bravo Rosario, buona scelta. Mi ricordano l'hardcore dei Rise Against mixati con del post-grunge e, spero di non essere impazzito, ci vedo anche le prime Hole. Comunque un bel lavoro, compatto e pungente. Concordo con il voto.