R Recensione

8/10

Black Sabbath

Sabotage

I Black Sabbath sono uno di gruppi più influenti della storia del rock. Fortemente bistrattati dalla critica all'epoca, furono in seguito rivalutati alla luce dell'enorme influenza esercitata sul metal e sottogeneri vari. Senza di loro i grandissimi Metallica (i migliori in assoluto nel loro genere; è uno di quei casi in cui si può dire che l'allievo supera il maestro) probabilmente non sarebbero mai esistiti. Ebbero una notevole influenza anche sul grunge, tanto che il leader dei Nirvana, Kurt Cobain, li citava spesso tra le sue influenze. Autori di un suono semplice, scarno ed essenziale, col tempo ebbero un'evoluzione che li portò ad incidere dischi più sperimentali. Ne è un ottimo esempio Sabotage, il loro quinto album, il più maniacale e costoso della loro carriera, quello che ha richiesto più tempo per la registrazione e la produzione.

Le tematiche sataniste che avevano fatto la foruna dei dischi precedenti qui sono limitate, mentre spicca in alcuni brani l'influenza del coevo progressive. Questo lo si nota soprattutto in composizioni lunghe come Megalomania (quasi dieci minuti), che inizia  in maniera quasi sommessa, ma col passare dei minuti si avvia ad un grande crescendo. The Writ è l'altra ampia composizione del disco: nei suoi oltre otto minuti vengono alternate sorprendentemente sezioni di metal duro ad altre che ricordano addirittura i Genesis, mentre la psichedelia di Am I Going Insane (Radio) (chiusa da sinistre risate) porta l'ascoltatore direttamente nell'universo dei Pink Floyd di Syd Barret.

Lo strumentale Supertzar è il pezzo più "blasfemo" dell'album: si divide  tra sacro (cori liturgici che ricordano quelli di Atom Heart Mother dei Pink Floyd) e profano (riff maligni come nella loro miglior tradizione). Non mancano ovviamente brani duri come Hole In The Sky, pezzo epico di grande impatto e potenza, dotato di un grandioso riff che si ripete per tutta la sua durata. Dopo la breve parentesi strumentale di Don't Start (Too Late), ci troviamo di fronte a Symptom Of The Universe, una delle cose più riuscite della loro carriera: inizia con un riff micidiale (siamo già in territori  thrash-metal, prima dei Motorhead, prima dei Metallica), ma poi si trasforma a sorpresa in un elegante pezzo acustico. Thrill Of It All è meno convincente, ma comunque dignitosa.

Sabotage è un disco sottovalutato, nonchè l' ultimo grande disco dei Black Sabbath. Gli utlimi due con Ozzy (Techcal Ecstasy e Never Say Die), non risulteranno all'altezza. Dei Black Sabbath senza "il principe delle tenebre"  rimarrà solo il nome.

V Voti

Voto degli utenti: 7,4/10 in media su 22 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
swansong 10/10
Lobo 9/10
Suicida 10/10
imaginos 10/10
David 6/10
REBBY 6/10
Giuha 5/10
bart 7,5/10
B-B-B 8/10
Dengler 4,5/10

C Commenti

Ci sono 26 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 9:24 del 12 novembre 2010 ha scritto:

Bravo. Allora, per me i primi 4 dischi si equivalgono, anche se ho un debole particolare per Master of Reality. Questo è il sesto ed è l'ultimo bel disco che hanno fatto con Ozzy. Hole in The Sky, Megalomania e Sympton of the Universe penso siano i brani migliori. Il resto è comunque su buoni livelli, tranne Am I Going Insane, che insomma, non è un granchè. Poi i successivi due con Ozzy meglio saltarli e passare direttamente all'era Dio. (i dischi con Dio sono un po' diversi, più heavy metal in senso stretto, ma non sono affatto male, Heaven and Hell è un gran disco)

Emiliano (ha votato 8 questo disco) alle 12:47 del 12 novembre 2010 ha scritto:

Disco un po' più complesso dei precedenti ma che evidenza un ottimo songwriting. anche per me il migliore rimane master of reality, ma questo rimane ok. Immensi, senza di loro cosa ascolterei?

bart, autore, (ha votato 7,5 questo disco) alle 12:10 del 14 novembre 2010 ha scritto:

Ho sbagliato

Nella recensione ho scritto che Sabotage è il quinto album dei Black Sabbath, invece ha ragione PetoMan, è il sesto. Il loro quinto album è Sabbath Bloody Sabbath.

NathanAdler77 (ha votato 7 questo disco) alle 18:36 del 14 novembre 2010 ha scritto:

Don't Start (Too Late).

Comprato proprio qualche giorno fa, Bartolotta telepatico. I primi tre inarrivabili & seminali come Rocco, questo è il degno epitaffio dei Sabbath di Ozzy. "Hole In The Sky", "Megalomania" e "Symptom Of The Universe" gran belle mazzate soniche.

ozzy(d) (ha votato 7 questo disco) alle 22:13 del 15 novembre 2010 ha scritto:

anche i beastie boys dedicarono la mitica "sabotage" che sta su ill comunication a ozzy e soci. meglio i precedenti chiaramente.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 22:43 del 15 novembre 2010 ha scritto:

che bello ora posso sparare la mia: a me i sabbath fanno cacare in toto dal primo all'ultimo lavoro( del seme di ozzy me ne frega na pippa anche perché ha seminato su due generi il metal e il grunge che mi repellono).questo si distingue per la notevole copertina.

ozzy(d) (ha votato 7 questo disco) alle 23:02 del 15 novembre 2010 ha scritto:

per punizione a letto senza cena, anzi magnati un pipistrello come ozzy ghghgh

simone coacci alle 23:03 del 15 novembre 2010 ha scritto:

RE:

Gulliver, non so te, ma io dopo questa uscita non gli rivolgerei più la parola...ghghghgh

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 12:35 del 16 novembre 2010 ha scritto:

Immensi!

Mi associo in pieno al commento di PetoMan, ma alzo il voto perchè per me i primi 6 dei Sabbath sono assolutamente imprescindibili. Non butto nulla: 30 stelle!

P.S. Quanto al commento (ed al voto) di stoke, che dire: l'avatar che sfoggi orgogliosamente lascia ben intendere che le tue preferenze musicali pendono su altri territori e non mi sorprende affatto il tuo giudizio. Anche se un pelo di obiettività ...cmq su una cosa ti do ragione: la copertina. Nefanda!

bart, autore, (ha votato 7,5 questo disco) alle 13:08 del 16 novembre 2010 ha scritto:

RE: Immensi!

E'vero. I primi 6 album dei Sabbath sono da avere (per gli amanti del genere s'intende), ma non saprei dire quel'è il migliore tra questi; forse Vol.4 è di un pelo sotto gli altri. Continuo a dire che i Sabbath per me finiscono dopo l'abbandono di Ozzy.

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 13:10 del 16 novembre 2010 ha scritto:

RE: Immensi!

swan sono avatarri che mi ha passato dr paul LOL

non te la prendere a che serve la mia obiettività per un gruppo che mi annoia? mica sto pubblicando un libro definitivo sulla storia del rock...indubbiamente hanno i loro meriti per aver plasmato dei generi rock che non mi interessano e mi sono inutili...come ho già detto in altri post per me l'hard rock l' heavy metal è roba per adolescenti poi si cresce senza offesa eh...ricordo ancora quei momenti febbribili mentre ascoltavo il quarto quando ozzy canta vado a memoria we go through changes l'infantilità del tutto mi innervosì quella voce da chioccia irritante che stavo per spaccare il vinile che poi prese il volo per il cile per 74 pounds di asta ebay lol

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 15:29 del 16 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE: Immensi!

Caro Stoke, mica me la sono presa...anzi pretenzioso io a pensare che tu potessi essere obiettivo, quando un ascolto ti "repelle". Nel senso, se ne fai una questione di gusto personale, non potrai mai giudicare un album o un gruppo o un genere con obiettività, ovvero in modo equo ed imparziale. Detto questo, il valore seminale dei Sabbath nella evoluzione di una certa branca del rock, credo sia sotto gli occhi (e le orecchie) di tutti - coloro che vogliono ascoltare, ovviamente!

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 20:54 del 16 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: Immensi!

no non ci siamo capiti swan...se leggi bene ho scritto che il seme di ozzy e la band è innegabile e lo riconosco (ha figliato l'heavy metal, l'esoterico, il magico ecc ecc), solo che non è il mio genere che per restare sveglio ho bisogno di più varietà e complessità armoniche che nei loro dischi non trovo

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 10:56 del 17 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: Immensi!

Sì Stoke ho capito, ma mi riferivo al fatto che i Sabbath ti fanno "cacare in toto dal primo all'ultimo lavoro" e che quindi non potrai mai essere obiettivo nell'esprimere un giudizio su di loro. Chessò come se io mi mettessi a parlare di Tom Waits o Bob Marley, per dirne due che, senza farmi necessariamente cacare in toto..., non reggo assolutamente!

Totalblamblam (ha votato 1 questo disco) alle 11:35 del 17 novembre 2010 ha scritto:

RE: RE: RE: RE: RE: Immensi!

ci sta eh ognuno caca con il suo buco oddio che battutaccia alla pierino lol

bart, autore, (ha votato 7,5 questo disco) alle 13:13 del 16 novembre 2010 ha scritto:

A proposito di avatar. Vorrei cambiare il mio. Come si fa? Grazie.

simone coacci alle 13:30 del 16 novembre 2010 ha scritto:

è "i'm going through changes", sacrilego (ihih scherzo), e, si, quel pezzo è abbastanza irritante. Ozzy e i Sabbath in generale non erano tagliati per le ballad.

bart, autore, (ha votato 7,5 questo disco) alle 14:44 del 16 novembre 2010 ha scritto:

RE:

Non solo i Sabbath, anche molti altri gruppi rock non mi entusiasmano quando si cimentano con le ballads. Sono ruffianate con le quali cercano di accaparrarsi fasce più estese di pubblico.

REBBY (ha votato 6 questo disco) alle 16:19 del 16 novembre 2010 ha scritto:

Io ho una posizione ancora diversa. Ho il loro primo album e quello m'è bastato e tuttora mi basta. Stasera una facciata ci scappa eheh

NathanAdler77 (ha votato 7 questo disco) alle 23:10 del 23 novembre 2010 ha scritto:

Il sublime kitsch di "Supertzar" si trova nella terra di nessuno tra "Atom Heart Mother" e le scimmie di "2001", chiribbio.

Lobo (ha votato 9 questo disco) alle 12:39 del 8 dicembre 2010 ha scritto:

I Black Sabbath non si toccano, sono i migliori, brutte capre che non siete altro.

imaginos (ha votato 10 questo disco) alle 16:52 del 10 marzo 2012 ha scritto:

Piaccia o no i Sabbath hanno influenzato piu di Zeppelin e Pink Floyd tanto per citare a caso , o meglio per esempio , due band unanimemente riconosciute come fra le piu importanti di sempre.

Anche fuori dai confini strettamente hard'n'heavy.

Che poi non possano piacere e che Ozzy sia ridotto ad una macchietta questo è fuori discussione anche perchè i gusti non si discutono e al genio non sempre segue la consapevolezza di come ci si riduce.

Sabotage è il mio disco preferito dei Sabbath , poco Black e molto introspettivo.

Utente non più registrato alle 17:35 del 30 agosto 2012 ha scritto:

Francamente i BS sono uno di quei gruppi in cui trovo pochi motivi d'interesse.

Non metto in dubbio che abbiano avuto influenza su altri gruppi, ma il dubbio che sia limitata al metal (genere che insieme al punk, ho sempre trovato inutile) è forte; ben altra è la portata artistica, anche in termini d'influenza, di gruppi come Led Zeppelin e Pink Floyd (penso anche più vasta).

Ma questo è solo il mio parere personale...

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 8 questo disco) alle 22:05 del 21 gennaio 2013 ha scritto:

"influenza limitata al metal", si ok, ma cos'è metal? e cosa non è metal? Molti anni fa era abbastanza diffusa l'idea secondo la quale il metal fosse un piccolo mondo a parte fatto da musicisti esaltati e fans sfigati. Non so se questo punto di vista abbia mai avuto un senso, ma di sicuro non ce l'ha più oggi. Se oggi dici metal non indichi un genere, ma un intero universo al cui interno trovano spazio correnti, suoni, stili, tendenze, sottogeneri così tanti e spesso così diversi fra loro che stabilire quali siano i confini del metal è di fatto più difficile di quanto si possa immaginare. Tanto per fare un esempio i Black sabbath hanno influenzato anche i Soundgarden; sono metal i soundgarden? E i Kyuss? Io non lo so, sto chiedendo. Se mi dici no, allora la loro influenza è andata oltre il metal, se mi dici si mi confermi quanto sia vasto e diversificato il metal. Per cui non parlerei di influenza "limitata", perchè limitata vuol dire confinata, ma se parliamo di qualcosa coi confini poco chiari non ha senso parlare di influenza limitata. Sottovalutare il metal, il suo impatto, il suo peso sociale secondo me è un errore, perchè di fatto costituisce uno dei più ampi bacini di utenza della scena musicale attuale.

Utente non più registrato alle 15:48 del 26 gennaio 2013 ha scritto:

Mi dispiace...non posso che ripetere che, a mio parere, il metal sia un genere (compresi i sottogeneri...) inutile...ed hai citato gruppi di cui non sentirei minimamente la mancanza...

Non sottovaluto il genere (per quanto si possa allargarne i confini...) nè chi l'ascolta...ma non mi passerebbe mai per la mente di esaltarlo, non ne vedo ragione alcuna...semplicemente non fà per me.

avantasia (ha votato 9 questo disco) alle 14:49 del 17 agosto 2013 ha scritto:

album sottovalutatissimo. ennesimo capolavoro dei sabbath.