Unsane
Wreck
In un mondo Unsane un lieto fine Unsane è una copertina Unsane. Sangue porpora sulla mano, un machete per amico, una motosega nellarmadio. Sangue, sangue, sangue. Tipica fruizione compulsiva youporn, sai sempre cosa trovi e sai che non puoi farne a meno. Sangue secco, sangue pazzo, sangue sul pavimento. Schizzi sulle ragnatele in cantina e sui paginoni di Hustler attaccati alle pareti color vomito, scorre denso, lento e grumoso con un odore che sa di vernice fresca scaduta. Un luogo del delitto che ha un sapore familiare e accogliente, quello di casa. Chiedete a Chris Spencer, lui sa. Sa che nella sua personale Genesi 15-35 il padreterno avrebbe dato lok e addio Isacco, zampilli copiosi dal cranio fracassato del divino figlio unico retrocesso divino figlio morto. Tutto molto Unsane, tutto molto meno consolatorio della versione ufficiale. Quindi perfetto. Un Tranquillo Weekend Di Paura biblico decisamente Tobe Hooper. I tre o quattro semi cattivi del gore sonico newyorkese sono un repetita iuvant estetico di poche ma solide basi: il Maggiolino bianco di Ted Bundy, elettroutensili rotativi da ferramenta, un fucile a pompa cal. 12. Susan Atkins che scrive death to pigs sui muri di Bel Air. Ha Ha Ha che sventra lhardcore antesignano dei Flipper (San Francisco, 1979) con un ghigno malato e coltellate noise-metalliche senza pietà. Wreck significa rottame, carcassa e non sposta una virgola in sana cattiveria. Un rudere di carne morta, demolito dai fendenti marmorei e armonica della muscolare No Chance, il solito unicum ultraviolento e bastardo che avanza implacabile nelle urla depravate, da maniaco figlio di puttana, di Ghost e nello sferragliare marcio apocalittico di Metropolis. Immaginate gli Stooges di Raw Power allinferno, oppure i primi Sonic Youth imbottiti di tritolo e Henry Rollins.
Youre too close, but youre just out of reach. Cant lay down, watch us drown
Un macigno dal cavalcavia, un frontale senza airbag, ossa frantumate, cartilagine spappolata, il rock è morto, lhanno ammazzato gli Unsane. Alleluja. Rat deflagra un tribale metal-blues tra il panzer della spietata sezione ritmica Curran-Signorelli e il riff serial-killer di Spencer, Decay è un mulinare torcibudella dalle parti di Helmet e Converge, puro cingolato Unsane che non cede mai il passo, non rilascia lacceleratore almeno fino alla fetida post-metal-ballad di Stuck, traccia otto. Sei minuti di discesa verso un fondo pozzo nero al ralenti, iniziano il rullante mesto e la chitarra vicini a certi fraseggi math modello Albini, si chiude con lo zenith al calor bianco gocciolante emoglobina su chorus lirico e salato. Suonare lOlocausto perché la psiche umana è il più buio dei misteri, un sabba giubileo per laffettuoso ascoltatore di Total Destruction e Scattered, Smothered & Covered. Unsane, sangue e rock and roll omicida.
Your life is a mess, i cant care less, you live in distress, just like the rest
Lui, luomo col berretto, torna nel garage quando la slide di Pigeon disperde anidride solforosa in un mattatoio sludge, sistema gli arti, la testa, il busto del cadavere smembrato, lesofago e il fegato, li avvolge con cura dentro plastica gommosa trasparente comprata al Walmart un venerdì mattina. Fuori il vecchio motore del pick-up Ford farfuglia e aspetta dietro il capanno isolato nel Midwest più profondo. Sullo sterrato incontra poche auto, poca vita, non oltrepassa mai le cinquanta miglia orarie, finché ferma il mezzo dove si trovano le alte sequoie secolari. Scava e lascia i resti umani, poi copre la piccola fossa di terriccio duro. Lo fa con lentezza, cè un silenzio tombale interrotto solo dal lamento dei corvi. L'uomo sallontana, osserva lorologio e gira le chiavi nel cruscotto, quel nome, quel corpo non è mai esistito. Era coperto di rame, coperto di sassi, coperto di foglie. Furia Unsane in un mondo di agnelli innocenti. Chiudete i cancelli. Serrate le porte. 25 anni malsani, sette album e la stessa devastante potenza contro un muro di cemento armato: il power trio di NYC e il suo urbano grand guignol fanno ancora tanta, tanta paura.
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