Korn
Untitled
La speranza è ultima a morire.
Li avevamo lasciati alla ricerca di un muro su cui sbattere la testa, li abbiamo ritrovati su MTV col singolone di turno, Evolution e cè da dire che il brano non è una totale infamità, è cosa discreta rispetto a quel pasticcio indefinito di See You On The Other Side. La sua relativa orecchiabilità iniziale, il suo ritmo accattivante hanno fatto ben sperare ad un ritorno di fiamma del quintetto padre del nu-metal. Se poi, come prima traccia, trovi unintro tra il classico e lalternativo, la fiamma sta per divenire incendio. Ma, come spesso accade, quella fiammata va ad esercitar combustione sul peggior materiale possibile. La paglia.
Referto medico.
Il dottore/critico musicale recita così nellambulatorio dei dischi a pezzi: per Untitled non cè purtroppo nulla da fare, seppur avesse mostrato flebili segnali di vita negli albori. Sembra proprio un neonato prematuro, con serie malformazioni nelle canzoni/organi basali e nessuna speranza di cura.
La prognosi è riservata, il suggerimento è quello di smettere con il ripetersi.
Analisi più o meno dettagliata.
Il protagonista, ovviamente negativo, dellennesima avventura andata a finire in una salita di 90 gradi è il frontman del gruppo, Jonathan Davis. Dovrebbe darci un taglio con il suo esasperato sadomasochismo emulante la peggior brutta copia di Trent Reznor, tanto per citare un grande. La sua voglia di effeminarsi fino allesasperazione non diverte nessuno se non lui stesso. Più che rendere partecipi gli ascoltatori, si fa beffe di se stesso e si costruisce un inossidabile alone di ridicolo. Giusto in Evolution, con la posa robotica e la voce a piett e core, può esaltare quel minimo per essere definito sufficiente. E quel che preoccupa è sostanzialmente che il brano, come detto prima, è un singolo, affetto dal suo discreto radiofonismo. Ma in Killing? Pare la controfigura in versione tatuata e dura di Marco Masini, con la sua esasperazione di principio. Ed è difficile negare che i falsetti Starting Over-iani non siano belli e sfornati per Radio Kiss Kiss, e che il pezzo sia perfetto per la soundtrack di Fifa 08, specialmente nel momento di selezionare la formazione.
Come dire, riduciamoci ad un preciso scopo: tappezzeria da videogame. Sembra ormai nitidissima la sua volontà di affermarsi come pop star (in entrambe le accezioni: il pop inteso come popular e come musica leggera, il peggio del peggio) e paladino della giustizia, incaricato di tenere in piedi una baracca abusiva come Bitch We Got A Problem, in cui imita i loro posteri, ovvero gente come Linkin Park. Ed è tutto dire.
Ma la colpa non è solo sua. Magari.
Anzi, forse lui è proprio il meno-peggio del lotto, nella sua ormai becera ed irreversibile mediocrità mercenaria.
Il resto del gruppo merita un 4, forse anche un 3 e mezzo.
Indubbiamente si intende che sappiano suonare e che, in un periodo neanche tanto remoto, abbiano prodotto almeno due ottimi album, Korn e Life Is Peachy. E vero anche che qualche componente è cambiato, però in sostanza....sono sempre i Korn, coloro che hanno piantato le radici per un genere innovativo come il nu-metal e spianato la strada a gruppi più o meno capaci, dai Papa Roach agli Slipknot, passando per i Limp Bizkit.
Ma questo 2007 sembra essere davvero avverso, così come fu lanno precedente.
La loro capacità compositiva è ridotta allosso, anzi alla cartilagine. Suonano come una pop-rock band di oggi con alle spalle qualche anno in più desperienza. Perché, triste ma vero, lalbum è... orecchiabile. Ciò che mai dovrebbe accadere per una band che ci tiene a qualificarsi, un po per la dignità degli anni che furono, un po per la voglia di tornare grandi, nella schiera dei gruppi di musica alternativa.
Ma qui di alternativo troviamo solo le capigliature, le chitarre a 7 corde. Lhardware, non il software.
Una canzone come Kiss non può essere stata fatta da loro, si pensa. E troppo da centro commerciale, troppo sguazzante nella mielosità. E invece è loro.
Untitled non è un cd da comprare, neanche per i fan più affezionati. Sconsigliato a chiunque.
Consigliato a chi adora il masochismo con mezzi musicali, oppure a coloro che vogliono sentirsi un po roooock, essendo in primis ascoltatori di genuino e facoltoso pop da hit parade. E, sicuramente, la seconda schiera di ascoltatori è quella peggiore.
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