Linea 77
Horror Vacui
Sono passati 10 anni da “Too Much Happiness Makes Kids Paranoid”, primo album della band torinese: da allora una grande ascesa tanti live e molto crossover fino al contratto con una nota etichetta straniera.
”Horror Vacui“ segna il ritorno dei Linea 77, trasferitisi negli studi di Los Angeles per affidarsi al mixaggio di Toby Wright, al lavoro in passato con gruppi come Korn, Alice In Chains e Slayer: era lecito aspettarsi tanta potenza e parecchio hardcore da questo nuovo lavoro e in parte le attese sono soddisfatte. Sin da “The Sharp Sound Of Blades “, con le sue potenti chitarre le intenzioni dei Linea 77 sembrano ben chiare , un suono diretto, nel segno del crossover marchio di fabbrica del gruppo; non mancano nemmeno i micidiali scambi vocali tra Emo e Nitto che offrono testi cattivi e coinvolgenti nella prima canzone cantata (attenzione) in lingua madre “ Sempre Meglio” .
L'influenza dei System of a Down sembra farsi sentire in “Grotesque”, che riprende pari pari l'incipit di batteria di “Byob” , e poi spazio a “Il Mostro” che contiene tutti quegli elementi vocali e ritmici che hanno portato al successo i nostri . E' poi la volta del famigerato duetto con (aprite bene le orecchie) Tiziano Ferro in “ Sogni Risplendono”: un pezzo che fara’ storcere il naso ai puristi, anche se la parte vocale di Ferro risulta abbastanza tenebrosa e penetrante da fondersi con il sound oscuro del pezzo.
Un album che scorre via facilmente, a tratti ripetitivo, con alcuni episodi al di sotto delle potenzalita’ del gruppo, che non abbassano mai il volume e finiscono spesso per intestardirsi troppo sui combo di chitarre e batterie spianate e ripetute fino alla noia, lasciando poco spazio alla costruttivita’ e alla melodia .Curiosa e aggressiva “La nuova musica italiana”, dal riff possente e il cantato sostenuto ma dal ritornello piuttosto banale.
“Horror Vacui” non segna grandi cambiamenti, raccoglie molto dal crossover d’oltremanica e si concede qualcosa in termini di strizzatine d'occhio alle radio: non resta accontentarsi della potenza del gruppo e dei live che non mancheranno di riconfermarne la grande energia dal vivo.
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