MoRkObOt
GoRgO
In un mondo pazzo ( gente matta!) in cui persino i frigoriferi ordiscono complotti e se fossi in MoRkObOt, o in Carlo Cracco, comincerei a guardarmi dai forni a microonde , voglio condividere con voi un gesto assolutamente rivoluzionario: essere completamente, follemente sincero. La prima volta che ho ascoltato dallinizio alla fine Kogromot ho pensato quattro cose, tutte ben distinte ma in un certo senso legate luna allaltra e, in definitiva, poco piacevoli. Numero uno: se a Lan devono togliere il fiasco di vino e a Lin Zorgongollac dalla scaletta delliPod, Lon dovrebbe smettere di ascoltare i Pantera Perché quel tremendo, ipercompresso rimbombo della batteria? Numero due: che brano Supernatural Cat è se suonato al rovescio non si materializza allistante una legione di demoni? Numero tre: Cockputer non era male, ma non è che a forza di aggiungere bassi MoRkObOt si converte alla goa? Vaglieli poi a cercare te, gli emissari Numero quattro (maligno): forse non è un caso che da MoRbO a GoRgO siano passati cinque anni (e Zolle, Obake, OssO, Berlikete, OtRoM potrebbero non esserne la causa, quanto la conseguenza).
Poi ho visto la copertina Never Mind The Bollocks made in Lodi, un ghignante accostamento cromatico da invocare un trattamento oculare à la Naked Blood. Ho assaggiato Gorokta una fucilata devastante da spappolare crani e mandibole, da diventare SoRdO in tutti i luoghi, in tutti i laghi e in tutti i labirinti in cui decidono di suonare i Sunn O)), heavydelia brutale che se fosse anche un po brutal parleremmo di un disco dei Gigan. Sono tornato a stupirmi per il tocco tentacolare, potentissimo e sottilmente jazzato di Jacopo Lon Pierazzuoli perché Len era indubbiamente bravissimo (daltro canto, dietro le pelli, in MoRtO, più MoRtO che ViVo, cera lui), ma ho come limpressione che per suonare ibridi deformi come Ogrog (Voïvod e Primus assieme? Spastic Ink e Fantômas a decidere le sorti della galassia?) ci vogliano davvero poteri paranormali. Se sei vivo spara!, e i MoRkObOt sparano, con fragore, per sette volte o settanta volte sette? In Kromot, i King Crimson di THRaKaTTaK si avviluppano ai bassi di Andrea Lin Belloni e Marcello Lan Bellina, intrecciandosi fittamente, fino a deflagrare in un vortice di effettistica più acida dellacido. Kologora è un orizzonte degli eventi post metal, dove il groove ha la densità di un buco nero supermassiccio e ogni passaggio viene messo sotto attacco da colonie di sedici fill luna. Krogor rimbomba una per maledire cento (_dischi degli Ufomammut): è nei crepacci aperti dalle geometrie ritmiche del power trio che si va ad inserire, con consumata maestria, lo space metal apocalittico della minisuite Gorog. Al che sorge spontanea unultima domanda: era stata già mandata una promo del disco a Kubrick, nel 1968?
Un diamante è per sempre. Un full length dei MoRkObOt anche. Leggo che come lultimo dei Meshuggah: coincidenza?!?1? GoRgO è stato registrato, praticamente senza sovraincisioni, in soli tre giorni. E se MoRkObOt si fa annunciare in presa diretta, chi siamo noi per non perdonare Kogromot? Ah!
Tweet