R Recensione

8/10

Fuh

Extinct

Incredibile ma vero pare che in Italia ci sia qualcuno che è riuscito ad assorbire alla grande l’avanguardia post-core dei 90s e sia riuscita a rielaborarla con ottimo piglio personale. Stiamo parlando dei Fuh, gruppo piemontese che nel 2007 hanno trovato giustamente spazio in festival importanti di casa nostra come l’Italia Wave e il Traffic e hanno aperto numerose band di livello come Verdena, Nebula, National e Jennifer Gentle.

Extinct è un promo che puzza molto di ep serio e magari anche di qualcosa di più, vista la durata e la qualità dei brani. Sei pezzi per una mezz’ora di musica devastante basterebbero infatti per un esordio discografico coi fiocchi. In attesa quindi di un lp ufficiale che potrebbe far gridare al miracolo non resta che elogiare le composizioni di Extinct, in bilico tra un selvaggio post-core che viaggia tra Fugazi e Unwound, un noise-rock raffinato ma potente, e un certo math-rock che per certi versi potrebbe riportare a dei Battles più uniformi schierati col post-core.

Ci si gode quindi i micidiali intrecci di chitarra e le scorze noise nevrotiche di Miniver oltre alla trama sofisticata, sottile ma sempre ispida di H7-25. E non preoccupatevi se la partenza di Eveline ricorda molto una certa ritmica alla Bloc Party perché i ricordi post-punk vengono qui mischiati saggiamente con un andamento più indie-rock melodico sempre circondato da accelerazioni ritmiche notevoli. 

Di elevato livello anche il clangore metallico di Supersonic convenience, in bilico tra Unwound e Big Black, e la più tenue And I saw your show, quasi psycho-noise nel suo torbido inizio prima di piombare in un soffocante e feroce post-core. In effetti forse la band in generale risente un po’ troppo chiaramente dell’influenza di Unwound e Fugazi… Francamente però trovatemelo voi un gruppo in grado di avere la stessa potenza sonora e compositiva di due dei maggiori collettivi dei 90s.

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 2 voti.
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Noth 10/10
target 5/10

C Commenti

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Marco_Biasio alle 23:19 del 18 marzo 2010 ha scritto:

Il nuovo disco, "Dancing Judas", è qualcosa di interessante davvero. Recensione a breve.