Melvins
Gluey Porch Treatments
I Melvins si costituiscono fra la fine 1983 e l'inizio del 1984 ad Aberdeen, (la stessa città che circa un lustro dopo darà origine ai Nirvana, che per l'appunto si sono sempre dichiarati ammiratori del gruppo) vicino Seattle, nello stato di Washington, da Buzz Osbourne (voce e chitarra) detto ''King Buzzo'', Mike Dillard (batteria) e Matt Lukin (basso). Nel 1984 il batterista Dillard viene sostituito da Dale Crover che formerà, insieme a Buzz Osbourne, (l'altro componente stabile dei Melvins) l'ossatura della band, mentre al basso subentreranno nel corso degli anni i seguenti musicisti: Lori Black (1987/1991, 1993), Joe Preston (1991/1992), Mark Deutrom (1993/1998) e Kevin Rutmanis (1998/2005).
L'esordio discografico della band, è datato 1985. La C/Z Records, etichetta discografica indipendente, venne creata per avvalorare e attestare la scena musicale di Washington. La raccolta ''Deep Six'', fu la prima pubblicazione della C/Z, che conteneva quattro brani dei Melvins. La successiva pubblicazione, fu l'EP 6 Songs, pubblicato nel 1986 dalla stessa C/Z Records, che nel corso dello stesso anno, ristamperà una serie di versioni che ospiteranno un maggior numero di pezzi (8, 10 e 26 pezzi), e dal numero dei pezzi prenderanno il titolo le varie versioni, quindi; ''8 Songs'', ''10 Songs'' e ''26 Songs'', quest'ultimo pubblicato dalla Ipecac Recordings. Nel corso del 1986, King Buzzo conosce Christ Novoselic (futuro bassista dei Nirvana). Egli indurrà Novoselic, ad ascoltare materiale riguardante la scena hardcore punk. Era il periodo della conformazione di quelli che saranno i futuri Nirvana, in provvisori progetti come i Fecal Matter (con Cobain alla batteria, Crover al basso e Dillard alla chitarra), mentre la scena indie americana era ancora in fase post-embrionale e l'idea di ''musica alternative'', era al momento un concetto poco più che astratto. La prima fase stilistica dei Melvins, è contraddistinta dalla scelta di suonare inizialmente, un punk ad alta velocità, con cantato urlato o in scream, riff semplici, e sonorità più aggressive e distorte del tipico punk. Una musica che strizza l'occhio a sonorità molto familiari a band come; Bad Brains, Minor Threat, Big Black e Dead Kennedys.
La band manterrà questa scelta stilistica per circa due anni; dalla raccolta ''Deep Six'' (1985) all'EP ''10 Songs'', per poi mutare gradualmente il loro sound, fino ad arrivare al 1987, con la pubblicazione dell'EP ''Gluey Porch Treatments'' per la ''Alchemy'', che segnerà per l'appunto, un cambio netto del loro sound, verso una variante anomala - per l'epoca - assai decelerata e frenata dei Black Sabbath, con alcune caratteristiche stilistiche ancora ben ancorate all'hardcore punk di matrice californiana. Quest'intersezione stilistica fra hardcore punk e hard/heavy metal, avrà un'importante valenza storico-musicale per gli anni futuri; 1) per la nascita ''convenzionale'' di un nuovo genere musicale (sludge metal), 2) l'aggiunta di preziosi connotati stilistici a tutte quelle band che negli anni Novanta saranno raggruppate nel filone ''grunge'' (vedi; Nirvana, Soundgarden e soprattutto Alice In Chains) e infine, 3) l'innalzamento di ponteggi essenziali, per l'evoluzione di tutto il movimento ''alternative''. ''Gluey Porch Treatments'', rappresenta il primo valido esempio di album ''metal-grunge'', scolpito da un sound lentissimo, marziale, profondo e ostico, grondante di fango e melma (per l'appunto ''sludge'').
Il ritmo marziale ed ossessivo di ''Eye Flys'' apre l'opera, con una serie di penetranti feedback, sorretti da un lavoro impeccabile alla batteria di Crover, che scassano letteralmente ogni possibile travisato ascolto. Con le successive "Echo Head/Don't Piece Me", ''Heater Moves and Eyes'' e "Steve Istant Neuman'', si avvia un'anomala disgregazione del ''formato: canzone-hard-rock''. Una dissoluzione stilistica, attuata da sonorità tormentose che rifondano sostanzialmente l'uso di tutti gli strumenti rock. Fra le tracce più rappresentative dell'EP, spiccano ''Exact Paperbacks'' e ''Flex With You'', considerati da chi scrive, manifesti pragmatici dello sludge-metal: con il punk, in primo piano, il drumming di Crover massiccio, incessante e intriso di riff cupi, densi e ''fangosi'' (molto cari ai Black Sabbath). L'esasperazione sonora è rappresentata al meglio dalla breve quanto mai limacciosa ''Glow God'' e dalla malsana ''Big As Mountain''. C'è da sottolineare un'importante peculiarità che si ricollega al vecchio sound dei Melvins (l'hardcore punk), ovvero la durata dei brani, quasi tutti sotto la soglia dei due minuti. La parte iniziale di ''Heavyness Of The Load'' è quanto mai marziale, per poi essere inghiottita inesorabilmente in un gorgo ''doom'' disturbante. I riff occulti di matrice sabbathiana e la voce motosa di Osborne, trovano il perfetto connubio in ''Bitten Into Sympathy'' e soprattutto in ''As Was It''; avvolta da nubi cagionevoli e malaticci (una delle prove più ispirate di un grande King Buzzo). L'incedere ostile e avverso di ''Over From Under The Excrement'' tratteggia per tutta la durata del brano, le tinte più ''dark'' dell'intero EP. Con l’apporto essenziale di Crover alla batteria e Lukin al basso, che creano una sezione ritmica inossidabile, compatta e funerea i Melvins assottigliano e modificano sostanzialmente, specifici canoni stilistici, che verranno ripresi e rinnovati negli anni successivi a questo lavoro. (Dopo la registrazione di ''Gluey Porch Treatments'', il bassista Matt Lukin, abbandonerà i Melvins, per formare di lì a pochi mesi un altro gruppo seminale per il ''movimento di Seattle''; i Mudhoney).
Apatico, ''lento'' ed infelice al primo ascolto per l'anomala capacità di riuscire ad armonizzare, con una lentezza assurda, inni da esecuzioni capitali a cascate di feedback da amplificatori valvolari, da band hardcore punk old-school, comportandone la medesima terminalità, ''Gluey Porch Treatments'' dei Melvins, rappresenta un'ottima opera. Un lavoro estremo, avanguardistico (per l'epoca), rilevante e (purtroppo) sottovalutato come pochi nella storia.
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