V Video

R Recensione

7/10

Casino Royale

Sempre più vicini

Che i Casino Royale siano un gruppo di classe, non c’è dubbio. Non sono molte le formazioni italiane ad aver raggiunto un così ben calibrato equilibrio tra reggae ed elettronica, movenze ska e venature rock colorate di R ‘n’ B; inoltre va loro riconosciuto il merito di essere stati tra i primi nella penisola a cogliere la corrente trip-hop e reinterpretarla secondo i proprio canoni. Se il loro lavoro di punta, quel CRX che alzava di livello la ricerca sonora in ambito elettronico, si dirige verso una forma musicale più perfetta e algida, gli album precedenti viaggiano invece sull’onda di calore, sulla comunicatività dei generi sopra citati.

Sempre Più Vicini è il diretto predecessore di CRX, e come tale non può che essere preparatorio al cambiamento: si nota, in generale, una maggior definizione dei suoni e una particolare attenzione all’armonia del tutto. La formula che ha fatto la fortuna del gruppo nel primo periodo di attività rimane invece quasi invariata: beat precisi e ritmati, avvolgenti contorni musicali, il bel contrasto tra la voce di miele di Giuliano Palma e quella più nevrotica di Alioscia. I Casino Royale queste risorse le sanno sfruttare meglio di chiunque altro (almeno in Italia) e nelle loro canzoni è molto difficile trovare uno scivolone, un’esagerazione, un qualunque passo iperbolico che ne pregiudichi il perfetto bilanciamento. Ogni loro brano risulta di pura gradevolezza; ma è qui che sta la questione, perché un conto è la semplice piacevolezza di una canzone, ma ben altra cosa è la sostanza musicale.

I Casino Royale sono uno di quei gruppi che non ha mai fatto un disco veramente brutto, proprio per l’abilità di costruire brani nel loro stile quasi ad occhi chiusi. Sanno di poter ripetere all’infinito la loro formula senza mai sconfinare nella bruttura; ma il rischio che si presenta è quello di abbandonarsi al manierismo, di non osare per non prendersi e rischi e, di conseguenza, di annoiare l’ascoltatore. Sempre Più Vicini non è esente da questo discorso: almeno tre brani sono frutto della clonazione dello stesso schema, riaggiustato con minimi cambiamenti, e dopo qualche ascolto non hanno più molto da dire. Tuttavia questo album è il più maturo della fase pre-CRX, e lo è nella consapevolezza di poter tentare qualche strada diversa senza sbagliare; e così gli ultimi lasciti rock in Sempre più vicino, lo ska potente di Anno zero, il soft-funk da paradiso di Cose difficili, lo stordimento casinista di Sei in fila e soprattutto i 7 intriganti minuti di Ogni singolo giorno, vera e proprio lussuria tentata dal dub (e che infatti si avvicina di più allo stile rallentato degli Almamegretta) meritano sicuramente una considerazione più approfondita; valgono il prezzo del biglietto, come si suol dire.

Dunque, Sempre Più Vicini è un buon lavoro in cui i Casino Royale iniziano a distaccarsi dai propri stilemi stilistici, preludendo ottimamente agli ancor più “evoluti” sviluppi successivi. Certo, chi li ha conosciuti con CRX (impossibile non legare il nome della band a quello di questo album) la troverà ancora una fase preparatoria, ancora un po’ acerba soprattutto nei testi ma dalle chiare intenzioni di crescita. Per tutti gli amanti del funk, della battuta lenta, delle fascinazioni del bel canto su base elettronica o più semplicemente di musica che si incastra perfettamente tra i due concetti di “cool” e “soft”, Sempre Più Vicini sarà una vera chicca.

V Voti

Voto degli utenti: 7,8/10 in media su 5 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
76tmbis 10/10
motek 8/10
PehTer 8/10

C Commenti

Ci sono 3 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

TexasGin_82 (ha votato 8 questo disco) alle 16:13 del 30 giugno 2010 ha scritto:

Non sono d'accordo su una cosa. Secondo me questo disco non è un semplice "buon lavoro", ma uno degli album più belli della musica italiana degli anni 90 (così come CRX). Come voto un 8 ci sta davvero stretto. Basti ascoltare "Pronti al peggio".

76tmbis (ha votato 10 questo disco) alle 17:58 del 30 giugno 2010 ha scritto:

Questo è il miglior disco dei Casino Royale. CRX è stata un'evoluzione più vicina all'elettronica che è finita nel nulla cosmico. Con Sempre Più Vicino, a mio parere avevano raggiunto il vero equilibrio tra i vari generi che nel precedente album Metallo Giallo, erano già presenti, ma ancora troppo separati. La giusta miscela arrivò con questo album. Da quando uscì, l'avrò ascoltato centinaia di volte e ancora attendo il giorno in cui mi annoierà. Per me, il miglior disco della musica italiana.

Mai replicato

motek (ha votato 8 questo disco) alle 10:57 del 19 settembre 2012 ha scritto:

In "sempre più vicini" l'attacco di Alioscia mi ricorda tantissimo Cesare Cremonini!! Vero?! Grande gruppo ad ogni modo, mai ripetitivo nei diversi album e l'unica valida/originale risposta italiana ai vari Massive Attack, Tricky e compagnia bella...