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R Recensione

7/10

Clementino

I.E.N.A.

Considerato da molti una delle voci più originali del rap italiano, per Clementino (all’anagrafe Clemente Maccaro, finalmente un rapper che non usa il solito nick name che scimmiotta gli americani, ma il diminutivo del suo nome di battesimo) questo 2012 sarà l’anno della conferma definitiva. A partire da questo suo secondo lavoro solista uscito sul finire dello scorso anno, dopo l’esperienza in trio di Videomind con Paura e Tayone e a pochi giorni dal nuovo lavoro in coppia con Fabri Fibra.

E questo lavoro mantiene tutte le promesse fatte con il lavoro precedente. Siamo infatti al cospetto di uno dei migliori dischi di rap italiano del 2011. Con testi sempre ottimi e originali, il rapper partenopeo dimostra di avere una grande tecnica, ed anche una notevole capacità nel circondarsi di ospiti di valore, che non servono solo a dar lustro alle note di copertina, ma si integrano perfettamente nell’atmosfera dei brani.

Spiccano le collaborazioni internazionali, prima con R.A. the Rugged Man in Animals dove l’inglese dell’ospite si sposa alla perfezione al napoletano di Clementino, che qui offre un pezzo di bravura notevole, mantenendo la stessa rima fino alla fine, senza mai sembrare banale o scontato, e poi con Ill Bill in Hannibal Rapper, dove troviamo una descrizione cruda e spietata di un paese in cui troppo spesso il potere è colluso con le mafie (qui c’è lo stato in mano ad anime infette, elette da cani in manette).

Altrettanto riusciti sono gli episodi con ospiti italiani, come il brano di apertura, Rovine, prodotto da Bioshi (campione del mondiale dell’Ida, l’associazione internazionale dei dj) dove su un ritmo ragga troviamo la voce di Mama Marjas, una delle migliori cantanti reggae italiane. È la sua potente voce ad aprire il cd e introdurre il rap ficcante di Clementino, che passa con grande facilità dal napoletano all’italiano, e illustra con parole crude e precise la situazione della sua terra, a cui il titolo del brano si riferisce (vivo nelle rovine, nella fogna dell’Italia, il centro della Campania). Una terra colpita dalle mafie e dal malgoverno. Storie di strada, droga, furti, scippi e violenza, che troviamo cantate in napoletano in La Vita Del Palo, ospite Dope One.

Disco originale anche per i suoni, dove oltre al ragga di Rovine e Toxico, troviamo soprattutto il funky e il soul. È un vero atto d’amore La Mia Musica, uno dei vertici del disco. Con un gran giro funky soul, Clementino ci porta in giro per i bassi di New York, dove è nato il rap, per raccontarcene la storia dagli inizi ai giorni nostri, presentandoci i nomi degli artisti che hanno posto le basi e fatto crescere questa musica (da Grandmaster Flash e Africa Bambataa ai RUN DMC, dai De La Soul ai Cypress Hill, dai Public Enemy al Wu Tang Clan, non manca nessun sottogenere del rap) per tracciare un filo rosso che va da James Brown (il vero padrino del rap) a Clementino. Splendido. Concetto ribadito espressamente in Funk e Therivati, ancora splendido il rap in napoletano, per un tributo alla grande musica soul da cui nasce il rap (e qui i nomi vanno da Ray Charles a Marvin Gaye, da Steve Wonder a Sly and the Family Stone).

Ottima la prova di Clementino nella reunion del trio Videomind in Se Ne Cade (le carte vincenti? versatilità, musicalità, calore, stile), notevole l’uso delle rime in Butterfly Effect, grande la tecnica in Risata Di Una I.E.N.A. (prodotta da Deleterio).

Chiude alla grande Finale di Fuoco, ancora rappata in napoletano e con una base splendida e un altro gran testo, che dimostra la maturità di questo artista, che riesce a slegarsi dai canoni classici e risaputi del rap italiano.

Le basi ottime, sempre di gran lunga sopra la media dei prodotti di rap italiano, così come la qualità degli interventi di scratch (finalmente torna lo scratch nel rap italiano, sembrava scomparso, qui invece è giustamente valorizzato, ogni brano ha un intervento di scratch, con alcuni dei migliori dj in circolazione), su cui Clementino dà prova della sua grande tecnica con originalità e maturità compositiva, fanno di questo disco un episodio importante per il rapper partenopeo, che di qui a poco potrebbe davvero diventare una rapstar, come (forse scherzosamente) si chiamerà il progetto in collaborazione con Fabri Fibra, in uscita il prossimo 31 gennaio

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