Mondo Marcio

Cose dell’altro mondo

Nove dischi, tra ufficiali e street album, in meno di dieci anni, sono di per se un traguardo ragguardevole per qualunque artista. A maggior ragione lo sono per Mondo Marcio, che ha iniziato a muoversi nell’ambiente della discografia a soli sedici anni. E questo, uscito ai primi di ottobre, è un ritorno in grande stile, anticipato da un singolo potente quale Fight Rap, una rivendicazione in puro stile rap vecchia scuola della propria appartenenza al mondo hip hop, in cui vengono citati senza timore uno a uno i nomi più in vista del rap italiano.

I suoni della vecchia scuola sono ben presenti nel lavoro, con i dovuti riconoscimenti a chi ha fatto crescere il rap italiano, ed ha aiutato il giovane Gianmarco Marcello all’epoca sedicenne, come Bassi Maestro (non ho mai smesso di chiedermi cosa sarebbe stato di me se Bassi non avesse detto: "Hey, fammi sentire quel demo" canta nel brano manifesto I miei motivi), uno dei tanti amici coinvolti in questo disco (presenti tra gli altri anche J-Ax, Vacca, Rido, Strano e Danti) .

Ottime le produzioni dei brani, quasi sempre ad opera dello stesso Mondo Marcio, a partire dall’apertura di Senza Cuore (La Ballata di Johnny), originale e convincente, con un testo molto personale, in cui si fa beffe della discografia (già è ridicolo, il modo in cui ti guardano, quello che ti dicono, "Marcio stai invecchiando, frà sei troppo piccolo, ok hai un bel disco, ma a noi interessa il singolo!"). La storia di un fuggitivo, che scappa da famiglia e major discografiche, e trova così la sua maturità. Scappare per inseguire un sogno, con la forza di provarci sempre, anche se la meta sembra troppo lontana, come racconta nello splendido slow Troppo Lontano.

Storie di chi prova a sfuggire alla propria condizione, a inventarsi una vita, pur tra sbagli e cadute, come i personaggi di Quando Tutto Cade (feat. Killacat), sballottati tra spaccio, furti e prostituzione per mantenere i figli al proprio paese, e come la ragazza di Tra Le Stelle (feat. Emis Killa), che prova la carta del casting per un tv show in prima serata, con la trafila carriera, successo, droga, indebitamento, ritorno a casa, depressione, suicidio. Una accusa diretta al mondo dello show biz (finché una sera è a cena con producer e avvocati, e uno di loro le dice, ragazza in questo mondo niente è gratis!), della televisione e di chi si fa comandare dal piccolo schermo. Così  nel brano Cose Dell’Altro Mondo, tra lauree prese in Tanzania, imprenditori che si danno fuoco colpiti dalla crisi economica e tronisti, troviamo una fotografia impietosa di un popolo posseduto dal telecomando (preferivi il cavaliere o il professore, il puttaniere o il dittatore). Crisi economica che torna in Conosci Il Tuo Nemico (feat. Caparezza) il brano più propriamente politico del cd (chi è il vero nemico dello stato, chi vive nella crisi o chi ci ha guadagnato).

Un disco maturo in tutti i sensi, in cui come sempre Mondo Marcio si racconta in prima persona, senza nascondere nulla, come nella toccante Se Solo Fossi Qui, in cui ancora una volta (forse l’ultima?) si rivolge a suo padre (Ho venduto più di cento mila copie ma per te non conta, altrimenti uno di questi anni ti saresti fatto sentire. Sono 10 anni che non ti parlo, tu sei il motivo per cui gianmarco è diventato mondo marcio) mettendo impietosamente a nudo la sua vita privata. Questo è il significato più vero del rap, parlare di vita vera, vissuta in prima persona. E Mondo Marcio lo fa con grande capacità tecnica e linguistica, proprietà di linguaggio e consapevolezza.

Tanto che Cose dell’altro mondo può essere a buon diritto considerato il disco della maturità. Vale davvero la pena di usare questa parola, per un artista che ha esordito a sedici anni, e a diciannove era ai vertici dell’airplay radiofonico nazionale, creando una identificazione totale tra artista e pubblico, come in Italia dieci anni fa capitava raramente di vedere. Maturità che l’ha portato ad abbandonare definitivamente il mondo delle major, lasciando il porto tranquillo e protetto per affrontare il mare aperto del mercato discografico con la sua Mondo Records.