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R Recensione

8/10

Rayden

C.A.L.M.A

Marco Richetto, in arte Rayden, classe 1983, fa parte del trio torinese OneMic insieme agli amici e fratelli, tra loro, Raige ed Ensi. Dopo varie esperienze col gruppo e l'uscita del loro primo vero disco ufficiale "Sotto La Cintura" nel 2005, Marco a inizio 2007 esce col suo primo disco solista dal titolo "C.A.L.M.A.". Proprio così, puntato. Il disco è composto da 15 tracce con varie collaborazioni: Raige, Ensi, Lil Flow (fratellino di Ensi e Raige allora 12enne), Pula+, Libo, FatFatCorfunk, Jack The Smoker e Vox P (Allora CubaClub).

Partiamo ad analizzare il suono e quindi la musicalità del disco. Le basi son prodotte da Rayden stesso, FatFat e Vox P. I beat suonano davvero bene, sono principalmente campioni con bassi e strumenti suonati sopra, uno stile ormai molto in voga ma che forse nel 2007 era anche innovativo. In particolare si nota (forse per il mastering) un suono quasi "golden age" a volte sporco che secondo me da un punto a favore. Rende l'ascolto più godibile. Batteria e bassi grassi, il che è una cosa molto positiva per un disco rap. Bassi Maestro al missaggio e al mastering ha fatto un ottimo lavoro.

Passando al lato forse più importante, ossia i testi, c'è molto da dire. Allora, il flow è molto, ma molto strano e originale. Scordatevi il Rayden attuale e il Rayden del 2005: qui il nostro sfoggia una voce cupa, asmatica, tesa, preoccupante, che quasi sorprende l'ascoltatore e lo mette "a disagio", perché a mio parere così trasmette ancora meglio quello che vuole raccontare. Anche Marco stesso lo dice in una intervista, ossia che la ricerca a livello di voce e flow è stata precisa, e si nota. Gli accenti e le chiusure delle rime sono ben calcolate, non cadono in maniera classica ma sempre originale e quindi poco simile ad altri rapper. Gli argomenti dei testi non sono poi molto vari, ma sempre personalissimi e trattati in maniera soggettiva. La critica alla società ("Nell'ignoranza"; "Preda Dell'Indifferenza") e poi quelli più introspettivi e sofferti. Non farò la lista, perché son quasi tutte le altre tracce del disco. Sofferti, esatto, Rayden nella maggior parte dei testi esprime sofferenza, dolore, rassegnazione per un amore non andato a buon fine ("Più Di Così"), ma anche speranza ("Chiedimi Se"). C'è la descrizione della sua vita ("Marco") in cui fa notare la differenza rispetto ai suoi coetanei ("La differenza tra me e i miei coetanei è che vengo dai OneMic, consumo la vita su 4/4, meglio così, se penso a loro che la consumano sopra i quarti dei drink").

La voce unita a questi beat e ai testi personali rende ogni traccia molto emozionante. Difficile non rivedersi in questo ragazzo, che dimostra di essere molto sensibile ma al tempo stesso forte nel voler liberare la propria anima con la musica. Quasi tutte le tracce sono di alto livello e il disco scorre bene. Spiccano senza dubbio "Più Di Così", "Marco", "Preda Dell'Indifferenza" e senza dubbio tante altre. Buoni i featuring (un po' meno FatFat e Lil Flow). Un disco a mio parere difficile da comprendere e da ascoltare, troppo personale e riflessivo, e solo chi comprende i suoi pensieri forse lo può davvero apprezzare a pieno. Di certo c'è che Marco Richetto dimostra di avere un gran talento e una grande personalità. Sappiate capirlo, mettetevi nei suoi panni, e saprete apprezzare questo disco.

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