Lily & Madeleine
Lily & Madeleine
"La Corte Suprema dice che la pornografia è ogni atto che non ha merito artistico e provoca pensieri sessuali. Mi sembra la descrizione di quasi tutte le pubblicità televisive!" Bill Hicks
Chi scrive non è nella posizione di fare il moralista, ma quando vedo certi videoclip musicali su Mtv (perchè esiste ancora, sebbene sia scivolata in basso nella lista canali del digitale terrestre) mi viene in mente quella definizione della Corte Suprema degli Stati Uniti. E se da una nullità come Miley Cyrus ne posso capire il motivo (non ha meriti artistici, canta perchè ha il padre famoso e passa da Hanna Montana a Anna Montata a seconda di quello che gli viene richiesto), per altre star del pop mondiale non riesco a darmi una spiegazione. Rihanna, ad esempio, dopo aver demolito le classifiche con "Diamonds", un brano perfetto corredato da uno splendido video, perchè ha dovuto replicare con una porcata (musicale e visiva) come "Pour It Up"? Per marketing, per denaro, per il mercato, mi si dirà. Ma davvero il mercato esige donne con il culo a ponte sempre e comunque? Davvero una con quegli occhi, con quella voce e con quei brani deve mettersi a pecora per farsi notare? Ma di quale mercato stiamo parlando? Possibile che un' artista di successo come lei non abbia facoltà di scelta? E se ne ha, cosa le dice il cervello?
A questo punto mi tengo Lily & Madeleine. E non perchè le ritenga "autentiche" o "moralmente superiori". Sicuramente anche dietro il loro progetto c'è del marketing, c'è qualche volpone che dispensa consigli, ma almeno rappresentano un' ideale femminile diverso. Ipocritamente canonico, falsamente puritano forse, ma a forza di mandare in video finte mignotte sentivo quasi il bisogno di una finta Maria Goretti. L'immaginario di Lily & Madeleine è dichiaratamente semplice, pulito e collegiale, e la loro musica non può che essere questa: delicate ballate natalizie per archi e pianoforte (Sounds like Somewhere), singoli perfetti per il caffè mattutino (Devil We Know, Come To Me), spensieratezze agresti (Nothing But Time, I've Got Freedom), armonizzazioni solenni (And Tonight starebbe bene in un disco dei Low) e un senso di leggerezza piacevolmente sano (Goodbye To Anyone). Il bello è tutto in questi dettagli, nella cura per le parti vocali, nella semplicità e nella grazia dei singoli brani, nella leggerezza degli arrangiamenti e nei colori pastello delle armonie.
Grazia, armonia, bellezza, semplicità, calore: un modo canonico ma ormai inconsueto di descrivere l'universo femminile. Se invece volete una bistecca sbattuta su un tavolaccio, beh, il mondo è pieno di macellerie.
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