Cyann and Ben

Sweet Beliefs

Gruppo francese catalogabile genericamente come post rock, i Cyann and Ben, ad un primo ascolto potrebbero risvegliare facili paragoni con gruppi come Mogwai e Sigur Ròs: ad un ascolto più attento, però, emergono fondamentali peculiarità, sia nelle sonorità che nell'andamento dei brani.

A differenza dello sviluppo dei brani tipico del genere, in cui dall'iniziale, timida apertura si arriva ad un crescendo fortemente rumoroso, Cyann and Ben si fermano sempre prima del climax, il crescendo si arresta e torna ai toni dimessi, quasi che l'attesa sia più dolce del suo verificarsi.

Words apre il disco con un andamento sostenuto: chitarra, batteria, voci e una stratificazione di suoni analoghi e digitali: nel climax del brano la chitarra cambia il suo incedere non assecondando la batteria e lasciando spazio al magma sonoro che la sovrasta; Sunny morning, a dispetto del titolo, parte malinconica per poi salire in un dolce crescendo con un arpeggio in loop su poche note di piano, un accenno di batteria e una manciata di suoni sparsi.

Sweet Beliefs, brano dal forte andamento pianistico, accompagna la voce di Cyann in versi amari ( “Can you see? your truth is not mine“), su cui delicata si intarsia la chitarra di Ben.

In Union With, le voci che si attraversano quasi sussurrate su un timido arpeggio, un tappeto di suoni a riempire l'atmosfera fino al punto in cui la chitarra alza i volumi e si incrocia ad una batteria che esula e trascende il suo semplice ruolo di strumento ritmico.

Recurring dove l’andamento regolare viene accompagnato da un tappeto di synth, pla sorpresa di Let It Play, veloce e rumorosa, il ritorno alle atmosfere dimesse per piano e voce di Somewhere In The Light Of Time.

A chiudere il disco Sparks Of Love, un sognante saliscendi, ideale commiato del gruppo.

L’artwork, tutto virato al grigio, richiama una caratteristica essenziale di un disco che può apparire forse un po’ troppo monocromatico, persino, ad un ascolto distratto, monotono: ma sotto il grigio si nascondo molte sfumature, a costituire la genuina bellezza di questo disco, sommesso ma a tratti quasi magico.