V Video

R Recensione

7,5/10

Adult Jazz

Gist Is

Al primo ascolto lo si liquida come una farsa, "Gist Is". Il continuo cambiamento di strutture, l'anarchia metrica ed espressiva, una gestalt mai definita completamente: e avanti così. 

Ma poi, come un insight rimasto fino a quel momento liminale, ti rendi conto dell’idea estetica che gli Adult Jazz, quartetto di Leeds al debutto, si sono proposti di realizzare: curvare concettualmente, attraverso mezzi jazz, tutto il ventaglio estetico dell’Art Pop contemporaneo. Prendendo strutturalmente dall’avant (Dirty ProjectorsSt. VincentYeasayer) fino a incastonare soluzioni che corrispondono più ai canoni pop proposti in terra inglese  - The xxEverything EverythingWild Beasts; e non: Born Ruffians

Il risultato è un Do It Yourself totale (registrazione, produzione e distribuzione) dalle soluzioni espressive fluide e di estrema abilità melodica, con pattern ritimici frammentati, ora rallentati ora frenetici, nel falsetto e in certe armonie assopite. Ne escono oggetti bizzarri, nel flusso: un flusso che mostra, oserei miracolosamente, la sua anima creativa abbandonandosi nei vuoti (vuoti sovente blakeiani), negli stop and go, negli arpeggi cristallini o, al contrario, via certe dissonanze esposte.

Quando la chitarra si rende anarchica si palesa spesso Longstreth (“Donne Tounge”, “Springful”, "Bonedigger"); le ritmiche sincopate, sghembe o decelerate, raccolgono visioni tribali e caraibiche rendendole minime (“Donne Tounge”). Spesso i brani si muovono a passo felpato seguendo gli umori di un giro di chitarra (“Pigeon Skulls”, "Be a Girl"), in altri sfogano un primitivismo inevitabile (il finale everythingeverything di “Spook”; l'electro esotismo di "Idiot Mantra"). Il falsetto si lascia trasportare in varie direzioni e capita che spinga verso soluzioni soul (magnifiche in “Donne Tounge”), in altre escursioni esotiche (“Spook”) o facendo il verso, contemporaneamente, a Yeasayer e a Thom Yorke (“Idiot Mantra”). Il sound è reso estremamente asciutto, mai epico, non per questo piatto; l'innesto in piccole unità dell'elettronica tende a rese metafisiche.

Gli Adult Jazz centrano l'obiettivo di far proprio un genere, l’Art Pop, partendo dalla frantumazione e dalla parcellizzazione dei suoi elementi primari, spingendolo (senza banalizzarlo) al massimo della forma avant ma agganciandosi contemporaneamente a illuminazioni pop - su tutte "Springful", altra meraviglia.

Bisogna capirlo, “Gist Is”. Renderlo per prima cosa consapevole, e poi viverlo emotivamente. Accettare la sua incompiutezza, trattarlo in forma catartica.

Adult Art pop.

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Voto degli utenti: 7,8/10 in media su 2 voti.
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C Commenti

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Cas alle 10:20 del 11 settembre 2014 ha scritto:

recensione davvero stupenda, complimenti. si vede che hai assimilato l'album alla perfezione. a questo punto non mi resta che proseguire con l'assorbimento -lento ma costante- di queste metriche sghembe. e con questa chiave di lettura tutto sarà più facile

FrancescoB alle 10:17 del 13 settembre 2014 ha scritto:

Grande Mauro e disco che sospetto essere molto interessante e ricco. Insomma, da provare quanto prima.