R Recensione

4/10

Super Furry Animals

Hey Venus!

E' lecito aspettarsi ancora delle sorprese da un gruppo con quasi quindici anni di onorata carriera alle spalle ? Se si tratta di un gruppo eclettico come i Super Furry Animals ovviamente si, altrimenti non si starebbe nemmeno qui ad ascoltare questo Hey Venus!, ottavo capitolo nella saga del gruppo gallese, nonché seguito di quel Love Kraft che vedeva i Furries immersi fino al collo in placide atmosfere pop psichedeliche e ormai lontani da quelle esaltanti scorribande fra i generi che li avevano contraddistinti fin dagli inizi dal folto plotone brit pop.

E apparentemente, in questo Hey Venus! l'intenzione è proprio tornare a quell'attitudine: i SFA si presentano seriamente preparati al cazzeggio, giocano alla rock band veterata con l'intro di un minuto scarso Gateway Song, intonano coretti ottusi in una Neo Consumer che pare una sorta di versione brit pop di My Sharona, inglobano sonorità orientali e chitarroni degni di una hair band anni '70 nella tamarissima Into The Night, tanto per citare i pezzi più movimentati.

Per il resto si concedono senza remore a midtempo imbevuti di rotondità classica e di britishness (Show Your Hand), flemmatiche parabole di soul bianco che renderebbero orgogliosi i Lambchop (The Gift That Keeps Giving) e slow che manderebbero in brodo di giuggiole i connazionali Gorky's Zygotic Mynci.

Tutto viene orchestrato al meglio per ricreare i fasti delle uscite dei tempi d'oro: eppure qualcosa non funziona nel più famoso luna park musicale Gallese del mondo. Saranno gli anni che passano o un calo temporaneo d'ispirazione, o semplicemente la volontà di aggrapparsi con le unghie e con i denti al passato, ma sta di fatto che sui 40 minuti scarsi del disco piovono sbadigli peggio che alla messa di Natale. Cosa ancor più grave, si ha l'impressione che questi Super Furry Animals non siano altro che la copia sbiadita di sé stessi, se non una svogliata autoparodia.

Nell'attesa di buone news non resta altro da fare che affidarsi al vecchio repertorio: quello si, come il buon vino, più invecchia e più diventa buono.

V Voti

Voto degli utenti: 6,7/10 in media su 3 voti.
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REBBY 7/10

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