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R Recensione

7/10

Guillemots

Hello Land!

Squadra che vince non si cambia, sembrano suggerirci i Guillemots, che giunti alla loro quarta fatica sulla lunga distanza ripetono quanto fatto nei dischi precedenti, accentuando a tratti le loro peculiarità. Il progetto musicale, attivo ormai da diversi anni, in diretta continuità con un modus operandi di sicuro affidamento, piazzano un nuovo disco che non stravolge affatto le caratteristiche sonore della loro ragione sociale. Mettono infatti in mostra una scrittura brillante e la solita capacità di declinare il dream pop in tutte le sue forme più essenziali e alla bisogna non mancando di accelerare un poco il passo. Niente di nuovo, viene da dire, non fosse che anche in questo caso il livello decisamente alto delle composizioni allontana ogni dubbio.

Band di talento, permeata di raffinatezza e atmosfere estatiche, sempre in in bilico tra malinconia e speranza in paesaggi e sensazioni inesplorate, dopo le atmosfere appassionate e sognanti del primo album, Through The Windowpane del 2006, le sfumature electropop del secondo, Red del 2008, la composta eleganza del terzo, Walk The River del 2011 giunge ad oggi alla quarta fatica in studio; e la band di Birmingham colpisce ancora nel segno. Hello Land, questo il titolo, è infatti un disco che va diritto al proprio obiettivo, ovvero accrescere, estendere, elaborare e modellare, in maniera definitiva, le caratteristiche della band. Negli arrangiamenti quanto nelle atmosfere, passando per sonorità e songwriting, il tutto viene esaltato ed enfatizzato con assoluta acutezza. La varietà musicale rimane assicurata quanto la classe vocale di Fyfe Dangerfield e l'intero lavoro si lascia allora cullare tra percezioni sognanti e liriche armoniose. Scopriamolo meglio.

L'inizio del disco è una miscela meravigliosa. Dall' opener in salsa dream - pop di Up on the Ride, all'incanto di Fleet fino all'arpeggio malinconico di Southern Winds. Tre canzoni tre stati d’animo differenti.….Il folk acustico di Outside , brano straordinario, prosegue  il percorso ed una canzone come Bye Bye Land trascina l'ascoltatore tra paesaggi e sensazioni sognanti e romantiche. Le brillanti I Lie Down e Nothing's Going to Bring me Down rifiniscono e chiudono l'ottimo lavoro. 

Consacrazione definitiva e piena maturità artistica per i Guillemots, "Hello Land" li conferma artigiani di classe e talento.

 

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