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R Recensione

6/10

Holiday For Strings

Favorite Flavor

Non è più una novità: nei paesi scandinavi "lo fanno strano". Gli Holiday For Strings vengono dalla Svezia, e le bizzarrie cominciano proprio dalla formazione del gruppo: 3 chef professionisti (sì, avete capito bene), ai quali si aggiungono John dei Peter, Bjorn And John, e Pony dei Thieves Like Us.

 

Basso, chitarre, batteria, voce. Post-rock, direte voi. Sì, ma in realtà la cosa è un po' più complessa. Quando nel 2006 uscì il loro primo album, The Wire li definì "una sacrilega mistura tra i Monochrome Set e i B52's". Loro prontamente rispondono: "E chi li conosce?". In effetti il paragone con due band di trent'anni prima non chiarisce bene le idee, ma come attenuante c'è da dire che classificare gli Holiday For Strings non è impresa facile.

 

Ingredienti: un certo orientamento dream-pop, una buona dose di electro, un pizzico di disco e una spolverata di psichedelia. Centrifugare con cura e servire non troppo caldo. Indigesto? Neanche un po' (saranno cuochi mica per caso). Il disco scorre liscio come olio extravergine, in una piacevole alternanza di suoni e atmosfere. Si passa con agilità dal lento minimalismo introspettivo ed emozionato di Love ai ritornelli pop da canticchiare in armonia di Light Years Ahead. Si fanno apprezzare le furbe incursioni in ritmi electro/disco ben congegniati, come in Particles. Tutti passaggi che possono sembrare forzati, ma in realtà l'ascolto risulta sorprendentemente compatto.

 

C'è anche spazio per un paio di brani che spiccano sugli altri e si lasciano ricordare: Favorite Flavor è una amabile ballata dream-pop dai toni psichedelici e dal sapore agrodolce, Two Of You una divertita cavalcata tra un disco-beat spedito e una melodia vocale che si pianta in testa, volenti o nolenti.

 

Ma no, non storcete il naso. E' un disco capace di convincere. Prima ti adesca con percorsi sghembi e sfumature indefinite, poi ti coinvolge rivelando la propria semplicità. Perchè alla fine, se le canzoni sono riuscite e le ambientazioni gradevoli, cos'altro serve?

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