Bot'Ox
Babylon By Car
Sono in due, vengono dalla Francia e fanno elettronica. Qualcosa, ma non so bene cosa, mi suggeriva di tenere bene aperte le orecchie. Sarà che questa combinazione di circostanze ha alcuni precedenti che mi fanno ancora brillare gli occhi: Air, Daft Punk e Cassius i primi che mi vengono in mente. Oppure sarà il canale con cui li ho scoperti (no, non ve lo dico: un bravo professionista non svela mai i segreti del mestiere, figuriamoci un dannato egocentrico come me!). O ancora, sarà anche il sapere che non stiamo parlando di due pivellini, ma di Cosmo Vitelli, dj cresciuto tra le braccia della french house d'elite accanto a Etienne De Crecy e Alex Gopher, e Julien Briffaz, navigato produttore da sempre attento alla scena electro/house francese. Insomma, fatto sta che sono riuscito a procurarmeli, tra strane acrobazie e promesse strappate (e non mantenute).
C'era un'altra circostanza che stimolava molto la mia curiosità: i Bot'Ox sono letteralmente ossessionati dalle automobili. Basta scorrere velocemente i titoli delle tracce per accorgersene. Ma ancora meglio, basta godersi (e si gode davvero!) il video di Blue Steel, singolo uscito già l'anno scorso: mentre una batteria di giocosi bleep decide il ritmo e la melliflua voce di Anna Jean inventa le melodie, una rallentatissima sequenza di macchine impattano verso morbidi oggetti di ogni tipo. L'amore per il dettaglio emerge con forza, mentre la tecnologia, il progresso "piega" la realtà. Una chicca imperdibile!
Ma Babylon By Car, loro primo album, non è fatto solamente di brani electro-pop come il singolo che lo trascina. Anzi, il bello del disco è che c'è davvero di tutto: se l'accensione di Motor City ricorda il Vitalic di Ok Cowboy (toh, un altro francese...), la title-track percorre proprio la strada indicata dai Daft Punk. E mentre nei dintorni del Bearded Lady Motorcycle Club ci troviamo i Chemical Brothers, arrivati a Rue de l'Arsenal sembra proprio di incontrare... Ennio Morricone! Alla fine, se non siamo finiti fuori strada (Crashed Cadillac), si ritorna alla house douce house (Tragedy Symphony), e ci ritroviamo di nuovo in compagnia degli Air più melodici (Slow Burn).
Un vero e proprio parco divertimenti. Pieno di attrattive, stimoli, percorsi a tema e specialità locali. Da raggiungere rigorosamente in auto, è chiaro. Se scrivete "Babilonia", cosa dice il navigatore?
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